Zedemel ha scritto: ↑lun 11 nov 2019, 13:43
In fondo sembra conti di più fare una fatica assurda che l'ottenimento della prestazione singola, vedi il master di chippz, dove sembra che gli importi di più l'aver faticato ogni volta che esce, che la ricerca di un tempo una volta ogni tanto.
Un po anche per colpa dei "circuiti" (che a lui piacciono). Ci sono N tappe, alla fine ottieni una classifica migliore se fai tante gare male che una fatta benissimo. E se le fai tutte c'è il forte rischio di andare a podio (avevo fatto una stima su di me, tempo fa, nel circuito CorriMilano se avessi partecipato a TUTTE le gare facendole a 4'/km sarei arrivato a podio, ma appunto 4'/km non è pb, è un medio).
Certo, il discorso mezze e maratone è diverso ma ho conosciuto gente che si allenava per fare la 50 km a 6'/km e dire:"il resto non è corsa".
Capisco che in questi casi il fattore scatenante è il viaggio e si vede alcuni sopportano il retrogusto meglio. Esempio, io o Appiedato pensiamo che è bello il viaggio ma se la gara esce na ciofeca poi l'umore se ne va a quel paese. Per altri invece questo effetto negativo non esiste.
Zedemel ha scritto: ↑lun 11 nov 2019, 13:43
In fondo sembra conti di più fare una fatica assurda che l'ottenimento della prestazione singola, vedi il master di chippz, dove sembra che gli importi di più l'aver faticato ogni volta che esce, che la ricerca di un tempo una volta ogni tanto.
Un po anche per colpa dei "circuiti" (che a lui piacciono). Ci sono N tappe, alla fine ottieni una classifica migliore se fai tante gare male che una fatta benissimo. E se le fai tutte c'è il forte rischio di andare a podio (avevo fatto una stima su di me, tempo fa, nel circuito CorriMilano se avessi partecipato a TUTTE le gare facendole a 4'/km sarei arrivato a podio, ma appunto 4'/km non è pb, è un medio).
Certo, il discorso mezze e maratone è diverso ma ho conosciuto gente che si allenava per fare la 50 km a 6'/km e dire:"il resto non è corsa".
Capisco che in questi casi il fattore scatenante è il viaggio e si vede alcuni sopportano il retrogusto meglio. Esempio, io o Appiedato pensiamo che è bello il viaggio ma se la gara esce na ciofeca poi l'umore se ne va a quel paese. Per altri invece questo effetto negativo non esiste.
anche qua c'è un campionato provinciale a punteggio, e ci sta pure che uno voglia fare tante gare, ma anzi sarebbe un motivo in più per cazzeggiare durante la settimana, probabilmente andrebbe più forte, correndo molto più piano in settimana e tirando solo la domenica.
Voi siete giovani e c'è ancora la possibilità del miglioramento continuo, per un master e ancor più un master con poca possibilità/voglia di allenarsi, le motivazioni devono essere altre, anche banalmente vedere un posto nuovo.
salvassa ha scritto: ↑lun 11 nov 2019, 12:58
infatti a me sta mitizzazione della maratona mi ha sempre fatto cagare e mi passò immediatamente dopo che feci la prima senza praticamente prepararla causa infortunio...
è una gara come un'altra solo un po' lunga...
sul farne una ogni 3 settimane... boh.. io non farei nemmeno una 10k (o simili) dopo l'altra per 2 mesi di fila ma c'è chi lo fa (anzi c'è chi lo fa per 11 mesi l'anno giusto agosto escluso)
io detesto la mitizzazione dei trail di 38km 2200d+ che durano 6 ore... ma solo se fatti il primo marzo
salvassa ha scritto: ↑lun 11 nov 2019, 12:58
infatti a me sta mitizzazione della maratona mi ha sempre fatto cagare e mi passò immediatamente dopo che feci la prima senza praticamente prepararla causa infortunio...
è una gara come un'altra solo un po' lunga...
sul farne una ogni 3 settimane... boh.. io non farei nemmeno una 10k (o simili) dopo l'altra per 2 mesi di fila ma c'è chi lo fa (anzi c'è chi lo fa per 11 mesi l'anno giusto agosto escluso)
io detesto la mitizzazione dei trail di 38km 2200d+ che durano 6 ore... ma solo se fatti il primo marzo
Io detesto chi mitizza uno che fa il tour de Geants o le maratone nel deserto e non capisce il valore atletico di chi fa un 5000 sotto i 15’ o un 1500 in 4’.
La maratona non la mitizzo ma la ritengo una gara interessante dal punto di vista della gestione del proprio metabolismo.
salvassa ha scritto: ↑lun 11 nov 2019, 12:58
infatti a me sta mitizzazione della maratona mi ha sempre fatto cagare e mi passò immediatamente dopo che feci la prima senza praticamente prepararla causa infortunio...
è una gara come un'altra solo un po' lunga...
sul farne una ogni 3 settimane... boh.. io non farei nemmeno una 10k (o simili) dopo l'altra per 2 mesi di fila ma c'è chi lo fa (anzi c'è chi lo fa per 11 mesi l'anno giusto agosto escluso)
io detesto la mitizzazione dei trail di 38km 2200d+ che durano 6 ore... ma solo se fatti il primo marzo
Io detesto chi mitizza uno che fa il tour de Geants o le maratone nel deserto e non capisce il valore atletico di chi fa un 5000 sotto i 15’ o un 1500 in 4’.
La maratona non la mitizzo ma la ritengo una gara interessante dal punto di vista della gestione del proprio metabolismo.
Mi piacciono le gare di mezzofondo in pista, assieme alle campestri, tra l'altro perché in queste competizioni non puoi "barare".
1,73m x 57kg
obiettivi: mezzofondista in cerca di sfide
Insomma qualità o quantità, o meglio, la quantità puó è essere anche qualità.
Io non mi permetto di giudicare le motivazioni dei singoli; siamo tutti diversi e con storie diverse. Proprio adesso stavo vedendo il reportage di un tizio alla RAAM (la race across america, una gara di 5000km in bici). Il tizio a volte cadeva poichè si addormentava in bici causa privazione del sommo, tanto per darvi una idea.
Io, semmai, mi permetto di giudicare una performance e spesso chi fa tanto, fa tutto male.
Quindi tornando a noi c'è chi piace correre tanto indipendentemente dai risultati e c'è poi chi in realtà non riesce a farne a meno nonostante i risultati. Questo secondo meccanismo puó scattare sia quando ci si migliora [perchè la volta dopo sarà meglio] ma più spesso quando non si è soddisfatti [perchè la volta dopo sarà meglio]. In questi casi peró bisognerebbe essere freddi; la conclusione della gara obbiettivo è la fine di un percorso. Io stesso quest'anno credo di aver commesso questo errore.
Per me quello che non ha senso, e che mi da fastidio, è che si è tolto lo spirito di gara e competizione (contro gli altri o contro se stessi) per sostituirlo con la mera partecipazione, diventando eventi popolari.
Il che vuol dire migliaia di partecipanti, principalmente tapascioni, che corrono senza abbastanza allenamento, che si fermano a fare le foto, a dare il cinque, il cui scopo è solo prendere la medaglia, e alla fine sono osannati.
Tempo limite 6 ore in maratona è oltre ogni decenza