E i libri?

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lucaliffo
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Re: E i libri?

Messaggio da lucaliffo »

spiritolibero ha scritto: dom 17 nov 2019, 20:01
L'Appiedato ha scritto: dom 17 nov 2019, 17:38 Ho terminato Dracula e il romanzo erotico L'amante di Lady Chatterley di Lawrence
E qui ci sono i retroscena del romanzo.
La Lady è la moglie di Lawrence che purtroppo non riusciva più a soddisfare a causa dei problemi di salute. Mentre l'amante è un mulattiere. :twisted:

https://maurfix.it/portfolio-articoli/l ... aglimbeni/
http://www.blogtaormina.it/2014/08/17/u ... ey/189050/
beh pure lui se la schioppava mentre lei era moglie di un altro.
tra l´altro lei era una von richthofen, parente del barone rosso e di una famosa assassina brasiliana odierna, suzane von richthofen, che uccise i genitori per cuccarsi l´ereditá.
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mb70
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Re: E i libri?

Messaggio da mb70 »

Finito Norwegian Wood di murakami haruki. Lettura spedita in sintonia con la narrativa. Oggi probabilmente un po' si perde e si sfuma la "novella" di rottura con la letteratura tradizionale giapponese. Mi resta il dubbio sul reale spessore di questo scrittore, dovrò leggere un terzo libro per verificare.
Iniziato Zanna Bianca ma subito affiancato da Fabbrica futuro di Diodato/Bentivoglio, racconto della trasformazione del modello organizzativo dalla Fiat alla FCA

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L'Appiedato
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Re: E i libri?

Messaggio da L'Appiedato »

Io sto facendo alcune letture in parallelo.

- Barbari - Alessandro Barbero – saggio (quasi finito) [INTERESSANTE MA SPERAVO SI SOFFERMASSE UN PO’ PIU’ SULLA PARTE ETNOGRAFICA INVECE E’ MOLTO INCENTRATO SUL SISTEMA DI GESTIONE DELL’IMMIGRAZIONE/ASSIMILAZIONE/DEPORTAZIONE/ARRUOLAMENTO]

-La felicità familiare - Tolstoj – romanzo breve (questione di pochi minuti ed è finito) [PIACEVOLE]

-Eymerich (l’inquisitore) – Evangelisti – raccolta dei primi 6/7 romanzi genere fantasy. (Sono alla fine del quarto) [A SUO MODO UNA OTTIMA OPERA, LE PARTI PRETTAMENTE FANTASCIENTIFICHE, OSSIA QUELLE AMBIENTATE NEL FUTURO, PERO’ NON SONO GRANCHE’, MOLTO MEGLIO QUANDO LA STORIA SI SVOLGE DURANTE IL XIV SECOLO)

-Ecce Homo – F. Niezche – saggio filosofico (a metà)
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Re: E i libri?

Messaggio da L'Appiedato »

Finito La felicità familiare di Tolstoj,
recensione: https://www.youtube.com/watch?v=20OrbpaZaC4&t=1s
[bello perchè ha uno sguardo molto disincantato e poco idealistico sul matrimonio e l'amore]

Iniziato Kim di Kipling (quello del libro della giungla), mi sta piacendo molto, più che per la storia per le atmosfere esotiche che si respirano
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Re: E i libri?

Messaggio da lucaliffo »

