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salvassa
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Re: Libri

Messaggio da salvassa »

Non mi ricordo se i libri "tecnici" vanno qua o c'era un'altra discussione che non trovo più :-(

Comunque oggi mi arrivano i due volumoni di project diet... vi farò sapere, anche se oggi mi arriva anche Rocky Joe 10 e quindi devono attendere almeno un paio di giorni :-D
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zivago

Re: Libri

Messaggio da zivago »

L'Appiedato ha scritto: lun 18 dic 2017, 15:59
zivago ha scritto: lun 18 dic 2017, 14:40

Mi esprimo forse come la volpe che non riesce a raggiungere l'uva? Può darsi…
Di sicuro sono un tapascione convinto… non c'ho nemmeno il GPS. :)
manco Zatopek l'aveva :thumleft:
Ciao L'Appiedato,
riprendo qui, in uno spazio più consono, a parlare di Zátopek.
Anche tu lo ammiri? Io tanto: sia per le sue imprese atletiche che per la sua condotta di vita.

Più volte, nell'ambiente podistico, sentivo nominare Emil Zátopek, dunque decisi di conoscerlo meglio leggendo una sua biografia: “CORRERE” di Jean Echenoz - Ed. Adelphi pag. 148 .
Così ho scoperto che questo atleta boemo negli 50 del secolo scorso è stato un grandissimo mezzofondista e maratoneta che, tuttora, è considerato uno dei più grandi campioni di mezzofondo e fondo di tutti i tempi: più volte Medaglia d'Oro olimpionica nei 5000 e 10.000, nonché vincitore della Maratona alle Olimpiadi di Helisinki del 1952.
La storia di Zátopek raccontata da Echenoz in forma di romanzo è interessantissima, sia dal punto di vista sportivo che sotto l'aspetto umano e storico.
Emil era un ragazzo cecoslovacco povero per nulla incline al praticare sport. Costretto dalle circostanze (lavorava in una fabbrica di scarpe sportive), gli toccò mettersi a correre. Col tempo si appassionò e contro ogni schema di allenamento, tecnica e stile, divenne un campione mondiale.
Più o meno convintamente svolse anche attività politica nel KSČ (Partito comunista cecoslovacco). Diede un importante contributo al tentativo di riforma democratica del comunismo partecipando attivamente alla “Primavera di Praga” del 1968 e dopo il suo fallimento pagò di persona la sua dissidenza al regime con l'emarginazione e finendo a lavorare in miniera.

Ma ora, in questo forum podistico, interessano più gli aspetti sportivi. Ecco dunque alcune osservazioni riguardanti l'originalità del modo di allenarsi e gareggiare di Zátopek che mi sono annotato leggendo la sua biografia:

a) - correre in gara dà vantaggi e svantaggi: la competizione sprona a dare il meglio ma richiede anche una tattica; occorre esser capaci di svincolare tra i molti partecipanti e, di volta in volta, con gli avversari bisogna imporre o adeguarsi al loro ritmo;
b) - per gli obiettivi mancati non si deve dare la colpa a questo o a quell'intralcio avuto durante la gara; chi ha buona preparazione e buone gambe ha sempre il controllo della situazione e prevale comunque;
c) - Emil Zátopek, per quanto riguarda la gestione dei ritmi di gara, non aveva alcuno schema: correva sempre come gli veniva, ascoltando il suo corpo accelerava o rallentava secondo le sensazioni del momento; sosteneva l'inutilità di qualsiasi preimpostata tabella o rigido metodo di allenamento;
d) - per vincere occorre spirito agonistico e voglia di prevalere ma ZátopeK affermava che:
« Non si può salire fino al secondo piano senza una scala. Quando imposti il tuo obiettivo troppo alto e non lo realizzi, l'entusiasmo si trasforma in amarezza. Prova qualcosa di ragionevole e poi gradualmente ci arriverai. »
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Re: Libri

Messaggio da lucaliffo »

"sosteneva l'inutilità di qualsiasi preimpostata tabella o rigido metodo di allenamento"

uno può anche "sostenere" a parole e poi rimangiarsi tutto nei fatti.
zatopek aveva un metodo ed era l'interval training portato allo spasimo volumetrico.
arrivava a fare 2 sedute al giorno ognuna di 50x400 rec 200 corsetta, 30+30 = 60km
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Re: Libri

Messaggio da L'Appiedato »

Ciao @Zivago, sì, il libro a cui ti riferisci l'ho letto.
Sicuramente come personaggio mi piace, mi piacciono la sua tenacia e la sua resistenza, anzi resilienza.
Era, ma in generale erano, persone toste al cui confronto noi siamo delle mammolette
Tuttavia, e in questo concordo con @lucaliffo, bisogna in questo genere di libri fare una distinzione tra il reale e il romanzato
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Re: Libri

