Il fatto del giorno!

[loris]

È intanto il sindaco di Firenze assume la figlia della PM che archiviò Renzi...
Che casualità.

https://www.ilfattoquotidiano.it/premiu ... vio-renzi/

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[lucaliffo]

http://www.rainews.it/dl/rainews/media/ ... tml#foto-1
Philippe ha anche sottolineato che l'attuale scalo, l'aeroporto di Nantes-Atlantique, "sarà modernizzato rapidamente" e "sarà allungata la pista". Anche l'aeroporto di Rennes-Saint-Jacques sarà ampliato, mentre linee ferroviarie ad alta velocità che collegano l'Ovest della Francia con gli aeroporti di Parigi saranno rafforzate ulteriormente.


Nel frattempo si sono accorti che era una perdita secca

Allungano la pista ...

Di questo progetto non me ne frega nulla, queste cose servono solo a far mangiare i politici e i gruppi economici che li foraggiano, ma insomma, sessant'anni che ci lavorano sopra per poi buttare tutto al cesso perché 200 tizi protestano é una pagliacciata

azzo, e poi parlano della salerno-reggio!

[lucaliffo]

A recent survey by The Economist/YouGov found that approximately 25 percent of millennial-age American men think asking someone for a drink is harassment. More than a third of millennial men and women say that if a man compliments a woman’s looks it is harassment.

E certo dopo tutto sto terrorismo mediatico, gli effetti sono questi.
Ma io mi chiedo a chi o a cosa serve tutto questo? Al capitalismo? Così creano una generazione di "tranquilli" e mansueti consumatori? Ma questo vale solo per alcuni. Tutto il settore della moda con relativo indotto, enorme, è basato in funzione maschile. Cioè, le donne sono le principali consumatrici in quanto c'è dall'altra parte qualcuno che le guarda, le fa i complimenti, che la gratifica insomma, che la "molesta" usando i parametri attuali.
Se si toglie questo, si perde la ragione d'essere di volere valorizzare la propria bellezza. Milioni di aziende potrebbero chiudere la saracinesca, lasciando a spasso non si sa quante persone. Instagram e Facebook le prime di tutte. A me sembra una follia nichilista americana.
Bisognerebbe fare un esperimento sociale. Evitare di commentare o mettere like per 2 giorni a qualsiasi profilo femminile. Una "indifferenza" di massa, silenzio radio assoluto e vedere quello che succede.

Nel frattempo Bridgitte Bardot non le manda a dire. http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2 ... 55f1d.html

io non credo che sia SOLO capitalismo-consumismo. ma perchè oggi la gente non consuma?
distruggere famiglia e eterosessualità e buttarci sull'omosessualità aumenta i consumi?

[Ericradis]

Questo pomeriggio durante l'ora di aereo di ritorno da Napoli ho parlato con un signore seduto accanto a me, milanese,molto simpatico e intelligente. Settanta anni portati molto bene, dirigente di aziende, con lui ho iniziato a parlare delle diverse mentalità delle popolazioni. Mi ha raccontato di aver lavorato negli anni 80'in Venezuela e Bolivia e di come si viveva bene da quelle parti in tutti i sensi Oh! Pareva di sentire raccontare le storie di Lucaliffo! E anche lui dice che negli ultimi 15 anni è cambiato tutto, le donne son diventate grasse, sempre attaccate a what'up e non più disponibili!

[lucaliffo]

è un millantatore! voleva vantarsi!

[GioPod]

CIBO SPAGNOLO.
La cosa che mi ha deluso un po' della Spagna è il cibo e la loro cultura per il cibo.
Tutto è molto unto, ma soprattutto molto pasticciato, arricchito, eccessivo.
Se penso alla nostra cucina, tranne qualche piatto tradizionale, è molto soft, delicata, anche quando di sapori forti è semplice nel suo essere sofisticata: una fiorentina, un risotto alla milanese, un piatto di pasta al sugo, non sono ricette che prevedono mille sapori.
Qua è come se nessun sapore semplice avesse dignità preso singolarmente e quindi tutto venisse arricchito di mille sapori per non sfigurare.
La Paella in fondo è questo, un risotto con dentro un sacco di sacco di cose, dalle verdure alla carne e/o al pesce.
La sangria idem, è un vino con zuccheri, frutta.
I dolci sono pasticciati con panna e frutta candita altrimenti sono per loro "poveri".
La stessa cultura delle tapas è in fondo espressione di questa "ricchezza" da "povertà" (non economica): un alternarsi di micro porzioni di tanti sapori, di tante cose, quasi come se non ci fosse una cosa che da sola potesse soddisfare, essere degna, pregna.

Mi ricordo di quando quest'estate ho invitato una coppia per una pasta fatta in casa, da me, fra l'altro con un notevole dispendio di tempo. L'hanno mangiata, per poi dirmi che qua in Spagna la pasta la danno ai bambini al ristorante perché è pronta prima e a loro piace, cosí poi vanno a giocare.

Per loro ha anche meno valore conviviale il cibo in sè, in fondo vale di più quello che viene dopo, la chiacchiera, lo stare insieme, quasi che il cibo fosse poco più di una pratica da espletare più in fretta possibile.