nella calma serafica pace e amore di barra grande cosa mi sono letto? "ROMA: DISTRUGGI CARTAGINE" :twisted:
di david gibbins, archeologo anglo-canadese. lo definirei B-literature, molta azione, molto splatter (eccessivo), trombate tendenti a zero. ma l´autore ha venduto diversi milioni di copie tanto che abbandonó l´attivita di ricerca e l´insegnamento universitario.
e leggere roba leggera mi rilassa, con la roba pesante ho dato fin troppo.
di lui l´anno scorso lessi "attila" che era migliore... come molto migliori sono i romanzi di valerio massimo manfredi, rimanendo nel genere.
il libro copre i decenni che vanno dalla battaglia di pidna (168 ac), in cui i romani sconfissero i greco-macedoni, alla distruzione definitiva di cartagine (146 ac) ad opera di scipione emiliano nella 3a guerra punica.
alcune cose a mio avviso interessanti:
- la (ipotizzata o certa?) conoscenza romana di alcuni artefatti tecnologici "moderni", come occhiali, telescopio, macchina a vapore
- le infinite e violente beghe politiche interne a roma, una masnada di figli di mignotta, criminali e traditori (pure della patria), uno sguardo ben piú realistico rispetto alla narrazione classica della roma "inventrice del diritto e della civiltá" (non l´ho scoperto co´ sto libro eh...). al punto che il riarmo di cartagine fu sponsorizzato da una fazione romana, quella dei metelli, che governava i possedimenti dell´oriente ellenistico e forse sognava il distacco dalla capitale
- le note storiche dell´autore che spiega come di documenti nero su bianco abbiamo quasi nulla e quindi un romanzo ha valore praticamente uguale a una ricerca scientifica, essendo necessariamente entrambi intrisi di supposizioni, interpretazioni, estrapolazioni e interpolazioni.
lo storico (greco) polibio, che partecipó alla guerra, scrisse sull´argomento ma i suoi scritti andarono perduti. poi ci scrisse appiano ma 3 secoli dopo e i suoi scritti ci arrivarono solo ad opera dei frati medievali di ulteriori 1000 anni dopo. altri documenti andarono perduti nel rogo della biblioteca di alessandria.
i romani erano per nulla grafomani... sembra incredibile ma di roma sappiamo poco e niente di provato e certificato (giá spiegava questo DUMEZIL nei suoi saggi). siamo ancora ridotti a dover ricostruire fatti importanti e complessi a partire appena da brevi iscrizioni scolpite, rare e con parole o frasi smozzate :shock:
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Re: E i libri?

Messaggio da L'Appiedato »

lucaliffo ha scritto: gio 13 feb 2020, 13:14 - la (ipotizzata o certa?) conoscenza romana di alcuni artefatti tecnologici "moderni", come occhiali, telescopio, macchina a vapore
A questo genere di cose non ho mai creduto. Di questo tipo di speculazioni sulla storia antica ce ne sono a bizzeffe, di prove tangibili però 0 (senza considerare che i romani dei primi secoli erano dei caprai bellicosi)
lucaliffo ha scritto: gio 13 feb 2020, 13:14 - le infinite e violente beghe politiche interne a roma, una masnada di figli di mignotta, criminali e traditori (pure della patria), uno sguardo ben piú realistico rispetto alla narrazione classica della roma "inventrice del diritto e della civiltá" (non l´ho scoperto co´ sto libro eh...). al punto che il riarmo di cartagine fu sponsorizzato da una fazione romana, quella dei metelli, che governava i possedimenti dell´oriente ellenistico e forse sognava il distacco dalla capitale
A questo posso già più credere
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Re: E i libri?

Messaggio da Lord_Phil »

Valerio Massimo Manfredi mi piace molto, ho letto vari suoi libri in passato
100 12”62 200 25”45 400 57”10
800 2'18" - 2'52
1000 3'04” 1500 4'55" - 3'16
3km 10'39" - 3'33" 5km 18'25" - 3'41
10km 38'22" - 3'50" 21km 1h25'32" - 4'02
42km 3h35'58" - 5'07
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spiritolibero
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Re: E i libri?

