prestazioni dei "nostri" elite

[Lord_Phil]

Nemesio,ma se è dal 2016 che non ottiene piu quei risultati, tu continueresti a tenerla a stipendio?

[L'Appiedato]

Appiedato, sia chiaro che i dubbi che hai tu in buona parte li condivido.
Solo trovavo tendenzioso introdurre il discorso col risultato peggiore in carriera e ho voluto ricordare anche quelli migliori, a cui andrebbero aggiunte due medaglie da primo anno allieva ai tricolori in pista.

Certo. Non sono nemmeno del tutto d'accordo con Lord nel senso che se scegli di invistere su qualcuno poi devi essere disposto ad accollarti anche i periodi di infortunio o di scarsi risultati (inevitabili a qualsiasi livello), certo non all'infinito.
Solamente io faccio notare che prima di queste scelte necessiterebbero risultati piú probanti.
Come dice Lord, nel 2019 a 18 anni difficilmente sei già giunto al bivio tra continuare a fare atletica o andare in fabbrica. Nel ciclismo a quell'età nessuno (o quasi) è giá professionista

[salvassa]

IMHO meglio investire in strutture e nell'intero movimento che sui singoli. Siamo praticamente gli unici con gli atleti militari di stato e, in atletica, siamo tra quelli con i risultati peggiori

[NicolaRossi1]

Io sono a favore della creazione di centri di "alta prestazione" per gli atleti che hanno del potenziale piuttosto che finanziare a caso atleti che magari continuano ad allenarsi con gente incompetente.

Il centro a mio parere dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
- Allenatori professionisti e valutati in base ai risultati. Se non fai bene ciao grazie.
- Possibilità di studiare/lavorare part time in strutture convenzionate. Di certo lavorare 4h/gg per un velocista non é impossibile.

Ritengo che questi dovrebbero essere a frequentazione gratuita. Gli atleti elite avrebbero la possibilità di allenarsi gratis (possibilità che all'estero non é comune) e avere delle facilitazioni con università e aziende.

Le strutture ci sono già, mancano i fondi e la struttura organizzativa. Sarebbe così più costoso rispetto a finanziare 100+ atleti militari?

[chippz]

In Kenya ci sono i vari campi d'allenamento, ma per essere invitati devi vincere qualche gara nazionale o farti i soldi (quindi vincere qualche gara internazionale). Se fai tipo 2h08' in maratona, ma non vinci o non hai soldi non ti si fila nessuno.

Però è sempre il solito gatto che si morde la coda.
-se vuoi investire sui singoli bisognerebbe aspettare che siano almeno maturi (quindi o con tanti anni di solidi miglioramenti o con un età anagrafica e un percorso atletico sano, senza prestazioni miracolose e poi anni di buio o regresso).
-al giorno d'oggi non c'è più la mentalità del farsi il mazzo, specie da dopo finita la scuola (poi si può estendere il concetto al lavoro che al giorno d'oggi spesso si accetta la prima cosa che capita visto che è difficile trovarlo... però poi Marek non è professionista, lavora eppure settimana scorsa ha pedalato 27 ore in 7 giorni.. quindi un podista non riesce a trovare 10/12 ore a settimana?)

Quindi finché le cose rimangono così, i futuri atleti si abituano ad avere la pappa pronta quindi avranno sempre meno voglia di fare anche da "grandi".
Al tempo stesso se sposti l'asticella più in la, può essere che nessuno la raggiunga più perché ci vorrà del tempo per rieducare la popolazione al "farsi il mazzo" (non inteso in allenamento, ma al far combaciare vita e sport).

[L'Appiedato]

Si ma non puoi equiparare realtà diverse e questa storia del farsi il mazzo non è nemmeno del tutto vera.
(e non è nemmeno vero che la vita di oggi sia più facile di quella dei ns. genitori...anzi.)
L'ho detto e lo ripeto, sono le necessità che fanno l'uomo virtuoso.
Se a te domani proponessero un arruolamento per vivere a tempo pieno la tua passione, che faresti? Accetteresti ma se non ti venisse data questa possibilità ti arrangeresti. Se abitui uno ad avere la pappa pronta non puoi pretendere che ad un certo punto smetta di pretenderla.
Hai parlato del Kenya eppure, per assurdo, là è più facile dedicare qualche anno della propria vita esclusivamente alla corsa che in Italia e come diceva Lord là le possibilità lavorative sono alquanto scarse

[chippz]

Hai parlato del Kenya eppure, per assurdo, là è più facile dedicare qualche anno della propria vita esclusivamente alla corsa che in Italia e come diceva Lord là le possibilità lavorative sono alquanto scarse

Appunto... è soprattutto perché non ci sono alternative.
O corri, o ari i campi, o mungi le mucche, non c'è molto altro da fare per esempio. Però proprio per questo sono più abituati al concetto di farsi il mazzo. Cioè, i nostri ragazzi si stancano a fare 20 metri a piedi, poi è vero che uno che ci dedica tempo/passione a quello sport automaticamente impara il concetto, però rispetto la popolazione è una fetta minore.

