Mah, quando la sentivo nel periodo natalizio mi sembrava addirittura "sana" anche mentalmente. E nulla mi indicava l'uso di droga o qualche comportamento "strano" in quel periodo. Anche perché mi scriveva spesso e mi comunicava cosa faceva e come adoperava i soldi (alla fine solo per vestiti).
Poi ha iniziato a non scrivermi più, a rispondermi con molto ritardo e con risposte molto secche, fino ad evitarmi completamente o terminare la conversazione al primo "ciao". Oggi invece mi ha scritto, ma era palesemente sotto effetto di droga.
La conversazione è stata tipo:
Lei:"ciao"
Io:"ciao"
Lei:"lasciami in pace"
Io:"ti sei drogata?"
Lei:"no"
Io:"Allora mi spieghi perché dovrei lasciarti in pace?"
Lei:"no non lo sei"
(poi non mi ha più risposto)
Nessuna logica nella discussione. Però anche tempo fa quando era fatta mi rispondeva così senza logica dicendomi sempre di lasciarla stare.
Però mi pare anche strano che lei in realtà non voglia avere più niente a che fare con me. Alla fine sono l'unica persona al mondo che le fa ancora dei favori.. e che crede ancora in lei.
@spiritolibero: Beh, io non l'ho mai conosciuta veramente. Quando l'ho conosciuta la prima volta pensavo che il suo unico problema fosse il non avere l'affetto dei genitori. Poi ho iniziato a scoprire del suo uso di droga, di giri di amici sballati e altri problemi. Per ultimo ho scoperto di certe faccende che l'hanno portata persino ad attaccare anche legalmente i suoi stessi genitori. Quindi io so benissimo che potrebbe farmi qualsiasi cosa, nel senso che potrebbe avere un qualsiasi tipo di problema che la potrebbe portare a certe azioni.
Però non lo fa. E tra tutte le persone che conosce, io sono forse l'unico con cui non ha mai litigato o offeso, fino ad arrivare al punto da confidarsi più con me che con i suoi genitori (queste cose le so non per vanto, ma perché qualche azione di "spionaggio" l'ho dovuta utilizzare...). Anzi, con me stava ritrovando interesse nell'attività fisica, nel gioco e persino nello studio fino ad arrivare alla consapevolezza che era sbagliato tutto quello che stava facendo.
Però c'è cascata nuovamente.
E se penso a queste cose io non mi do pace. Ero così vicino all'istruirla verso qualche sano obiettivo, poi ho perso tutto perché mi sono fidato dei suoi genitori. E lei mi ringraziò trascorrendo l'ultima notte in Italia con un tizio che le aveva fatto del male e che mi aveva detto cosa le aveva fatto. L'ha fatto inconsciamente, ma io ero talmente incazzato che quando se ne andò non subii un trauma diretto. Anzi, ero contento. Ho dovuto poi elaborare prima di scoprire di aver fatto una cazzata al non averla fermata... ma come potevo fare contro i suoi genitori?
Beh, rispetto mesi fa, ora so gestirmi meglio. La situazione tende ad occuparmi sempre meno energie (chiedete a Luc quante energie mi occupava nell'ultimo mese pre-stop..), però dentro di me provo sempre questo fuoco del non aver fatto abbastanza.
E questo fuoco mi ha portato a conoscere altre persone, un'altra ragazza con un problema molto simile al suo (almeno per la parte della droga, ragazzi e la scuola). Anche qua ho fatto del mio meglio e le ho dato una consapevolezza maggiore, ma come risposta questa persona ha iniziato ad ignorarmi (esattamente come lei. Un primo periodo di boom, poi assenza).
Poi non so se questo mio fuoco si stia espandendo su altri versanti della mia vita. Ultimamente ho più che quadruplicato i miei interventi e contributi con la società e non vorrei che questa passione per diventare allenatore in realtà non sia qualcosa di inconscio nel cercare di aiutare quanta più gente possibile. Però non mi interessa. Alla fine i miei genitori da piccolo mi hanno fatto vedere la Bibbia e io continuavo a dirmi da bambino di diventare come Gesù: un bambino buono che aiutava gli altri.
Non credo in Gesù, ma ORA dico di voler aiutare gli altri. Anche se per ora sono più le delusioni che i sorrisi che ricevo.
PS: Sto thread mi piace perché mi faccio un po di auto-psicologia.