avevo visto un breve trailer e gia l´avevo definito ''l´easy rider delle vecchiette''

crisi del 2008, l´azienda fallisce, le muore il marito e la 60enne prende il camper e se ne va in giro per l´america. pensioncina scarsa, spesso deve fare lavoretti (pure amazon). e viene a contatto con molte persone nomadi come lei, sconfitti, soli, malati.
film quasi documentario costato poco, quasi tutti attori non prof, veri nomadi. sicuramente originale, sicuramente ottima foto dei paesaggi immensi ma pure di piccole nature morte, molta attenzione ai dettagli della vita quotidiana e all´'umanitá''.
é giá un cult per la critica, forse sbancherá gli oscar... PERÓ... in un periodo di depressione non vorrei vedere film depressi, non vedevo l´ora che finisse e mio figlio s´é addormentato. non lo rivedró.
c´é un´arte che sotto sotto ti provoca un gusto per la difficoltá, la negativitá, la tragedia... qui non c´é manco questo, c´é solo una depressione piatta e senza speranza alla quale ci si adatta. io non voglio COM-PATIRE questa cosa. quando si compatisce troppo si perde forza, la sofferenza é infettiva e il mondo si trasforma in un noioso pianto greco.
ma mi sa che gli altri concorrenti agli oscar di quest´anno sono peggiori di questo. tutta robaccia polcorretta.
come nei miei gusti musicali... io amo la roba giovane, esuberante, vincente, potente.