Aggiungiamoci anche la proverbiale taccagneria catalana (i genovesi a confronto sono degli spreconi senza freni) e ne esce un quadro culinario abbastanza misero.

Poi per altre cose niente da dire, eh!

[lucaliffo]

CIBO SPAGNOLO.
La cosa che mi ha deluso un po' della Spagna è il cibo e la loro cultura per il cibo.
Tutto è molto unto, ma soprattutto molto pasticciato, arricchito, eccessivo.
Se penso alla nostra cucina, tranne qualche piatto tradizionale, è molto soft, delicata, anche quando di sapori forti è semplice nel suo essere sofisticata: una fiorentina, un risotto alla milanese, un piatto di pasta al sugo, non sono ricette che prevedono mille sapori.
Qua è come se nessun sapore semplice avesse dignità preso singolarmente e quindi tutto venisse arricchito di mille sapori per non sfigurare.
La Paella in fondo è questo, un risotto con dentro un sacco di sacco di cose, dalle verdure alla carne e/o al pesce.
La sangria idem, è un vino con zuccheri, frutta.
I dolci sono pasticciati con panna e frutta candita altrimenti sono per loro "poveri".
La stessa cultura delle tapas è in fondo espressione di questa "ricchezza" da "povertà" (non economica): un alternarsi di micro porzioni di tanti sapori, di tante cose, quasi come se non ci fosse una cosa che da sola potesse soddisfare, essere degna, pregna.

Mi ricordo di quando quest'estate ho invitato una coppia per una pasta fatta in casa, da me, fra l'altro con un notevole dispendio di tempo. L'hanno mangiata, per poi dirmi che qua in Spagna la pasta la danno ai bambini al ristorante perché è pronta prima e a loro piace, cosí poi vanno a giocare.

Per loro ha anche meno valore conviviale il cibo in sè, in fondo vale di più quello che viene dopo, la chiacchiera, lo stare insieme, quasi che il cibo fosse poco più di una pratica da espletare più in fretta possibile.

Aggiungiamoci anche la proverbiale taccagneria catalana (i genovesi a confronto sono degli spreconi senza freni) e ne esce un quadro culinario abbastanza misero.

Poi per altre cose niente da dire, eh!

tranne la taccagneria... fotocopia al 101% del brasile.
ma ho dei dubbi che gli sbagliati siano loro.
gli italiani a mio avviso hanno una ECCESSIVA cultura culinaria, perchè in fondo mangiare è l'unico divertimento e lo si carica di funzioni eccessive. questo perchè, dopo l'arabia saudita, l'italia è il paese in cui meno si tromba al mondo

anche qua in brasile, quando incontravo la comunità italiana, a parte un paio di tipi alla lucaliffo, il resto erano tutti uguali, parlavano solo di caffè, di aragoste e di spaghetti al sugo di granchi, per ore e ore, ddu palle!!!
il loro vanto era dire agli altri "oggi ho mangiato xy fatto alla yw".
ma che cazzo me ne fotte??? a quei tempi andavi in spiaggia e c'erano 300 strafighe ventenni vogliose in 500 metri!!! quella sì che era CULI'n'aria

[Zedemel]

In Italia è tipico andare fuori a cena.... e parlare di ..... Cibo!
Per certi versi non è un male, che è una delle poche cose che sostiene la nostra economia.

[lucaliffo]

io adoro parlare di queste cose.
LEZIONE MILLANTATRICE E ARROGANTE DI ANTROPOLOGIA CULINARIA
c'è la cultura brasiliana (in questo caso uguale alla spagnola), c'è la cultura italiana, in mezzo ci sono io che sono una via di mezzo e mi pongo come osservatore delle 3 culture (compresa la mia).

personalmente concordo con giopod nella 1a parte. detesto i cibi "arricchiti, eccessivi". in questo sono italiano. noi vogliamo sentire l'ESSENZA della cosa, ci disturba il condimento, l'aspetto immediato-esteriore.
ma questo, in entrambe le culture, si riflette su tutto.
ad esempio in brasile "bella" è una donna che si veste bene ed è appena uscita da parrucchiere, eppure è una obesa inguardabile con una faccia da mastino napoletano
ad esempio in brasile "un bel paesaggio" è miami beach coi grattacieli sul mare e shopping center a gogò.
ovvero per loro quanto più l'uomo "arricchisce" l'essenza naturale delle cose, tanto più è "bello". anzi direi che non riconoscono un'essenza delle cose.
la "verità" per loro è ciò che si manifesta empiricamente, per noi invece un qualcosa, un nucleo che c'è sotto.
la cosa fu spiegata magistralmente da jung nel suo "tipi psicologici" a proposito del dibattito nella filosofia scolastica medievale fra i nominalisti e i realisti (anche se nel dettaglio parlava di linguaggio e dei concetti di genere e di specie).

direi che le culture più giovani sono nominaliste (importanza all'apparenza esteriore) e le culture più anziane realiste (importanza al nucleo).
gli anglosassoni sono abbastanza nominalisti.

[spiritolibero]

Interessante. E quindi ciò anche se la cultura del "bello" è nata in zona mediterranea centrale (Grecia e Italia), le altre culture lo hanno adattato in altro senso.