Il fatto del giorno!

[mb70]

Ok il testo della nota ANAC è pubblicato sul sito StatiGenerali.
Letto. Continuo a pensare che la rilevanza degli interessi in gioco preveda ampi ricorsi a dazioni anche agli organi di stampa. Al momento non so spiegare in altro modo questa mancanza di analisi giornalistica.
Nel merito ANAC esordisce affermando che si tratta di vicenda regolata dalla normativa di amministrazione delle grandi imprese in crisi e non dal Codice degli Appalti. Per cui non è competente! Tuttavia proprio perché la legge prevede in questi casi l'avvio di una Trattativa Privata si spinge a fare un'analisi per verificare il rispetto dei principi di concorrenza.
A mio avviso si tratta di decisioni politiche. Non tiriamo in ballo la concorrenza. ILVA a Taranto produce 1% del PIL nazionale. Francamente me ne infischio dei Trattati UE. Alla fine sono più sovranista dei sovranisti!

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[spiritolibero]

Finalmente sono riuscito a leggerlo pure io. Niente, tra le righe, si capisce che è stata una scelta politica del governo precedente quella di pilotare la gara a favore del gruppo Marcegaglia a sfavore del gruppo guidato da Cassa depositi e prestiti. A mio avviso c'erano gli estremi per un ricorso al Tar/Corte Europea di Giustizia ma, ovviamente, essendo CdP controllata dallo Stato, anche se qualcuno lì dentro ci avesse fatto un pensiero, penso lo abbiano stoppato subito.

Ci sono dei dubbi di regolarità su come è stata impostata la vertenza sin dall'inizio. Non è sicuramente conforme al diritto europeo. Quindi non è da escludere che in futuro qualche impresa che aveva partecipato all'inizio ricorra alla Corte Europea di Giustizia. Si tratterebbe ovviamente di un ricorso pilotato da qualche Stato concorrente al fine di aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia. A quel punto bisognerà vedere come reagirà il governo, perché potrebbe arrivarsi a uno scontro politico molto aspro tra UE e Italia. Insomma una bella polpetta avvelenata è stata lasciata in dono.
Credo che sia stato meglio che il PD abbia perso le elezioni e sia tagliato fuori. Questa vicenda dimostra che loro sono europeisti a convenienza.

Parere tecnico del giurista spiritolibero.
Personalmente credo che nelle aziende strategiche di Stato l'ultima parola debba spettare alla politica, la quale deve assumersi la responsabilità delle proprie scelte.
Potrebbe essere il caso di annullare il tutto e di bandire una gara ex novo, stavolta con termini e condizioni certe. Per la scelta dell'aggiudicatario si può stabilire che, stante il tipo di impresa e le regioni di interesse pubblico, essa è rimessa alla discrezionalità dell'amministrazione che comunque darà ampia motivazione della decisione.
Ecco, così potrebbe andare. Al ministero lavora un mio collega che è tra i più bravi (per me è il più bravo) in queste cose, vale a dire a dare un colpo al cerchio, l'interesse nazionale, e uno alla botte, la UE. Sarebbe il caso per il governo di convocarlo.
Così intanto formalmente ci mettiamo a posto e non siamo sotto eventuali e futuri ricatti da parte di nessuno.

https://drive.google.com/file/d/1mB2lt6 ... w?ths=true

[mb70]

Sono questioni di rilevanza strategica e non si possono affrontate come se nulla fosse. Il Governo ha il pallino in mano e può decidere esattamente come farebbe un altro Governo.

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[Zedemel]

Parere tecnico del giurista spiritolibero.
Personalmente credo che nelle aziende strategiche di Stato l'ultima parola debba spettare alla politica, la quale deve assumersi la responsabilità delle proprie scelte.
Potrebbe essere il caso di annullare il tutto e di bandire una gara ex novo, stavolta con termini e condizioni certe.

