Allora, sto per dirvi la mia idea bislacca, ok anche idiota, però se non la dico a voi non so a chi dirla.
negli ultimi sei mesi ho avuto un problema che mi stava facendo impazzire, una verruca sotto la pianta del piede che non riuscivo a risolvere, nonostante cure dal dermatologo
naturalmente lungi da me l'idea di non correre, ho sofferto per mesi come un cane non solo a correre, ma ogni volta che appoggiavo al piede.
Grazie a Dio, nelle ultime due settimane il problema sembra essere risolto e, potrete immaginare, correre adesso non solo è tornato ad essere un piacere, ma sento "tanta forza in più" da sprigionare ora che non ho il dolore.
Come se il tappo di champagne che mi tratteneva fosse esploso all'improvviso.
La domanda che sto per farvi e che mi costerà gran parte della già poca credibilità che avevo è... come possiamo simulare nella corsa, pricipalmente nella fase di preparazione, un "fattore frenante" che una volta eliminato possa portare ad esprimersi al meglio nella fase specifica ed agonistica, naturalmente non creando un deficit motorio o peggio ancora un rischio di infortunio nell'atleta?
Il primo pensiero è stato alle cavigliette (massimo da 250gr), però CHIUNQUE le bolla come altissimo fattore a rischio infortunio (anche se faccio fatica a pensare che se avessi 3kg in più di panza sarebbe meglio...)
Comunque, dopo le meritate offese, qualora vogliate darmi qualche consiglio ne sarei assai grato!
Il tappo di champagne
- stefanoSTRONG
- Cadetti
- Messaggi: 19
- Iscritto il: mer 21 feb 2018, 10:47
Re: Il tappo di champagne
Rendi i primi mesi di preparazione stressanti più spesso. Esempio, aumenta il numero di sedute o il carico generale di ogni allenamento, anche inserendo cose extra corsa. Poi più avanti nella prestazione ti concentri solo con la corsa e vedrai che andrai più forte.
Però sono cose molto importanti, penso che se dovessi farle ti tua iniziativa rischi solo di spaccarti e basta.
Però sono cose molto importanti, penso che se dovessi farle ti tua iniziativa rischi solo di spaccarti e basta.
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Re: Il tappo di champagne
Io ti direi di mettere del ghiaietto o addirittura delle puntine dentro gli slip. Una volta tolti andrai sicuramente più forte.
- stefanoSTRONG
- Cadetti
- Messaggi: 19
- Iscritto il: mer 21 feb 2018, 10:47
Re: Il tappo di champagne
ciao chippz, no questo aspetto è il contrario del mio modo di programmare una stagione che è basato una periodizzazione inversa, quindi "a grandi linee" tende a diminuire il carico nella prima fase.chippz ha scritto: ↑mer 28 feb 2018, 19:32 Rendi i primi mesi di preparazione stressanti più spesso. Esempio, aumenta il numero di sedute o il carico generale di ogni allenamento, anche inserendo cose extra corsa. Poi più avanti nella prestazione ti concentri solo con la corsa e vedrai che andrai più forte.
Però sono cose molto importanti, penso che se dovessi farle ti tua iniziativa rischi solo di spaccarti e basta.
cercavo qualcosa che prescindesse da carico, volume e intensità...
Re: Il tappo di champagne
piuttosto ti direi un giubbettino zavorrato ben stretto.... però boh, tanto vale correre in salita.stefanoSTRONG ha scritto: ↑mer 28 feb 2018, 19:24 Il primo pensiero è stato alle cavigliette (massimo da 250gr), però CHIUNQUE le bolla come altissimo fattore a rischio infortunio (anche se faccio fatica a pensare che se avessi 3kg in più di panza sarebbe meglio...)
Comunque, dopo le meritate offese, qualora vogliate darmi qualche consiglio ne sarei assai grato!
Mutante sovrumano
- L'Appiedato
- Elite
- Messaggi: 6014
- Iscritto il: dom 8 mar 2015, 13:56
Re: Il tappo di champagne
Io ho il problema inverso, perché sono piú i mesi che corro convivendo con problemi che quelli senza.stefanoSTRONG ha scritto: ↑mer 28 feb 2018, 19:24 Allora, sto per dirvi la mia idea bislacca, ok anche idiota, però se non la dico a voi non so a chi dirla.
negli ultimi sei mesi ho avuto un problema che mi stava facendo impazzire, una verruca sotto la pianta del piede che non riuscivo a risolvere, nonostante cure dal dermatologo
naturalmente lungi da me l'idea di non correre, ho sofferto per mesi come un cane non solo a correre, ma ogni volta che appoggiavo al piede.
Grazie a Dio, nelle ultime due settimane il problema sembra essere risolto e, potrete immaginare, correre adesso non solo è tornato ad essere un piacere, ma sento "tanta forza in più" da sprigionare ora che non ho il dolore.
