a qualcuno piace l'arte?

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spiritolibero
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Re: a qualcuno piace l'arte?

Messaggio da spiritolibero »

chippz ha scritto: lun 9 lug 2018, 15:16 Visto che qui si parla di.. arte, che ne dite di questo? Dicono sia stato venduto per 34 milioni di euro.
Emh... :boh: :boh:
Arte concettuale come la quasi totalità di quella del secondo dopoguerra. Se non te la spiegano è normale che uno risulta spiazzato di primo acchito. :lol:
Molto sinteticamente, si assiste alla distruzione totale della forma e degli schemi "razionali" che avevano dominato sino a quel momento, per passare a una rappresentazione che va oltre. Una delle ragioni è la reazione alla cultura totalizzante della prima metà del '900, dove si voleva programmare la vita dell'individuo dalla nascita fino a alla morte: sia il fascismo sia il comunismo sia il nazifasicmo avevano come idea quella di razionalizzare la società mediante la schematizzazione della vita di ciascuno.
Ecco. Questo è il punto di partenza per capire l'arte contemporanea. Poi ogni artista e/o corrente ha un proprio codice e linguaggio e una storia per cui arriva a produrre determinate opere.
Sul valore in denaro, dipende unicamente dal mercato. Non vuol dire che altri quotati di meno siano per questo meno importanti.

Su Newman c'è questo articolo in italiano.
https://www.thefreak.it/barnett-newman- ... possibile/
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Re: a qualcuno piace l'arte?

Messaggio da chippz »

Non ho capito comunque nulla. Per me bisogna valutare il quadro in sé, cioè lui stesso ti deve trasmettere quello che prova l'autore oppure ti deve cogliere per i particolari e la bellezza. Ma che è una riga?
E' un po come se io mi presentassi ad una gara e la faccio camminando tutta, poi all'arrivo prendendo di arrivare primo perché "nessuno ha mai pensato di farla camminando e il camminare rappresenta l'uomo e la vita moderna" (anzi, sarebbe più corretto farla stando seduti con il cellulare, ma vabbeh).
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spiritolibero
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Re: a qualcuno piace l'arte?

Messaggio da spiritolibero »

Ecco una cosa del genere. Nell'arte concettuale vengono rappresentate delle idee per questo la "forma" può divenire limitante. Come fai ad esempio a rappresentare realmente il concetto di Dio? La "sacra famiglia" o le opere rinascimentali, viste con l'occhio del 20mo secolo, appaiono fallaci. Poi ci possiamo illudere quanto vogliamo che la madonna esista e sia come quella del Raffaello.

A Milano c'è stato Piero Manzoni, che è stato un genio assoluto. In pratica la sua idea era che ogni cosa potesse essere arte, dipendeva dal messaggio che si voleva trasmettere.
Certo, poi bisogna valutare la validità del messaggio e l'efficacia dello stesso.
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Re: a qualcuno piace l'arte?

Messaggio da spiritolibero »

Ci vuole tempo eh per comprendere l'arte contemporanea. È come leggere un libro solo che, invece delle parole, il tutto viene rappresentato per immagini, materiali, tecniche miste, composizioni, rappresentazioni sceniche etc.
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Re: a qualcuno piace l'arte?

Messaggio da chippz »

spiritolibero ha scritto: lun 9 lug 2018, 16:35 Ci vuole tempo eh per comprendere l'arte contemporanea. È come leggere un libro solo che, invece delle parole, il tutto viene rappresentato per immagini, materiali, tecniche miste, composizioni, rappresentazioni sceniche etc.
Un fumetto quindi? :joint:
Però è un fumetto con solo righe e quadretti.
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Re: a qualcuno piace l'arte?

Messaggio da spiritolibero »

chippz ha scritto: lun 9 lug 2018, 16:37
spiritolibero ha scritto: lun 9 lug 2018, 16:35 Ci vuole tempo eh per comprendere l'arte contemporanea. È come leggere un libro solo che, invece delle parole, il tutto viene rappresentato per immagini, materiali, tecniche miste, composizioni, rappresentazioni sceniche etc.
Un fumetto quindi? :joint:
Però è un fumetto con solo righe e quadretti.
Si si. Totale libertà di forme.
Anche i fumetti possono essere una forma d'arte popolare. E infatti in Giappone ad esempio così sono considerati.
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Re: a qualcuno piace l'arte?

Messaggio da chippz »

Ma io questi li concepisco, ma un quadro che ha solo una riga cosa può significare? O ne fai altri e ci dai un contesto per ciascuno, altrimenti boh.
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Re: a qualcuno piace l'arte?

