E i libri?

[Lord_Phil]

Si ho visto che ne ha scritto uno sugli ultrarunner, ma per ora il tema non mi interessa
Ho finito quello dei giappi. Lo consiglio

[L'Appiedato]

Si ho visto che ne ha scritto uno sugli ultrarunner, ma per ora il tema non mi interessa
Ho finito quello dei giappi. Lo consiglio

Ieri sera ho letto una quarantina di pagine e mi sta prendendo.
Lo sto apprezzando perchè non è scritto da un adepto entusiasta e fanatico della specialità ma da un "purista dell'atletica" che all'inizio vi si approccia in modo molto scettico.
E' presto per trarre conclusioni ma come al solito, forse ancor di più, constato che la realtà è terribilmente complessa e variegata e le definizioni o le categorie sono parziali.
Anzitutto chi si definisce "purista" spesso ignora il passato, è inconsapevole del futuro e non si interessa al presente, guarda solo al passato prossimo mitizzandolo (e questo detto da uno instintivamente tradizionalista, classicista, antiprogressista, reazionario, aristocratico ha il suo peso). Le società cambiano e gli sport con loro.
Sono rimasto sorpreso dal sapere che c'è stato un breve periodo nella seconda metà dell'800 in cui lo sport più in voga erano le 6 giorni di corsa a piedi poi soppiantate dal ciclismo.

P.s. ho iniziato a leggerlo perchè ogni scusa è buona per interrompere la lettura de 'le 120 giornate di Sodoma" di De Sade che mi provoca conati di vomito

[lucaliffo]

Si ho visto che ne ha scritto uno sugli ultrarunner, ma per ora il tema non mi interessa
Ho finito quello dei giappi. Lo consiglio

Ieri sera ho letto una quarantina di pagine e mi sta prendendo.
Lo sto apprezzando perchè non è scritto da un adepto entusiasta e fanatico della specialità ma da un "purista dell'atletica" che all'inizio vi si approccia in modo molto scettico.
E' presto per trarre conclusioni ma come al solito, forse ancor di più, constato che la realtà è terribilmente complessa e variegata e le definizioni o le categorie sono parziali.
Anzitutto chi si definisce "purista" spesso ignora il passato, è inconsapevole del futuro e non si interessa al presente, guarda solo al passato prossimo mitizzandolo (e questo detto da uno instintivamente tradizionalista, classicista, antiprogressista, reazionario, aristocratico ha il suo peso). Le società cambiano e gli sport con loro.
Sono rimasto sorpreso dal sapere che c'è stato un breve periodo nella seconda metà dell'800 in cui lo sport più in voga erano le 6 giorni di corsa a piedi poi soppiantate dal ciclismo.

P.s. ho iniziato a leggerlo perchè ogni scusa è buona per interrompere la lettura de 'le 120 giornate di Sodoma" di De Sade che mi provoca conati di vomito

io lessi questo, ma é talmente esagerato che mi diede l´impressione di voler in realtá prendere per il culo la letteratura eros-sadomaso:

https://it.wikipedia.org/wiki/Le_undicimila_verghe

interessante comunque che 100 anni fa si poteva scrivere certe cose, oggi chissá che ne penserebbe la gestapo pol.corretta.

[L'Appiedato]

Che le 120 giornate sia volutamente esagerato in modo parossistico ed abnorme è indubbio,
su dove esattamente si voglia andare a parare non lo so ancora con esattezza, sto ancora cercando di farmi una mia opinione e di capire.
Ovviamente quando si parla di erezioni provocate cibandosi di feti umani (considerando che sto' libro lo leggo prevalentemente in pausa pranzo dopo aver mangiato) una certa fatica a proseguire subentra.
Interessante comunque capire quanto si tenda a distorcere il passato soprattutto su questi temi, De Sade è del '700...
Io non l'ho mai letto ma qui si vuol far credere che "50 sfumature" sia l'Everest del genere quando in realtà penso sia più una dolce collinetta

[lucaliffo]

incredibilmente ho letto pochissima letteratura erotica.
lessi anche questo, qui non scorre il sangue e non si mangiano feti ma lo sconsiglio vivamente alle candide anime pol.corrette

https://it.wikipedia.org/wiki/Josefine_Mutzenbacher

[spiritolibero]

Ho preso l'edizione integrale mondando del ciclo delle fondazioni di Asimov. 7 libri in un'unica raccolta. https://www.amazon.it/Fondazione-ciclo- ... 948&sr=8-1

So che Appiedato ha fatto una recensione lunga e dettagliata, ma che io ho opportunamente evitato di vedere per non farmi spoiler e per non essere condizionato nella lettura.