Quanto al fatto che ai tempi dei nostri genitori la vita era più dura è vero, ma al tempo stesso sono più temprati mentalmente. Cioè, per dire mio padre è in pensione da 15 anni eppure ancora ora mi dice che farebbe cambio con me per tornare a lavorare. Io per esempio al posto suo non ci arriverei nemmeno a pensarlo.

Poi ok questo non spiega totalmente il declino dell'atletica italiana. Però non è una cosa bella comunque.

[L'Appiedato]

No ho detto che ai tempi dei nostri genitori la vita era MENO dura. E non soffermarti sui confronti materiali, considera il livello di benessere percepito.
Tuo padre è in pensione da 15 anni tu alla sua età dove sarai?
una volta a 15 anni trovavi lavori dignitosi con retribuzioni discrete a 2 passi da casa e alle 17:30 si andava a casa e a 60 anni o meno eri in pensione. Ora devi prima studiare una decina di anni in più poi devi sapere bene un'altra lingua poi devi essere disposto a fare trasferte poi non puoi pretendere di avere fin da subito una retribuzione decente e diritti da essere umano. A Milano alla sera a che ora escono dagli uffici? Progresso? Sí veramente? Ne siamo sicuri?

[spiritolibero]

Io sono a favore della creazione di centri di "alta prestazione" per gli atleti che hanno del potenziale piuttosto che finanziare a caso atleti che magari continuano ad allenarsi con gente incompetente.

Il centro a mio parere dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
- Allenatori professionisti e valutati in base ai risultati. Se non fai bene ciao grazie.
- Possibilità di studiare/lavorare part time in strutture convenzionate. Di certo lavorare 4h/gg per un velocista non é impossibile.

Ritengo che questi dovrebbero essere a frequentazione gratuita. Gli atleti elite avrebbero la possibilità di allenarsi gratis (possibilità che all'estero non é comune) e avere delle facilitazioni con università e aziende.

Le strutture ci sono già, mancano i fondi e la struttura organizzativa. Sarebbe così più costoso rispetto a finanziare 100+ atleti militari?

Ma questo di sopra è fattibilissimo e e con meno spesa di quanto si possa pensare.
Però io non sono contrario ai gruppi sportivi militari. Il problema nasce nel momento in cui il reclutamento avviene in età troppo precoce, scolare addirittura. Essendo una delle principali "fonti" economiche per chi ha le qualità di diventare atleta professionista, implica uno sviluppo oltremodo accelerato della crescita atletica, al fine di performare immediatamente ed essere arruolato nei suddetti gruppi.
Questa è anche una delle ragioni per le quali abbiamo atleti fortissimi nelle categorie giovanili e poi in perenne stallo da assoluti.
Ho una testimonianza diretta di un atleta che ha compiuto questo percorso. Purtroppo lui non veniva da una famiglia "ricca", anzi tutt'altro. Si è calibrato il tutto in modo da farlo entrare in un GSM. L'allenatore sapeva che, in linea di principio, non era il modo più giusto di operare, ma nel caso concreto si è stati "costretti" a fare così. Altrimenti, l'atleta avrebbe sicuramente abbandonato la pratica agonistica per un lavoro di altro tipo.

Quindi, per provare a risolvere l'impasse:
- bisogna assolutamente elevare l'età di arruolamento nei GSM a non prima dei 20 anni compiuti
- bisogna favorire la nascita di un tessuto di società professionistiche

[Zedemel]

No ho detto che ai tempi dei nostri genitori la vita era MENO dura. E non soffermarti sui confronti materiali, considera il livello di benessere percepito.
Tuo padre è in pensione da 15 anni tu alla sua età dove sarai?
una volta a 15 anni trovavi lavori dignitosi con retribuzioni discrete a 2 passi da casa e alle 17:30 si andava a casa e a 60 anni o meno eri in pensione. Ora devi prima studiare una decina di anni in più poi devi sapere bene un'altra lingua poi devi essere disposto a fare trasferte poi non puoi pretendere di avere fin da subito una retribuzione decente e diritti da essere umano. A Milano alla sera a che ora escono dagli uffici? Progresso? Sí veramente? Ne siamo sicuri?

Condivido parola per parola.