Prendo anche spunto dal recente post in cui si commentava il percorso e i tempi della Hadley e aggiungo un tipo non da poco ma è quello che forse ha la gamma di tempi più ampia, Said Aouita:
Record
800 m 1'43"86 (1988)
1 000 m 2'15"16 (1988)
1 500 m 3'29"46 (1985)
Miglio 3'46"76 (1987)
2 000 m 4'50"81 (1987)
3 000 m 7'29"45 (1989)
3 000 indoor 7'39"71 (1989)
5 000 m 12'58"39 (1987)
5 000 indoor 13'22"56 Record nazionale (1989)
10 000 m 27'26"11 (1986)
e gli attribuirei io in modo prudente 400 m in 48"00 e 200 m in 23"
E la domanda è come posso pensare che una persona possa correre in 27'30" un diecimila se è ben lontano dal fare un 200m in 23 secondi? Poi è ovvio che non sia condizione sufficiente, ma che magari nel valutare gli atleti ci debba essere una determinata velocità e forza di base.
Con questo non si discute che poi occorra fare lavori e volumi di resistenza, però Hadley sembra fare il discorso "intanto creo la maratoneta poi ci pensiamo a renderla più veloce", quando magari si potrebbe rendere (nei limiti individuali) una persona veloce e in base a quella velocità vedere dove può arrivare e quanto può allungare.
Spazio ai vostri pareri e eventuali insulti