Messaggio da spiritolibero »

L'Appiedato ha scritto: gio 13 feb 2020, 13:47
lucaliffo ha scritto: gio 13 feb 2020, 13:14 - la (ipotizzata o certa?) conoscenza romana di alcuni artefatti tecnologici "moderni", come occhiali, telescopio, macchina a vapore
A questo genere di cose non ho mai creduto. Di questo tipo di speculazioni sulla storia antica ce ne sono a bizzeffe, di prove tangibili però 0 (senza considerare che i romani dei primi secoli erano dei caprai bellicosi)
Si tratta di fanta-archeologia infatti.
Di vero c'è che nel modo antico si conosceva la macchina a vapore, che però non era stata sviluppata per via della presenza degli schiavi, i quali costituivano la principale forza lavoro.
Si conosceva anche la sfericità terrestre e ne era stata anche misurata la circonferenza.
L'Appiedato ha scritto: gio 13 feb 2020, 13:47
lucaliffo ha scritto: gio 13 feb 2020, 13:14 - le infinite e violente beghe politiche interne a roma, una masnada di figli di mignotta, criminali e traditori (pure della patria), uno sguardo ben piú realistico rispetto alla narrazione classica della roma "inventrice del diritto e della civiltá" (non l´ho scoperto co´ sto libro eh...). al punto che il riarmo di cartagine fu sponsorizzato da una fazione romana, quella dei metelli, che governava i possedimenti dell´oriente ellenistico e forse sognava il distacco dalla capitale
A questo posso già più credere
Potrebbe essere anche verosimile il complotto ordito dalla famiglia dei Metelli. Non so però su quali fonti si basa.
Abbiamo dei buchi nella storiografia romana, in particolare per la prima e per la terza guerra punica. Altri periodi sono invece raccontati per filo e per segno. Dire però che bisogna, in via generale, ricorrere a iscrizioni e lapidi è FALSO. Questo può valere per la fase arcaica, quella dalla fondazione alla monarchica, ma non certo per quella repubblicana e tantomeno per quella imperiale.
Sul diritto, i Romani sono stati dei grandissimi fari nel diritto "privato", cioè nella regolamentazione dei rapporti tra i singoli individui laddove hanno raggiunto vette elevatissime. Per il resto, diritto pubblico, non sono stati diversi da una qualsiasi altra civiltà del mondo antico.
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Re: E i libri?

Messaggio da L'Appiedato »

spiritolibero ha scritto: ven 14 feb 2020, 14:00
L'Appiedato ha scritto: gio 13 feb 2020, 13:47
lucaliffo ha scritto: gio 13 feb 2020, 13:14 - la (ipotizzata o certa?) conoscenza romana di alcuni artefatti tecnologici "moderni", come occhiali, telescopio, macchina a vapore
A questo genere di cose non ho mai creduto. Di questo tipo di speculazioni sulla storia antica ce ne sono a bizzeffe, di prove tangibili però 0 (senza considerare che i romani dei primi secoli erano dei caprai bellicosi)
Si tratta di fanta-archeologia infatti.
Di vero c'è che nel modo antico si conosceva la macchina a vapore, che però non era stata sviluppata per via della presenza degli schiavi, i quali costituivano la principale forza lavoro.
Si conosceva anche la sfericità terrestre e ne era stata anche misurata la circonferenza.

La macchina a vapore? Dove e quando?
La sfericità della Terra negli ambienti più acculturati era un fatto e non era certo una conoscenza esoterica. Il mito della terra piatta è più figlio del medioevo.
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Re: E i libri?

Messaggio da spiritolibero »

Non posso credere di averti colto in fallo! :D
L'eolipila di Erone. https://it.wikipedia.org/wiki/Eolipila
Penso che ci siano state anche altre invenzioni similari, ma non furono mai sfruttate, rectius non si pensò mai a come sfruttarle industrialmente, perché non ce n'era di bisogno, essendoci al tempo grande abbondanza di manodopera a bassissimo costo (schiavi).

Quello della "terra piatta" mi pare che gli storici oggi propendano che sia un mito appioppato dalla cultura positivista ottocentesca all'epoca medioevale. Forse la convinzione poteva essere diffusa tra il popolino, ma neppure di questo sono del tutto sicuro. Fuori dagli ambienti accademici ci sono anche molti testi in volgare, senza dovere arrivare a scomodare Dante, che parlano della sfericità della terra in termini di dato acquisito.
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