Allora, io non so se i due carabinieri siano colpevoli oppure no. Quello che posso dirvi per certo è che il processo così condotto è una FARSA.
- Innanzitutto non è previsto da nessun codice e da nessuna legge che sia il giudice a condurre il controesame delle parti offese/denuncianti, invece che l'avvocato difensore. Anzi il codice di rito prevede che le domande siano
direttamente poste o dal pubblico ministero o dall'avvocato. Il giudice ha il ruolo esclusivamente di arbitro.
- Secondariamente, le domande poste dalla difesa sono assolutamente pertinenti. Sono scomode? Danno fastidio? E ci mancherebbe pure... ...che gli avvocati della difesa facessero un esame con le domande che piacciono all'accusa.
Riporto da Facebook il commento del collega Brazorf che condivido:
"se la tesi accusatoria si basa (quantomeno, anche) sull'incapacità conseguente all'assunzione di alcoolici, e l'ubriachezza è dimostrata (anche) dal tasso alcolemico alcune ore dopo i fatti, una risposta affermativa alla domanda 'avete bevuto dopo che i carabinieri sono andati via' consente di mettere in dubbio che le ragazze fossero (parimenti) ubriache anche al momento del rapporto sessuale. Non è questione di sadismo, ma di diritto di difesa in un processo che si basa solo sulla testimonianza delle denuncianti."
"E guai a fare domande sulla dinamica del rapporto, sul fatto che ci siano stati o meno rifiuti espliciti, sul fatto che la pretesa incapacità fosse riconoscibile dagli imputati, sul fatto che l'assunzione delle bevande alcoliche a cui si addebita l'incapacità di esprimere un valido consenso sia (almeno in parte) successiva al rapporto sessuale. Guai a far rilevare la potenziale contraddizione, se (come par di capire) il teste afferma di non aver manifestato con comportamenti espliciti che non gradiva il rapporto perché "non avevo forza nel mio corpo", ma nel contempo afferma (parmi di capire) di aver salito le scale da sola con quel medesimo corpo privo di forza. E' proprio insofferenza per il fatto che l'avvocato faccia il proprio lavoro, che è poi difendere il suo assistito che si professa innocente."
-L'atteggiamento del giudice ricalca quello del suo omologo americano nel caso del fisioterapista della nazionale USA. Tutto ciò è semplicemente vergognoso.
In processi alla criminalità organizzata non ho MAI assistito a sceneggiate del genere, anzi talora ho visto persino troppa deferenza. E certo quelli lì sparano al giudice e famiglia, mica vanno per il sottile. Nemmeno sanno cosa sia il politicamente corretto.
Meno male che non mi occupo più di diritto penale altrimenti vivrei male per il nervoso continuo.
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