Messaggio da zivago »

L'Appiedato ha scritto: mar 19 dic 2017, 13:19 ... concordo con @lucaliffo, bisogna in questo genere di libri fare una distinzione tra il reale e il romanzato
Mah! Io non so chi possa dire con certezza come si allenava “la locomotiva umana”: neppure i suoi preparatori atletici riuscivano a imporgli un metodo.
Sui suoi allenamenti si è ricamato molto: si allenava calzando scarponi chiodati, con la moglie sulle spalle, di notte… e via narrando. C'è molto della leggenda anche nell'enumerare quante ripetute riusciva a fare nello stesso giorno e nell'attribuirgli l'invenzione del intervall training.

Dici bene, caro Elia: bisogna distinguere il reale dal romanzato. Eppure…
Per capire quello che veramente conta bastano i numeri? Sono sufficienti le tabelle e grafici?
Esiste forse un compendio che dimostra, cifre alla mano, la migliore e indiscutibile tecnica di allenamento? Io credo di no e se pure esistesse la “formula magica” mica sarebbe rivelata a noi.
La fisiologia dello sport è materia complessa e, ancora più complicato è l'individuale comportamento nell'esercizio fisico. Le variabili sono infinite e non tutte riducibili a schemi numerici e tabelle; molta alea è data dalla genetica, dai tratti caratteriali, dall'ambiente, dal sociale, dall'economia, dalla cultura e anche, Zátopek insegna, dalla politica.
Ecco dunque che il romanzo, ancorché non scientificamente rigoroso, passionale, immaginifico, viene in aiuto alla comprensione. Il racconto descrive le situazioni, i momenti, i personaggi: cioè definisce il contesto per meglio fare l'analisi e arrivare alla sintesi.
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Re: Libri

Messaggio da lucaliffo »

l'invenzione dell'interval training non gliel'attribuisce nessuno... risale agli anni 30:

We can divide the history of methodology in several periods :

1. The beginning of the Century. There was no knowledge about physiology, and training was only running. Who had more motivation and more strength, was able to train more. In the history of Dorando Pietri, winner (disqualified) of Marathon during OG 1908 in London, we can see he became professional going to compete in US, and in some case he ran, against the American winning Olympics, and against a champion representing the native people (redskins), every week, also a full Marathon indoor (Empire State Garden) where it was possible to bet, for the spectators, about the situation athletes can have every mile. There was no idea about recovery. The athletes continued to compete untill when their body was destroyed, after went home without training for several months.

2. The period in between the two Wars. Finnish athletes started to have some idea about training, the most part in the nature. It was the period when FARTLEK appeared, and was the first time runners used variations of speed.
In Germany, was also the period when the combination physiologist / coach (Gerschler / Reindell) gave scientific reasons for the INTERVAL-TRAINING, mainly used at that time by specialists of short distances.

3. The first 10 years after the second War ('45-'55). In this period, two figures did something new : EMIL ZATOPEK, running an incredible number of intervals with very short recovery (for example, 50 times 400m
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Re: Libri

Messaggio da LucaMazzola93 »

salvassa ha scritto: lun 20 mar 2017, 9:49 Project exercise è da prendere senza indugio. Oggi sto facendo il refresh della pagina a manetta aspettando parta il pre-ordine...

Project strenght è bello ma per chi corre non è essenziale, utile ma non essenziale. Prenderei, se dovessi scegliere, bompa (ok tutti è sempre la cosa migliore ad aver soldi e soprattutto tempo).
Io questi libri li ho comprati per natale assieme a Endurance Training (infographic edition) di Mujika.
Per ora sto studiando project strenght e devo ammettere che è molto bello. Sicuramente per il mezzofondo ha poca correlazione visto che si parla principalmente di powerlifter ma trovo che alcuni principi in esso citati possono essere traslati (con i dovuti aggiustamenti) anche ad un potenziamento per il mezzofondo (generale in sala pesi).

Poi...Bompa tutta la vita.
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Re: Libri

Messaggio da L'Appiedato »

A proposito di libri sulla corsa,
vi segnalo che è appena uscito il libro di Sara Dossena, "Io Fenice"
https://www.saradossena.it/libro/
Volevo acquistarlo ma visto il prezzo(€18+spedizione) per il momento pospongo.
Però se volete anche la dedica sono 5€ in più....paagaaaa :soldi:
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Re: Libri

Messaggio da lucaliffo »

esosa! io nei miei libri metto un mio pelo di ascella gratis! :lol3:
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Re: Libri

Messaggio da L'Appiedato »

lucaliffo ha scritto: ven 23 mar 2018, 13:49 esosa! io nei miei libri metto un mio pelo di ascella gratis! :lol3:
Ah...era d'ascella? :joint:
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