Numerosi studi inerenti altudine e simili
Inviato: dom 14 ott 2018, 21:03
Ieri sera mi sono imbattuto in questo pdf contenente più di 170 pagine di spiegazioni e studi scientifici inerenti i vari effetti dell'altitudine.
http://vuir.vu.edu.au/34296/1/INNESS%20 ... Thesis.pdf
Gli studi sono molto interessanti, ma la cosa che più mi ha colpito sono le differenze dalle solite credenze comuni.
Le più rilevanti che ho trovato (sono ben lontano dall'aver letto tutto, ma apro il thread adesso perché le cose sono già molto interessanti -a livello teorico, visto che nel forum ci sono allenatori e aspiranti tali-) sono le seguenti che sintetizzo sotto:
-ci sono due tipi di "hypoxia": uno causato dall'altura (ovvero dalla riduzione della pressione barometrica che quindi comporta un minor numero di ossigeno disponibile nell'aria), l'altro che può essere causato artificialmente tramite apposite stanze.
-Entrambi i tipi di hypoxia portano gli stessi effetti sull'organismo. Inoltre pare che i due metodi possano pure essere cambiati tra di loro (come se l'organismo pensi che siano la stessa cosa). I due metodi però presentano alcune reazioni differenti nell'organismo, ma adempiono entrambi ai loro scopi di ridurre la saturazione di ossigeno nel sangue.
-Gli adattamenti a condizioni di hypoxia avvengono prima delle famose 3 settimane.
Sono stati eseguiti dei test e sono stati notati dei miglioramenti in un test di 4 minuti.. questi miglioramenti sono stati rilevati indipendentemente dal tempo di permanenza in alta quota. Già dopo 5 giorni si vedevano dei miglioramenti. Il test suggerisce che potrebbe occorrere anche meno giorni.
Il test dimostra però che non vi sono miglioramenti nel V02max (quelli arrivano solo dopo lunghi periodi di permanenza), ma vi sono miglioramenti in termini di massimo debito di ossigeno (capacità anaerobica?).
-In condizioni di hypoxia vengono prodotte delle proteine che hanno il compito di combattere la situazione di scarso ossigeno e lo fanno tramite dei miglioramenti a livello vascolare e sanguigno. In condizioni normali di ossigenazione queste proteine non vengono accumulate, vengono smaltite molto velocemente (le stesse hanno una vita media di 5 minuti).
La cosa a mio parere sorprendente è la seguente. In condizioni di scarsità di ossigeno queste proteine iniziano a venire prodotte... a partire da DUE minuti di esposizione a carenze di ossigeno! Inoltre le proteine in condizioni di poca ossigenazione possono aumentare la loro vita fino a 30 minuti.
Tradotto vuol dire che dopo due soli minuti nell'organismo possono entrare in circolo proteine che apportano miglioramenti a livello vascolare.. e pare appunto che 2 minuti porti un effetto di circa 30 minuti sull'organismo. E più tempo passa, più queste proteine possono accularsi.
-L'accumulo delle proteine di cui sopra causa un'aumento di produzione di EPO, la quale sostanza aumenta la capacità di trasporto di ossigeno del sangue.
Alte concentrazioni di EPO comportano una maggiore produzione di emoglobina e a sua volta aumenta il massimo consumo di ossigeno.
Insomma, dovrei continuare a leggere, ma solo a questo punto si può capire che il processo di adattamenti all'altitudine iniziano già a partire da DUE minuti. E' probabile che prima di raggiungere certe concentrazioni di EPO e quindi di emoglobina ci vogliano settimane, ma già in periodi dell'ordine di minuti si possono avere miglioramenti a livello vascolare e sanguigno grazie alle proteine che si iniziano a creare.
Io ste cose non le sapevo, credevo che fino a 2/3 settimane l'organismo era sempre in debito e quindi in situazioni sfavorevoli per pensare a reagire e migliorare i propri parametri.. invece a quanto pare bastano pochi minuti per innescare tutti i processi.
