In effetti che lui abbia subito un bel trauma e ora sia molto attento è naturale, chi invece si affida a certe consulenze è un po' più inquietante.... sempre sportivamente parlandoBixio68 ha scritto:
Poi che ci sia gente che gli chiede consigli e posta i tracciati cardio è un po' come chi va dal cartomante per sapere cosa fare o compra i gratta e vinci per sbarcare il lunario.
Allenamento: la filosofia cardiocentrica
Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica
Mutante sovrumano
Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica
Esiste solo una verità, che è il cronometro.maarco72 ha scritto:nel forum non è certo l'unico che vuole ''insegnare la verità''
Chi ha obiettivi agonistici deve guardare a chi va molto o leggermente più forte del proprio livello, penso sia normale.
Magari per chi punta a finire delle ultramaratone o degli ultratrail possono essere metodi che hanno anche un senso, ma lì per quasi tutti lo scopo è solo arrivare.
Ma per andare forte bisogna riuscire...ad andare forte, che sembra una banalità ma invece mica è così scontata nel mondo amatoriale
Mutante sovrumano
Re: RE: Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica
Signore dammi la forza......salvassa ha scritto:
La tesi è, banalizzo e estremizzo: gli allenatori online (e non) spalano letame sull'approccio cardiocentrico perché se si diffondesse perderebbero clienti...
PB 1500 - Dubai 2017 5.19
PB 3000 - Dubai 2017 11.29
PB 5000 - Dubai 2018 20.01
PB 10000 - Dubai 2018 40.48
PB Mezza - RAK 2016 1.32.24
"Concimare oggi per vincere domani "
Www.compostraining.com
PB 3000 - Dubai 2017 11.29
PB 5000 - Dubai 2018 20.01
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"Concimare oggi per vincere domani "
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Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica
da neofita, credo che questa filosofia piaccia perché promette dei risultati senza soffrire.
anch'io vorrei credere di poter diventare un atleta corricchiando, magari molto a lungo, ma senza faticare veramente.
la domanda che mi pongo é quale base fisiologica abbia un allenamento basato quasi esclusivamente sulla corsa molto lenta (a prescindere da come la si calcoli).
in altre parole, ammettendo che PER ME, la cl vada fatta a 140 bpm, che vantaggi darebbe rispetto ad un approccio che prevede un 20, 30% del lavoro con piu' qualità?
mi scuso in anticipo se la domanda ha già trovato risposta nelle pagine precendenti, ma non ce l'ho fatta a smazzarmi tutto il thread.
anch'io vorrei credere di poter diventare un atleta corricchiando, magari molto a lungo, ma senza faticare veramente.
la domanda che mi pongo é quale base fisiologica abbia un allenamento basato quasi esclusivamente sulla corsa molto lenta (a prescindere da come la si calcoli).
in altre parole, ammettendo che PER ME, la cl vada fatta a 140 bpm, che vantaggi darebbe rispetto ad un approccio che prevede un 20, 30% del lavoro con piu' qualità?
mi scuso in anticipo se la domanda ha già trovato risposta nelle pagine precendenti, ma non ce l'ho fatta a smazzarmi tutto il thread.
Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica
Ti sei già risposto da solo con le prime 2 righemaxmagnus ha scritto:da neofita, credo che questa filosofia piaccia perché promette dei risultati senza soffrire.
anch'io vorrei credere di poter diventare un atleta corricchiando, magari molto a lungo, ma senza faticare veramente.
la domanda che mi pongo é quale base fisiologica abbia un allenamento basato quasi esclusivamente sulla corsa molto lenta (a prescindere da come la si calcoli).
in altre parole, ammettendo che PER ME, la cl vada fatta a 140 bpm, che vantaggi darebbe rispetto ad un approccio che prevede un 20, 30% del lavoro con piu' qualità?
mi scuso in anticipo se la domanda ha già trovato risposta nelle pagine precendenti, ma non ce l'ho fatta a smazzarmi tutto il thread.
la base fisiologica ha senso solo se vuoi fare il tor des geants o cmqe gare di parecchie ore, per il resto non ha molto senso. Ormai la filosofia è un altra, Canova parla di long and fast, allenamenti anche di 2 ore pochi secondi sopra il ritmo di gara.
Mutante sovrumano
Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica
io ritengo che un principiante assoluto non debba soffrire per i primi mesi. e infatti la prima tabella del libro prevede solo corsa lenta e pure inframezzata da camminata per la maggior parte delle sedute. in più prevede forza e stretching. insomma LE BASI.maxmagnus ha scritto:da neofita, credo che questa filosofia piaccia perché promette dei risultati senza soffrire.
anch'io vorrei credere di poter diventare un atleta corricchiando, magari molto a lungo, ma senza faticare veramente.
la domanda che mi pongo é quale base fisiologica abbia un allenamento basato quasi esclusivamente sulla corsa molto lenta (a prescindere da come la si calcoli).
in altre parole, ammettendo che PER ME, la cl vada fatta a 140 bpm, che vantaggi darebbe rispetto ad un approccio che prevede un 20, 30% del lavoro con piu' qualità?
mi scuso in anticipo se la domanda ha già trovato risposta nelle pagine precendenti, ma non ce l'ho fatta a smazzarmi tutto il thread.
poi una volta raggiunta l'autonomia di 1h si può pensare a variare un tantino i ritmi, ma sempre con prudenza.
dopo vari mesi di tirocinio si può iniziare a pensare ai discorsi teorici e pratici sugli "approcci" da adottare, se sia meglio un metodo o l'altro.
e comunque anche per un elite il "soffrire" deve essere relegato a una minoranza di sedute.
tu a che settimana sei della tabella? che passo tieni nella cl? quanto sei alto e quanto pesi? monitori la FC?
Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica
lucaliffo ha scritto:
io ritengo che un principiante assoluto non debba soffrire per i primi mesi. e infatti la prima tabella del libro prevede solo corsa lenta e pure inframezzata da camminata per la maggior parte delle sedute. in più prevede forza e stretching. insomma LE BASI.
poi una volta raggiunta l'autonomia di 1h si può pensare a variare un tantino i ritmi, ma sempre con prudenza.
dopo vari mesi di tirocinio si può iniziare a pensare ai discorsi teorici e pratici sugli "approcci" da adottare, se sia meglio un metodo o l'altro.
e comunque anche per un elite il "soffrire" deve essere relegato a una minoranza di sedute.
tu a che settimana sei della tabella? che passo tieni nella cl? quanto sei alto e quanto pesi? monitori la FC?
sono d'ccordissimo con l'impostazione, io poi sono fondamentalmente pigro
sono alla seconda settimana, la prossima é la seconda uscita (qui fa un freddo cane, quindi la prossima mi sa che NON sarà domani)
passo variabile tra i 6' e i 7 '30 (ancora faccio parecchio casino sul ritmo)
176 X 79,5kg (so' n'omo de panza)
FC media globale di 135 per l'uscita di ieri, per la fase di sola corsa varia parecchio, vista anche la mia difficoltà a trovare un ritmo stabile e sale anche fino a 160, anche se non mi pare di fare sforzi monstre.
ps
per curiosità, come mai nella tua tabella per principianti non si segue un percorso completamente lineare tra le due fasi (si aumenta di un po' la fase di corsa e si diminuisce quella di recupero) ma si variano un po' i carichi di lavoro tra le due fasi?
Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica
Un principiante e soprattutto se inizia a correre per rimettersi in riga (un anno fa pesavo quasi 100 kg x 176) si approccia con più facilitá all'allenamento cardiocentrico perché prende la sua tabellina e inizia a correre cercando di rispettare le Fc indicate. Allenarsi diversamente ci vuole conoscenza ed esperienza e chi come me inizia a 47 anni non pensa minimamente ad un allenatore.
Poi si innamora della corsa ed è la fine
Non sono pigro ma credo che la sofferenza non sia neanche allenante, credo sia più allenante la costanza e un buon programma che ti stimoli e ti porti a fare il tutto con piacere, insomma la giusta fatica che poi è ripagata con una sensazione di benessere del dopo corsa.
Poi si innamora della corsa ed è la fine
Non sono pigro ma credo che la sofferenza non sia neanche allenante, credo sia più allenante la costanza e un buon programma che ti stimoli e ti porti a fare il tutto con piacere, insomma la giusta fatica che poi è ripagata con una sensazione di benessere del dopo corsa.
Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica
E dipende...Bixio68 ha scritto:....Poi si innamora della corsa ed è la fine ..... ma credo che la sofferenza non sia neanche allenante.....
Soffrire in allenamento..."impiccarsi" come si dice e poi magari dopo un paio di giorni sentire che quel lavoro "ti è entrato nelle gambe..." ti assicuro che è una bella sensazione...
======================================
PB 1500 m 5'22''.69 (06/05/2017)
PB 3000 m 11'54''.00 (27/05/2017)
PB 5k 19:45.82 (07/05/2017)
PB 10k 39'19 (10/04/2016)
PB 21.1k 1h29'51 (07/02/2016)
PB 1500 m 5'22''.69 (06/05/2017)
PB 3000 m 11'54''.00 (27/05/2017)
PB 5k 19:45.82 (07/05/2017)
PB 10k 39'19 (10/04/2016)
PB 21.1k 1h29'51 (07/02/2016)
Re: Allenamento: la filosofia cardiocentrica
il motivo è il far procedere il carico in modo ondulatorio (ma con trend crescente). le sedute durano tutte circa 1h ma la 3a è più dura (la % di corsa è maggiore) e la 1a la più facile (% di corsa minore), la 2a è di media difficoltà.maxmagnus ha scritto:lucaliffo ha scritto:
io ritengo che un principiante assoluto non debba soffrire per i primi mesi. e infatti la prima tabella del libro prevede solo corsa lenta e pure inframezzata da camminata per la maggior parte delle sedute. in più prevede forza e stretching. insomma LE BASI.
poi una volta raggiunta l'autonomia di 1h si può pensare a variare un tantino i ritmi, ma sempre con prudenza.
dopo vari mesi di tirocinio si può iniziare a pensare ai discorsi teorici e pratici sugli "approcci" da adottare, se sia meglio un metodo o l'altro.
e comunque anche per un elite il "soffrire" deve essere relegato a una minoranza di sedute.
tu a che settimana sei della tabella? che passo tieni nella cl? quanto sei alto e quanto pesi? monitori la FC?
sono d'ccordissimo con l'impostazione, io poi sono fondamentalmente pigro
sono alla seconda settimana, la prossima é la seconda uscita (qui fa un freddo cane, quindi la prossima mi sa che NON sarà domani)
passo variabile tra i 6' e i 7 '30 (ancora faccio parecchio casino sul ritmo)
176 X 79,5kg (so' n'omo de panza)
FC media globale di 135 per l'uscita di ieri, per la fase di sola corsa varia parecchio, vista anche la mia difficoltà a trovare un ritmo stabile e sale anche fino a 160, anche se non mi pare di fare sforzi monstre.
ps
per curiosità, come mai nella tua tabella per principianti non si segue un percorso completamente lineare tra le due fasi (si aumenta di un po' la fase di corsa e si diminuisce quella di recupero) ma si variano un po' i carichi di lavoro tra le due fasi?
nello sport non si deve mai procedere in modo lineare.