WR forse no, ma Chicago è tradizionalmente veloce e si è dimostrato che coi dindini sopra la gente s'impegna. Mo Farah ha chiuso mulinando le gambe non è ancora ai suoi limiti (non da WR però).correreEcorrere ha scritto: ↑lun 8 ott 2018, 23:36si pero' il 2 e 06 tondo tondo lo hanno portato a casa, mo farah ha fatto 2,05 a pari condizioni a berlino avrebbero fatto di meno quindi meno di 4 minuti da kipchoge. E poi kipchoge a chicago quanto avrebbe fatto? sicuro no il wr suvvia. Noi a quanto stiamo? mi sembra ancora a 2,11
Comunque era per dire che la questione non è genetica, almeno tra popolazioni (poi tra singoli probabilmente si), ma come s'indirizza una genetica fin dalla nascita. Come raccontava Canova, questi da bambini fanno già un sacco di movimento, anche se han la scuola vicino a casa comunque fanno lavori attorno casa per la famiglia, poi con la tradizione runneristica che si è creata, tutti si mettono ad allenarsi spesso senza un allenatore, poi dopo vanno a finire ai campi dove vengono notati dagli allenatori professionisti e cominciano a nutrirsi ed allenarsi in maniera migliore.
Sostanzialmente una selezione darwiniana, perché tra le centinaia di migliaia noi vediamo quelli che arrivano a queste grandi gare, ma non quelli che spariscono per doti inferiori o infortuni di vario genere.
Certamente rimane il fatto che se fanno 2h06' i giappi, potremmo farlo anche noi, probabilmente il Baldini di Atene in una gara piatta con buon clima, 2h05'-06' li valeva.