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Re: Il tappo di champagne

Inviato: sab 3 mar 2018, 10:48
da stefanoSTRONG
L'Appiedato ha scritto: sab 3 mar 2018, 10:37
stefanoSTRONG ha scritto: sab 3 mar 2018, 10:18
lucaliffo ha scritto: mer 28 feb 2018, 22:05 io la penserei come chippz, però effettivamente preparando gare molto lunghe è giocoforza una programmazione inversa.
non saprei... le cavigliere non le vedo bene, manco per fare ginnastica.

tu lo chiami tappo... io per lo stesso concetto uso l'immagine "tendere l'arco > scoccare la freccia"
ok io ti rompo i coglioni lo stesso...
le mascherine che riducono l'afflusso di ossigeno come le vedi?
(naturalmente da usare indoor quando non ti vede nessuno :hihihi: )

sia chiaro, NON E' per simulare un allenamento in altitudine, lì parliamo di altri stimoli, ma come allenamento in ipossia (anche nel nuoto si usa lo snorkel per fare questo tipo di allenamenti)
In questo caso l'utilizzo sarebbe esclusivamente per fondo lento e/o corsa di recupero...
No...ascolta abbandona queste idee malsane :hihihi:
Stai cercando dei modi per ingannare la mente, ma, giá in generale questo non é buono, poi un atleta, secondo me, non deve ricorrere a questi trucchi; La sua mente deve essere capace da sola di concentrarsi e trovare stimoli importanti quando piú è necessario.
È giá abbastanza difficile essere lucidi ed avere corrette percezioni di sé stessi, non inquinate da preconcetti, non aiutiamoci a confonderci.
guarda, tendenzialmente stai sfondando una porta aperta con me, sono un fanatico dell'allenamento senza pippe mentali, cercando di semplificare tutto al massimo (ho anche inventato un "protocollo" per chi alleno per imparare a basarsi solo sulle proprie percezioni del corpo).
considera anche che sono uno dei pochissimi che fa triathlon senza usare neanche integratori quindi, non sono il tipo che cerca espedienti per distogliere la mente...

Re: Il tappo di champagne

Inviato: sab 3 mar 2018, 13:37
da lucaliffo
stefanoSTRONG ha scritto: sab 3 mar 2018, 10:18
lucaliffo ha scritto: mer 28 feb 2018, 22:05 io la penserei come chippz, però effettivamente preparando gare molto lunghe è giocoforza una programmazione inversa.
non saprei... le cavigliere non le vedo bene, manco per fare ginnastica.

tu lo chiami tappo... io per lo stesso concetto uso l'immagine "tendere l'arco > scoccare la freccia"
ok io ti rompo i coglioni lo stesso...
le mascherine che riducono l'afflusso di ossigeno come le vedi?
(naturalmente da usare indoor quando non ti vede nessuno :hihihi: )

sia chiaro, NON E' per simulare un allenamento in altitudine, lì parliamo di altri stimoli, ma come allenamento in ipossia (anche nel nuoto si usa lo snorkel per fare questo tipo di allenamenti)
In questo caso l'utilizzo sarebbe esclusivamente per fondo lento e/o corsa di recupero...
tranquillo, puoi rompere i coglioni quanto vuoi :joint:
io di nuoto e ciclismo non ho esperienza. ho esperienza di atletica, anche velocità, e di pesistica.
in questi campi per decenni si sono sperimentate tecniche per rendere artificialmente più difficile l'allenamento, raramente si sono dimostrate efficaci e anche in questo caso solo a inizio preparazione e come introduzione ad altre cose (ad esempio salite, traino, isorobic per curare l'accelerazione dei velocisti).

in pesistica hanno sperimentato vari metodi per l'ipossia e si sono rivelati disastrosi e in alcuni casi la gente è finita all'ospedale.

nella velocità hanno provato di tutto (SPECIE in italia): corsa in apnea, giubbotti appesantiti, corsa con paracaduti, corsa con parametri meccanici modificati (ampiezza/frequenza), corsa trainati da un motorino, corsa su pedane in discesa ma bloccati sul posto, corsa sul tagadà. a lungo termine NULLA ha dimostrato efficacia, anzi più facile il contrario.

ergo tendenzialmente vedo male robe del genere.