Ilva dal punto di vista economico è un bidone, producendo acciaio è una questione strategica e di quote.
In sintesi, dipende solo da quanti soldi vuole buttarci dentro lo stato.

[lucaliffo]

sulle questioni ilva e alitalia non intervengo.
PIU' che politici e giuristi dovrebbero interessarsi economisti. dovremmo analizzare 30 anni di bilanci e tutta la storia economica delle aziende, verificare se c'è probabilità di operare NON in perdita. io non ho tempo e voglia di farlo e quindi mi taccio.
dico solo che le imprese, anche statali, non devono operare in perdita.
perdita significa distruggere... o rubare (se le perdite te le coprono).

[spiritolibero]

Dissento. Le decisioni in materie come queste, giuste o sbagliate, spettano unicamente ai politici. Gli economisti sono anch'essi dei tecnici e devono limitarsi a dare il ventaglio delle soluzioni possibili ma la scelta finale non spetta a loro.
Altrimenti, se ne va a farsi strabenedire l'ordinamento democratico e si passa alla "tecnocrazia", che è una sorta di estremizzazione del modello liberista, sul presupposto che i politici, rectius i cittadini, non siano in grado di prendere le decisioni corrette, o perché non a conoscenza di tutte le informazioni necessarie, o, quand'anche a conoscenza, perché non in grado di "comprenderle".

Un po' di anni addietro scrissi un articolo in merito ai principi dell'azione amministrativa che circolò pure in qualche rivista giuridico-economica. Non è il nostro caso specifico però può benissimo adattarsi.
https://drive.google.com/file/d/1EkNKjv ... w?ths=true

[lucaliffo]

le 2 cose non devono essere in contrapposizione, del resto abbiamo un sacco di politici che sono economisti.
il guaio è che i non economisti A VOLTE non si rendono conto che i soldi non crescono sugli alberi. e questo non è liberismo ma buon senso, onestà e aritmetica delle elementari.

leggo che alitalia da lustri perde 300 milioni l'anno, che noi copriamo con le nostre tasse o il nostro debito (finchè riusciamo a piazzarlo...), mi spiegate perchè? cosa ci guadagnamo NOI?

[mb70]

Interessante spunto per intervenire. Luc se come dici tu le imprese pubbliche non devono perdere allora la sanità pubblica non potrebbe esistere. Le FS dovrebbero tagliare tutte le tratte che sono in perdita e così in tutti gli altri settori economici.
All'università non esiste la disciplina "economia" ma solo "economia politica" cioè ogni volta che siamo di fronte a una questione di scarsità di risorse è necessaria una decisione politica relativamente all'allocazione di queste risorse scarse.
Mentre con il buon senso capisco che si possa tirare una facile decisione su alcune aziende. Alitalia pur essendo privata ha di fatto mantenuto la gestione di azienda nazionalizzata. Lo Stato ci ha messo tante risorse e finora l'ha fatto perché è la compagnia di bandiera. In questo caso io volterei pagina.

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[lucaliffo]

ma cosa dici?
come puoi paeragonare alitalia con la sanità? per volare paghi il biglietto, e pure caro.
la sanità PER STATUTO è quasi completamente finanziata con le "tasse" da sempre. inoltre costa molto meno (150 euro al mese a cranio) di quanto costerebbe un'assicurazione privata. quindi è efficiente! nonostante sprechi e ruberie.

alitalia è in perdita da 30 anni. negli ultimi 10 la perdita media è stata 400mln annui, nel 1°trim 2018 è stata 117mln.
se a tutti gli 11.000 dipendenti dessimo una CIG di 30.000 annui cadauno farebbero meno danni!!!

la sanità è essenziale, questione di vita o di morte, la usano tutti ed è un diritto costituzionale, volare no.

[lucaliffo]

quanto a FFSS, va alla grande: risultato lordo +2.3 miliardi, utile netto +552 milioni.
impresa modello

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa- ... d=AEp55rOE