azz, questo è pesante...
E i libri?
Re: E i libri?
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Re: E i libri?
D'altra parte sei "l'uomo che sussurrava ai manghi"
" personaggio occulto, un massone, un beato paolo" (cit. Lucaliffo)
http://appiedato.blogspot.it/
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Re: E i libri?
Per un pugno di manghi
1km: 3'12" - 23/07/2019
1.5km: 4'59" - 02/10/2020
3km: 10'35" - 01/08/2020
5km: 18'28" - 28/08/2020
10km strada: 37'32" - 16/02/2020
HM: 1h22m51s - 03/11/2019
M: 2h55m09s - 20/10/2019
https://www.strava.com/athletes/dario84
1.5km: 4'59" - 02/10/2020
3km: 10'35" - 01/08/2020
5km: 18'28" - 28/08/2020
10km strada: 37'32" - 16/02/2020
HM: 1h22m51s - 03/11/2019
M: 2h55m09s - 20/10/2019
https://www.strava.com/athletes/dario84
Re: E i libri?
e il proustianolucaliffo ha scritto: ↑dom 10 dic 2017, 16:28 finora vince "il vecchio e il mango"... ma vediamo altre proposte.
mi piacciono i rimandi a titoli famosi.
"guerra e mango"... "memorie del sottomango"... "il deserto dei manghi"... "uno nessuno e centomila manghi"... "viaggio al termine dei manghi"... "cent'anni di manghi"... "i fratelli karamangov"... "don quixote de la manga"
"Alla ricerca del mango perduto"
- spiritolibero
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Re: E i libri?
Il signore dei manghi...
Il mango, la luna e tu...
Il mango, la luna e tu...
1,73m x 57kg
obiettivi: mezzofondista in cerca di sfide
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Re: E i libri?
filosofia: "il mango come volontà e rappresentazione"
politica: "manghismo o barbarie"
mitologia ariana: "il mango del nibelungo"
politica: "manghismo o barbarie"
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Re: E i libri?
Ciao lucaliffo,
grazie per avermi incluso tra i tuoi “assistenti” di riferimento.
Dal tuo racconto sul caldo e il giro nel parco mi è subito tornato in mente, per riferimento letterario, il MARCOVALDO di Italo Calvino. In particolare il racconto “La villeggiatura in panchina”: là dove il nostro decide, per sfuggire alla calura, di andare a dormire su una panchina nel parco… «Oh, potessi dormire qui, solo in mezzo a questo fresco verde e non nella mia stanza bassa e calda… ».
Voglio dunque consigliarti, per le tue aspirazioni e ispirazioni narrative, la lettura dei racconti di Calvino, che in genere sono brevi e, come piace a te, in poche pagine dicono molto con stile chiaro e divertente. Sempreché non ti schifi troppo l'italianissimo Italo, così borghese e di sinistra, di quella avanguardia intellettuale intrufolata tra gli operai (Marcovaldo appunto), tanto politicamente corretto, stilisticamente agli antipodi dello sguaiato Bukowski.
Per il titolo, rifacendomi a Calvino, il meglio che mi viene in mente è…
“Se un mattino di inizio estate un corridore...”
volendo come sottotitolo puoi metterci… (in cerca di un mango del menga)
P.S. Sai che io non ho mai assaggiato un mango? A che gusto è assimilabile?
grazie per avermi incluso tra i tuoi “assistenti” di riferimento.
Dal tuo racconto sul caldo e il giro nel parco mi è subito tornato in mente, per riferimento letterario, il MARCOVALDO di Italo Calvino. In particolare il racconto “La villeggiatura in panchina”: là dove il nostro decide, per sfuggire alla calura, di andare a dormire su una panchina nel parco… «Oh, potessi dormire qui, solo in mezzo a questo fresco verde e non nella mia stanza bassa e calda… ».
