il recupero nelle ripetute

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Re: il recupero nelle ripetute

Messaggio da correreEcorrere »

invece ti dico che c'è chi in allenamento da il 100%
chippz
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Re: il recupero nelle ripetute

Messaggio da chippz »

Forse fino ad un certo punto. Io i pb sui 10 km fino ai 41' li ho fatti tutti in allenamento. Ah, adesso che ci penso, pure il pb sui 1000 e 3000 e 5000 l'ho fatto in allenamento.. :D :D

Per quanto riguarda l'allenarsi al 100% purtroppo è una credenza di molti allenatori. "Gli elite sono elite perché si allenano sempre al massimo, ma se vuoi fare il tapascione allora puoi allenarti alternando giorno intenso e giorno di scarico" (cit.)
Però non è vero 100%, semplicemente si spinge sempre tanto. I lenti diventano medi e i medi diventano delle gare più brevi. Però nessuno può fare il vero 100%, se per 100% si intende pb.
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
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Re: il recupero nelle ripetute

Messaggio da Zedemel »

chippz ha scritto: gio 4 ott 2018, 21:12 Forse fino ad un certo punto. Io i pb sui 10 km fino ai 41' li ho fatti tutti in allenamento. Ah, adesso che ci penso, pure il pb sui 1000 e 3000 e 5000 l'ho fatto in allenamento.. :D :D

Per quanto riguarda l'allenarsi al 100% purtroppo è una credenza di molti allenatori. "Gli elite sono elite perché si allenano sempre al massimo, ma se vuoi fare il tapascione allora puoi allenarti alternando giorno intenso e giorno di scarico" (cit.)
Però non è vero 100%, semplicemente si spinge sempre tanto. I lenti diventano medi e i medi diventano delle gare più brevi. Però nessuno può fare il vero 100%, se per 100% si intende pb.
E' un po' forma mentis e un po' come si è iniziato a correre. Io credo che se andassi a fare allenamenti con altri, finirei solo per scoppiare prima, che forse qualche volta ci può stare ma non spesso.
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Re: il recupero nelle ripetute

Messaggio da salvassa »

correreEcorrere ha scritto: gio 4 ott 2018, 20:53 invece ti dico che c'è chi in allenamento da il 100%
E quindi si fanno un 4x2k a R10k-5 o meno?

può anche essere (da qui il test di albanesi) ma secondo me sono casi rari che rendono pochissimo in gara (e che fanno un tapering ad minchiam)
PB: 5k 19'07 (passaggio test in pista 29/1/2022) 10k 38'34" (test in pista 29/1/2022) 21k 1h23'23" (Roma Ostia 06/03/2022) 42k 2h58.47 (Milano 2022)
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Re: il recupero nelle ripetute

Messaggio da lucaliffo »

salvassa ha scritto: ven 5 ott 2018, 9:32
correreEcorrere ha scritto: gio 4 ott 2018, 20:53 invece ti dico che c'è chi in allenamento da il 100%
E quindi si fanno un 4x2k a R10k-5 o meno?

può anche essere (da qui il test di albanesi) ma secondo me sono casi rari che rendono pochissimo in gara (e che fanno un tapering ad minchiam)
tipo chippz de na vorta che differiva 10"/km... almeno con me differisce solo 4"/km :felice:
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Re: il recupero nelle ripetute

Messaggio da salvassa »

Ecco si chippz è un caso che rende meno in gara (o, a volerla vedere dall'altro verso, da il 101% in allenamento), da qui il suo diario ahahaha

però non credo sia la norma
PB: 5k 19'07 (passaggio test in pista 29/1/2022) 10k 38'34" (test in pista 29/1/2022) 21k 1h23'23" (Roma Ostia 06/03/2022) 42k 2h58.47 (Milano 2022)
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Re: il recupero nelle ripetute

Messaggio da stefanoSTRONG »

lucaliffo ha scritto: gio 4 ott 2018, 13:34
stefanoSTRONG ha scritto: gio 4 ott 2018, 9:31 comunque più o meno state confermando un po' la mia impressione...
anche se non è un dato oggettivo, le mie migliori prestazioni e sui ragazzi che alleno le ho riscontrate soprattutto con programmi basati con recuperi da fermo
ma parli per il tri?
in effetti è qui la questione...
in generale nel triathlon (sia per le lunghe distanze che sulle corte) si tende a recuperare attivamente, però proprio per il discorso che facevi sulla base di resistenza che costruisci già con la bici (ma anche con il nuoto per quanto mi riguarda), vorrei inserire recuperi da fermo anche qui.