Re: Il tappo di champagne

Inviato: sab 3 mar 2018, 14:48
da Zedemel
per la corsa in fondo è semplice....
basta fare 100m in 16 secondi, poi la volta dopo 200 in 32 e così via fino a farne 10.000m in fila :hihihi:
è la neve che mi dà alla testa :joint:

Re: Il tappo di champagne

Inviato: sab 3 mar 2018, 14:56
da lucaliffo
è la famosa programmazione short to long... :prof:

Re: Il tappo di champagne

Inviato: dom 4 mar 2018, 11:33
da L'Appiedato
@stefanoSTRONG ho pensato a questa cosa:
e se li facessi correre su percorsi mediamente impegnativi?
poi quando tornerebbero a fare ripetute su terreni belli piatti si sentirebbero più leggeri

Re: Il tappo di champagne

Inviato: dom 4 mar 2018, 12:35
da Ericradis
L'Appiedato ha scritto: dom 4 mar 2018, 11:33 @stefanoSTRONG ho pensato a questa cosa:
e se li facessi correre su percorsi mediamente impegnativi?
poi quando tornerebbero a fare ripetute su terreni belli piatti si sentirebbero più leggeri
Questa mi sembra una cosa giusta e che ho provato su di me. Dalle mie parti anche la pianura ha dei leggeri dislivelli. Per esempio i medi spesso li faccio su un anello di 600 m con 300 m in salita dell’1%, gli altri in discesa all’1%. Quasi non ci si rende conto ma il cardiofrequenzimetro registra il differente impegno.

Re: Il tappo di champagne

Inviato: ven 9 mar 2018, 15:10
da stefanoSTRONG
lucaliffo ha scritto: sab 3 mar 2018, 13:37
stefanoSTRONG ha scritto: sab 3 mar 2018, 10:18
lucaliffo ha scritto: mer 28 feb 2018, 22:05 io la penserei come chippz, però effettivamente preparando gare molto lunghe è giocoforza una programmazione inversa.
non saprei... le cavigliere non le vedo bene, manco per fare ginnastica.

tu lo chiami tappo... io per lo stesso concetto uso l'immagine "tendere l'arco > scoccare la freccia"
ok io ti rompo i coglioni lo stesso...
le mascherine che riducono l'afflusso di ossigeno come le vedi?
(naturalmente da usare indoor quando non ti vede nessuno :hihihi: )

sia chiaro, NON E' per simulare un allenamento in altitudine, lì parliamo di altri stimoli, ma come allenamento in ipossia (anche nel nuoto si usa lo snorkel per fare questo tipo di allenamenti)
In questo caso l'utilizzo sarebbe esclusivamente per fondo lento e/o corsa di recupero...
tranquillo, puoi rompere i coglioni quanto vuoi :joint:
io di nuoto e ciclismo non ho esperienza. ho esperienza di atletica, anche velocità, e di pesistica.
in questi campi per decenni si sono sperimentate tecniche per rendere artificialmente più difficile l'allenamento, raramente si sono dimostrate efficaci e anche in questo caso solo a inizio preparazione e come introduzione ad altre cose (ad esempio salite, traino, isorobic per curare l'accelerazione dei velocisti).

in pesistica hanno sperimentato vari metodi per l'ipossia e si sono rivelati disastrosi e in alcuni casi la gente è finita all'ospedale.

nella velocità hanno provato di tutto (SPECIE in italia): corsa in apnea, giubbotti appesantiti, corsa con paracaduti, corsa con parametri meccanici modificati (ampiezza/frequenza), corsa trainati da un motorino, corsa su pedane in discesa ma bloccati sul posto, corsa sul tagadà. a lungo termine NULLA ha dimostrato efficacia, anzi più facile il contrario.

ergo tendenzialmente vedo male robe del genere.
sono molto contrario ai test di laboratorio, una teoria di allenamento funziona solo e se hai il rsicontro costante e su più atleti nella realtà...

quindi... non avresti potuto far desistere in maniera migliore :)

Re: Il tappo di champagne

Inviato: ven 9 mar 2018, 15:26
da chippz
lucaliffo ha scritto: sab 3 mar 2018, 13:37corsa con parametri meccanici modificati (ampiezza/frequenza)
:boh: :boh:

Re: Il tappo di champagne

Inviato: sab 10 mar 2018, 0:01
da L'Appiedato
chippz ha scritto: ven 9 mar 2018, 15:26
lucaliffo ha scritto: sab 3 mar 2018, 13:37corsa con parametri meccanici modificati (ampiezza/frequenza)
:boh: :boh:
Ma sí chippz...quelle esercitazioni tecniche tipo le corse ampie o le corse rapide
https://vimeo.com/1920990

Re: Il tappo di champagne

Inviato: mer 14 mar 2018, 13:47
da lucaliffo
chippz ha scritto: ven 9 mar 2018, 15:26
lucaliffo ha scritto: sab 3 mar 2018, 13:37corsa con parametri meccanici modificati (ampiezza/frequenza)
:boh: :boh:
è la famosa trovata geniale di donati che dopo 35 anni ancora appesta tutta l'atletica italiana.
ti faceva fare in allenamento 7x100 AL MASSIMO ma alcuni più ampi / meno frequenti e altri meno ampi e più frequenti.
il tempo peggiorava quanto più i parametri meccanici si allontavano da quelli naturali.
si sviluppavano 2 rette che si intersecavano in un punto che indicava il tempo migliore possibile ottenibile con parametri naturali.
spesso ci azzeccava... ma A CHE PRO FARE NA COSA DEL GENERE???
vatti a fare un 100 in gara e buonanotte, no?