Voglio dunque consigliarti, per le tue aspirazioni e ispirazioni narrative, la lettura dei racconti di Calvino, che in genere sono brevi e, come piace a te, in poche pagine dicono molto con stile chiaro e divertente. Sempreché non ti schifi troppo l'italianissimo Italo, così borghese e di sinistra, di quella avanguardia intellettuale intrufolata tra gli operai (Marcovaldo appunto), tanto politicamente corretto, stilisticamente agli antipodi dello sguaiato Bukowski.
Per il titolo, rifacendomi a Calvino, il meglio che mi viene in mente è…
“Se un mattino di inizio estate un corridore...”
volendo come sottotitolo puoi metterci… (in cerca di un mango del menga)
P.S. Sai che io non ho mai assaggiato un mango? A che gusto è assimilabile?
Re: E i libri?
boh... forse un po' la pesca.
in italia si trova facile.
è lungi dall'essere la mia frutta tropicale preferita, ma è gratis!
in italia si trova facile.
è lungi dall'essere la mia frutta tropicale preferita, ma è gratis!
Re: E i libri?
comunque non ho nessuna pregiudiziale schifiltosa.zivago ha scritto: ↑lun 11 dic 2017, 8:42 Ciao lucaliffo,
grazie per avermi incluso tra i tuoi “assistenti” di riferimento.
Dal tuo racconto sul caldo e il giro nel parco mi è subito tornato in mente, per riferimento letterario, il MARCOVALDO di Italo Calvino. In particolare il racconto “La villeggiatura in panchina”: là dove il nostro decide, per sfuggire alla calura, di andare a dormire su una panchina nel parco… «Oh, potessi dormire qui, solo in mezzo a questo fresco verde e non nella mia stanza bassa e calda… ».
Voglio dunque consigliarti, per le tue aspirazioni e ispirazioni narrative, la lettura dei racconti di Calvino, che in genere sono brevi e, come piace a te, in poche pagine dicono molto con stile chiaro e divertente. Sempreché non ti schifi troppo l'italianissimo Italo, così borghese e di sinistra, di quella avanguardia intellettuale intrufolata tra gli operai (Marcovaldo appunto), tanto politicamente corretto, stilisticamente agli antipodi dello sguaiato Bukowski.
Per il titolo, rifacendomi a Calvino, il meglio che mi viene in mente è…
“Se un mattino di inizio estate un corridore...”
volendo come sottotitolo puoi metterci… (in cerca di un mango del menga)
P.S. Sai che io non ho mai assaggiato un mango? A che gusto è assimilabile?
nè politica (infatti ho letto piacevolmente valerio evangelisti, politicamente corretto ultras, come l.f.celine, fascista), nè nazionale (ho letto piacevolmente oltre a evangelisti anche manfredi, verga e altri), nè stilisticamente sguaiatista (gli sguaiati alla buk sono rari e ho letto piacevolmente molta gente non sguaiata).
poi buk lo edita feltrinelli e sai chi me lo fece conoscere negli anni 80? i kompagni. ne andavano pazzi.
certo se devo scegliere preferisco lo sguaiato, come preferisco parlare sguaiato, come erano sguaiati mio padre, i miei parenti, i miei vicini, i miei amici della periferia romana pasoliniana, come sono sguaiati i brasiliani "abbronzati" di classe operaia in mezzo ai quali piacevolmente vivo.
sai io non vengo dall'alta nobiltà perbene, vengo dalla stirpe contadina del sud, quella gente spontanea che strilla e dice parolacce, che non ha il terrore dell'anatomia e delle funzioni corporee umane, che non ha il terrore della polvere, della terra, di sudore cacca e piscia, di odori e puzze e rumori corporei.
noi kompagni dell'epoca amavamo queste cose, cercavamo un ritorno a una vita più Naturale, e la Natura è sguaiata libera spontanea.
boh, io sono rimasto fedele a questa filosofia... altri sono diventati "perbene".