Come se il tappo di champagne che mi tratteneva fosse esploso all'improvviso.
La domanda che sto per farvi e che mi costerà gran parte della già poca credibilità che avevo è... come possiamo simulare nella corsa, pricipalmente nella fase di preparazione, un "fattore frenante" che una volta eliminato possa portare ad esprimersi al meglio nella fase specifica ed agonistica, naturalmente non creando un deficit motorio o peggio ancora un rischio di infortunio nell'atleta?
Il primo pensiero è stato alle cavigliette (massimo da 250gr), però CHIUNQUE le bolla come altissimo fattore a rischio infortunio (anche se faccio fatica a pensare che se avessi 3kg in più di panza sarebbe meglio...)
Comunque, dopo le meritate offese, qualora vogliate darmi qualche consiglio ne sarei assai grato!
Ogni tanto il tappo esplode ed é una goduria, ma piú spesso rimane dentro ed é la bottiglia ad esplodere.
(Leggesi stop per infortunio)
" personaggio occulto, un massone, un beato paolo" (cit. Lucaliffo)
http://appiedato.blogspot.it/
http://appiedato.blogspot.it/
Re: Il tappo di champagne
io la penserei come chippz, però effettivamente preparando gare molto lunghe è giocoforza una programmazione inversa.
non saprei... le cavigliere non le vedo bene, manco per fare ginnastica.
tu lo chiami tappo... io per lo stesso concetto uso l'immagine "tendere l'arco > scoccare la freccia"
non saprei... le cavigliere non le vedo bene, manco per fare ginnastica.
tu lo chiami tappo... io per lo stesso concetto uso l'immagine "tendere l'arco > scoccare la freccia"
Il tappo di champagne
Nel mio caso il tappo di champagne non è solo metafora.
Diciamo che in dieta ipocalorica (o anche solo con pochi carboidrati) sono proprio zavorrato, quando mi rimetto a “magnà e bevere” ho un bel boost.
Diciamo che in dieta ipocalorica (o anche solo con pochi carboidrati) sono proprio zavorrato, quando mi rimetto a “magnà e bevere” ho un bel boost.
- stefanoSTRONG
- Cadetti
- Messaggi: 19
- Iscritto il: mer 21 feb 2018, 10:47
Re: Il tappo di champagne
ok io ti rompo i coglioni lo stesso...lucaliffo ha scritto: ↑mer 28 feb 2018, 22:05 io la penserei come chippz, però effettivamente preparando gare molto lunghe è giocoforza una programmazione inversa.
non saprei... le cavigliere non le vedo bene, manco per fare ginnastica.
tu lo chiami tappo... io per lo stesso concetto uso l'immagine "tendere l'arco > scoccare la freccia"
le mascherine che riducono l'afflusso di ossigeno come le vedi?
(naturalmente da usare indoor quando non ti vede nessuno )
sia chiaro, NON E' per simulare un allenamento in altitudine, lì parliamo di altri stimoli, ma come allenamento in ipossia (anche nel nuoto si usa lo snorkel per fare questo tipo di allenamenti)
In questo caso l'utilizzo sarebbe esclusivamente per fondo lento e/o corsa di recupero...
- L'Appiedato
- Elite
- Messaggi: 6014
- Iscritto il: dom 8 mar 2015, 13:56
Re: Il tappo di champagne
No...ascolta abbandona queste idee malsanestefanoSTRONG ha scritto: ↑sab 3 mar 2018, 10:18ok io ti rompo i coglioni lo stesso...lucaliffo ha scritto: ↑mer 28 feb 2018, 22:05 io la penserei come chippz, però effettivamente preparando gare molto lunghe è giocoforza una programmazione inversa.
non saprei... le cavigliere non le vedo bene, manco per fare ginnastica.
tu lo chiami tappo... io per lo stesso concetto uso l'immagine "tendere l'arco > scoccare la freccia"
le mascherine che riducono l'afflusso di ossigeno come le vedi?
(naturalmente da usare indoor quando non ti vede nessuno )
sia chiaro, NON E' per simulare un allenamento in altitudine, lì parliamo di altri stimoli, ma come allenamento in ipossia (anche nel nuoto si usa lo snorkel per fare questo tipo di allenamenti)
In questo caso l'utilizzo sarebbe esclusivamente per fondo lento e/o corsa di recupero...
Stai cercando dei modi per ingannare la mente, ma, giá in generale questo non é buono, poi un atleta, secondo me, non deve ricorrere a questi trucchi; La sua mente deve essere capace da sola di concentrarsi e trovare stimoli importanti quando piú è necessario.
È giá abbastanza difficile essere lucidi ed avere corrette percezioni di sé stessi, non inquinate da preconcetti, non aiutiamoci a confonderci.
" personaggio occulto, un massone, un beato paolo" (cit. Lucaliffo)
http://appiedato.blogspot.it/
http://appiedato.blogspot.it/