[lore75]

Che le 120 giornate sia volutamente esagerato in modo parossistico ed abnorme è indubbio,
su dove esattamente si voglia andare a parare non lo so ancora con esattezza, sto ancora cercando di farmi una mia opinione e di capire

A me ha dato l'impressione che l'autore abbia perso interesse nel progetto a un certo punto o si sia reso conto che era una cagata.

È un opera incompiuta quindi si può solo speculare

Posto che incompiuti sono anche due tra i miei libri preferiti in assoluto (li metto nella top 10) ovvero il Processo e il Castello di Kafka

[L'Appiedato]

Che le 120 giornate sia volutamente esagerato in modo parossistico ed abnorme è indubbio,
su dove esattamente si voglia andare a parare non lo so ancora con esattezza, sto ancora cercando di farmi una mia opinione e di capire

A me ha dato l'impressione che l'autore abbia perso interesse nel progetto a un certo punto o si sia reso conto che era una cagata.

È un opera incompiuta quindi si può solo speculare

Posto che incompiuti sono anche due tra i miei libri preferiti in assoluto (li metto nella top 10) ovvero il Processo e il Castello di Kafka

Concordo, mano a mano che passano le giornate le descrizioni e i racconti diventano sempre più brevi.
Diciamocelo francamente è una palla allucinante.

[L'Appiedato]

Ho preso l'edizione integrale mondando del ciclo delle fondazioni di Asimov. 7 libri in un'unica raccolta. https://www.amazon.it/Fondazione-ciclo- ... 948&sr=8-1

So che Appiedato ha fatto una recensione lunga e dettagliata, ma che io ho opportunamente evitato di vedere per non farmi spoiler e per non essere condizionato nella lettura.

Ovviamente non è che Mondadori mi abbia ascoltato ma vuol dire che in fondo avevo ragione.
Un autore come Asimov non poteva restare inpubblicato

[L'Appiedato]

Finalmente (ma ultimamente leggo in parallelo sempre più di un libro) ho chiuso con le 120 giornate di Sodoma.
Ho letto per intero la prima parte, l'unica completa o quasi; le altre 3 sono poco più che un elenco di punti da sviluppare e sono pressoché illeggibili
Sono tipo:
Tizio inc...la Caio che sboxxa sul cuxo della Tale mentre caxa in bocca all'altro.
Poi nell'ultima parte pian piano uccidono tra mille supplizi tutti i ragazzini e ragazzine dell'orgia...veramente illeggibile ma non tanto e non solo per truculenza e la pornografia ma perché è coinvolgente quanto leggere gli ingredienti di un prodotto industriale.
Cosa rimane di questo libro? Non lo so, non penso di essere riuscito a capirlo fino in fondo. Per me le 120 giornate di Sodoma è una immagine oscura e speculare del mondo, tutto è ribaltato, i vizi sono virtù, il dolore è il piacere, una cappella diventa una latrina e infine i carnefici sono le vere vittime. I libertini protagonisti di questo romanzo si ritengono affrancati dalle leggi morali e strumenti solo della Natura; in realtà la loro vita non ha nulla di naturale ma tutto è culturale, sono poi succubi della morale tanto e più dell'umanitá che tanto disprezzano, semplicemente al posto di identificarsi con la legge comune sono costretti a negarla per crearsi una identità surrogata alla quale si aggrappano inconsciamente e disperatamente. Il mondo si divide in due categorie: chi si costruisce una propria identitá e chi per supplire a tale mancanza è costretto ad avere conferma di sè distruggendo le identità altrui. La negazione diventa infine affermazione


Inviato dal mio SM-A600FN utilizzando Tapatalk