Quindi non sapendo ste cose ve le ho postate, magari poi più avanti sono scritte altre cose ancora più interessanti!
http://vuir.vu.edu.au/34296/1/INNESS%20 ... Thesis.pdf
Gli studi sono molto interessanti, ma la cosa che più mi ha colpito sono le differenze dalle solite credenze comuni.
Le più rilevanti che ho trovato (sono ben lontano dall'aver letto tutto, ma apro il thread adesso perché le cose sono già molto interessanti -a livello teorico, visto che nel forum ci sono allenatori e aspiranti tali-) sono le seguenti che sintetizzo sotto:
-ci sono due tipi di "hypoxia": uno causato dall'altura (ovvero dalla riduzione della pressione barometrica che quindi comporta un minor numero di ossigeno disponibile nell'aria), l'altro che può essere causato artificialmente tramite apposite stanze.
-Entrambi i tipi di hypoxia portano gli stessi effetti sull'organismo. Inoltre pare che i due metodi possano pure essere cambiati tra di loro (come se l'organismo pensi che siano la stessa cosa). I due metodi però presentano alcune reazioni differenti nell'organismo, ma adempiono entrambi ai loro scopi di ridurre la saturazione di ossigeno nel sangue.
-Gli adattamenti a condizioni di hypoxia avvengono prima delle famose 3 settimane.
Sono stati eseguiti dei test e sono stati notati dei miglioramenti in un test di 4 minuti.. questi miglioramenti sono stati rilevati indipendentemente dal tempo di permanenza in alta quota. Già dopo 5 giorni si vedevano dei miglioramenti. Il test suggerisce che potrebbe occorrere anche meno giorni.
Il test dimostra però che non vi sono miglioramenti nel V02max (quelli arrivano solo dopo lunghi periodi di permanenza), ma vi sono miglioramenti in termini di massimo debito di ossigeno (capacità anaerobica?).
-In condizioni di hypoxia vengono prodotte delle proteine che hanno il compito di combattere la situazione di scarso ossigeno e lo fanno tramite dei miglioramenti a livello vascolare e sanguigno. In condizioni normali di ossigenazione queste proteine non vengono accumulate, vengono smaltite molto velocemente (le stesse hanno una vita media di 5 minuti).
La cosa a mio parere sorprendente è la seguente. In condizioni di scarsità di ossigeno queste proteine iniziano a venire prodotte... a partire da DUE minuti di esposizione a carenze di ossigeno! Inoltre le proteine in condizioni di poca ossigenazione possono aumentare la loro vita fino a 30 minuti.
Tradotto vuol dire che dopo due soli minuti nell'organismo possono entrare in circolo proteine che apportano miglioramenti a livello vascolare.. e pare appunto che 2 minuti porti un effetto di circa 30 minuti sull'organismo. E più tempo passa, più queste proteine possono accularsi.
-L'accumulo delle proteine di cui sopra causa un'aumento di produzione di EPO, la quale sostanza aumenta la capacità di trasporto di ossigeno del sangue.
Alte concentrazioni di EPO comportano una maggiore produzione di emoglobina e a sua volta aumenta il massimo consumo di ossigeno.
Insomma, dovrei continuare a leggere, ma solo a questo punto si può capire che il processo di adattamenti all'altitudine iniziano già a partire da DUE minuti. E' probabile che prima di raggiungere certe concentrazioni di EPO e quindi di emoglobina ci vogliano settimane, ma già in periodi dell'ordine di minuti si possono avere miglioramenti a livello vascolare e sanguigno grazie alle proteine che si iniziano a creare.
Io ste cose non le sapevo, credevo che fino a 2/3 settimane l'organismo era sempre in debito e quindi in situazioni sfavorevoli per pensare a reagire e migliorare i propri parametri.. invece a quanto pare bastano pochi minuti per innescare tutti i processi.
Quindi non sapendo ste cose ve le ho postate, magari poi più avanti sono scritte altre cose ancora più interessanti!