Messaggio da lucaliffo »

spiritolibero ha scritto: lun 9 lug 2018, 16:35 Ci vuole tempo eh per comprendere l'arte contemporanea. È come leggere un libro solo che, invece delle parole, il tutto viene rappresentato per immagini, materiali, tecniche miste, composizioni, rappresentazioni sceniche etc.
le so ste cose ma io ME NE FREGO di comprendere. a me deve dare PIACERE.
poi la razionalizzazione della società c'è sempre stata, levi-strauss diceva che gli indios erano meno "liberi" di noi. ma liberi da cosa?
dall'essere MALATI DI MENTE!!!
ecco, la modernità pretende di essere libera di essere malata di mente.
fanculo!
tutte le miriadi di variazioni sul tema dei comportamenti moderni sono malattie mentali, gli indios erano schematici (anche a letto), poche cose, essenziali ma piacevoli. lavorare 2 ore al giorno, mangiare e poi scopare con una delle tue 7 mogli (le quali poi la davano anche agli altri).
manzoni, quello della "merda d'artista", in un villaggio indios sarebbe stato massacrato a frecciate avvelenate :hihihi:

la "rivoluzione" irrealista fu come nel rock il passaggio dal progressive al punk (dalla cioccolata alla merda).
sarebbe ora di tornare al realismo-naturalismo, anche nell'organizzazione della società.
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Re: a qualcuno piace l'arte?

Messaggio da Ericradis »

L'Appiedato ha scritto: lun 9 lug 2018, 16:00 Una riflessione:
l’arte nel 900 ha fatto grandi progressi, essa infatti si è ormai affrancata dal DOVERE di rappresentare il reale.
L’elaborare un concetto o un’idea nuova ed innovativa ed esprimerla nella o con la materia è sicuramente arte.
Tuttavia al contempo si è slegata pure dalla tecnica e questo, per me, non è buono. Le difficoltà in generale, e quelle tecniche nel caso specifico costituiscono quella grande muraglia che sepa l’ordinario dallo straordinario. Un’opera d’arte è una espressione straordinaria della mente umana e per questo non può fare a meno del “difficile”
Anche io sono affezionato agli artisti che hanno ed esprimono grandi capacità tecniche. Però l’arte prescinde da queste. Un amico pittore dipinge quelli che chiamano i “falsi d’autore” e che hanno un buon mercato. Quadri famosi riprodotti fedelmente per chi vuole appendersi un Caravaggio o un Monet in casa con le caratteristiche “materiche” che una stampa non può avere. Bene, questo amico ha la tecnica per un riprodurre un Tiziano o un Picasso ma se gli chiedi di fare un quadro suo lui ti dice umilmente: “ ho troppo rispetto per l’arte per fare un quadro insignificante, sono un pittore, non sono un artista”.
Come pure esiste il paradosso di alcuni falsi(questi non dichiarati) che si sono scoperti perchè tecnicamente superiori agli originali.
Quindi la tecnica è importante ma non è la cosa più importante. Come nella corsa...
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Re: a qualcuno piace l'arte?

Messaggio da spiritolibero »

lucaliffo ha scritto: lun 9 lug 2018, 18:15
spiritolibero ha scritto: lun 9 lug 2018, 16:35 Ci vuole tempo eh per comprendere l'arte contemporanea. È come leggere un libro solo che, invece delle parole, il tutto viene rappresentato per immagini, materiali, tecniche miste, composizioni, rappresentazioni sceniche etc.
le so ste cose ma io ME NE FREGO di comprendere. a me deve dare PIACERE.
poi la razionalizzazione della società c'è sempre stata, levi-strauss diceva che gli indios erano meno "liberi" di noi. ma liberi da cosa?
dall'essere MALATI DI MENTE!!!
ecco, la modernità pretende di essere libera di essere malata di mente.
fanculo!
tutte le miriadi di variazioni sul tema dei comportamenti moderni sono malattie mentali, gli indios erano schematici (anche a letto), poche cose, essenziali ma piacevoli. lavorare 2 ore al giorno, mangiare e poi scopare con una delle tue 7 mogli (le quali poi la davano anche agli altri).
manzoni, quello della "merda d'artista", in un villaggio indios sarebbe stato massacrato a frecciate avvelenate :hihihi:

la "rivoluzione" irrealista fu come nel rock il passaggio dal progressive al punk (dalla cioccolata alla merda).
sarebbe ora di tornare al realismo-naturalismo, anche nell'organizzazione della società.
Ognuno vive nel suo contesto e nel suo tempo. I nativi precolombiani furono massacrati dai conquistadores ma non hanno vissuto sulla loro pelle 2 guerre mondiali.
Meglio morire subito o morire poco a poco nella sofferenza. ..Anche oggi non mi pare che gli indios se la passino bene. Se una multinazionale americana decide che si deve disboscare una parte del loro territorio, loro che fanno? Gli tirano le frecce? Ahahah... sono liberi fino a quando qualcuno più forte di loro non decide che la loro libertà è finita. :twisted:

Comunque, il periodo dell'arte informale vera e propria è conclusa. Abbiamo una riscoperta della figurazione nell'ultimo periodo.
E ad ogni modo Max Ernst è più vicino agli informali che non agli impressionisti. E le sue opere come quelle di Picasso a partire da Guernica non sono fatte "per piacere" ...rappresentano mondi e paesaggi devastati dalla guerra.
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