Considera che il volume della corsa, soprattutto nella preparazione di un ironman non è assolutamente elevato come può sembrare (tranne il lunghissimo settimanale, che comunque raggiunge un chilometraggio importante sole le ultime settimane della preparazione).

Comunque quest'anno vorrei cominciare ad inserire gradualmente (e solo su alcuni) corse con recuperi da fermo e vediamo come rispondono...
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Re: il recupero nelle ripetute

Messaggio da lucaliffo »

stefanoSTRONG ha scritto: lun 8 ott 2018, 11:24
lucaliffo ha scritto: gio 4 ott 2018, 13:34
stefanoSTRONG ha scritto: gio 4 ott 2018, 9:31 comunque più o meno state confermando un po' la mia impressione...
anche se non è un dato oggettivo, le mie migliori prestazioni e sui ragazzi che alleno le ho riscontrate soprattutto con programmi basati con recuperi da fermo
ma parli per il tri?
in effetti è qui la questione...
in generale nel triathlon (sia per le lunghe distanze che sulle corte) si tende a recuperare attivamente, però proprio per il discorso che facevi sulla base di resistenza che costruisci già con la bici (ma anche con il nuoto per quanto mi riguarda), vorrei inserire recuperi da fermo anche qui.

Considera che il volume della corsa, soprattutto nella preparazione di un ironman non è assolutamente elevato come può sembrare (tranne il lunghissimo settimanale, che comunque raggiunge un chilometraggio importante sole le ultime settimane della preparazione).

Comunque quest'anno vorrei cominciare ad inserire gradualmente (e solo su alcuni) corse con recuperi da fermo e vediamo come rispondono...
prova, non vedo controindicazioni.
del resto se uno già ha una grande resistenza a sforzi continui (o per natura o per allenamento) cercare più velocità con recuperi da fermo può funzionare.
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Re: il recupero nelle ripetute

Messaggio da L'Appiedato »

Un utente su running forum scrive:
Non è propriamente così. Esiste comunque una differenza sostanziale tra recupero attivo e passivo.
Un recupero attivo, se fatto anche a ritmi molto blandi, favorisce la transizione dell'acido lattico (per semplificare) dalle fibre muscolari ai capillari, e di conseguenza favorisce lo smaltimento di queste dal muscolo.

Un lavoro lattacido eseguito con recupero da fermo differisce abbastanza dallo stesso lavoro eseguito con recuperi della stessa entità ma svolti in corsa lenta.

Se invece parliamo di lavori tipo 8 o 12x1000, un recupero svolto in corsa lenta o da fermo non porta a sostanziali differenze a livello fisiologico (la produzione di acido lattico è talmente bassa che l'accumulo è pressoché nullo). Per avere una differenza sostanziale su allenamenti di questo tipo, il recupero attivo dovrebbe essere svolto a ritmi più elevati. In tal caso però si uscirebbe dalle "ripetute" e si entrerebbe nel "fartlek".

Edit: interessante articolo (basato su ciclisti triatleti) su differenze fisiologiche di un recupero attivo e passivo https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24258473


Non mi convince molto questa affermazione

Se invece parliamo di lavori tipo 8 o 12x1000, un recupero svolto in corsa lenta o da fermo non porta a sostanziali differenze a livello fisiologico (la produzione di acido lattico è talmente bassa che l'accumulo è pressoché nullo).

Cosa ne pensate?
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Re: il recupero nelle ripetute

Messaggio da lucaliffo »

1) sfido chiunque a sentire più facile un rec di corsa rispetto a uno da fermo

2) non è sempre vero che in ripe da 1000 si accumula pochissimo acido. ok, qui i 1000 erano solo 5 però con recuperi di appena 1' e fatti a ritmo 5000:

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