Re: Bici e corsa
Inviato: dom 11 set 2016, 21:37
Si, è vero
...d'accordissimoL'Appiedato ha scritto: ↑gio 2 feb 2017, 12:45 Il ciclismo è un ottimo metodo per sviluppare potenza delle gambe e resistenza aerobica e anaerobica. Anche se l' estensione di movimento richiesta dal ciclismo è ancora più ridotta di quella della corsa, questo svantaggio è controbilanciato dal fatto che si tratta comunque di un' attività molto intensa ma che denota uno scarso impatto sul fisico.
...d'accordissimo: i lavori svolti a piedi influenzano molto la prestazione in bici, viceversa funziona leggermente meno ma da comunque ottimi beneficiL'Appiedato ha scritto: ↑gio 2 feb 2017, 12:45 Dalla revisione è emerso che gli effetti dell' allenamento sul VO2max si trasferiscono tra un tipo di allenamento e l' altro. Nello specifico, si è riscontrato che la corsa ha la capacità di trasferimento maggiore e il nuoto minore, con il ciclismo a metà strada.
...d'accordissimo su entrambi i punti: il primo si enfatizza ulteriormente se l'atleta ha qualche malanno cronico (vedi mio tda)L'Appiedato ha scritto: ↑gio 2 feb 2017, 12:45 - Il ciclismo permette al corpo del runner di recuperare più in fretta dopo la fase competitiva/di allenamento intenso e migliora la resistenza futura agli infortuni
-Dal punto di vista psicologico, l' inclusione nel programma di un metodo di allenamento differente (in questo caso il ciclismo) contribuisce a un "ringiovanimento" dell' approccio mentale dell' atleta di fondo che si traduce in ultima istanza in un miglioramento delle prestazioni nella disciplina principale.
Io direi che la distanza dipende dal tipo di lavoro: 3x va bene nel caso di un lungo o di un medio, per cose più corte forse basta un x2.5L'Appiedato ha scritto: ↑gio 2 feb 2017, 12:45 Come linea guida molto generale, la distanza percorsa in sella dovrebbere crescere tre volte di più rispetto a quella che si percorre correndo affinché l' allenamento comporti effetti cardiovascolari simili. La frequenza cardiaca dovrebbe essere la stessa per mantenere un' intensità analoga.
...non è un miglioramento da poco ma neanche abissale, secondo me ci può stare ma dipende molto da cosa è stato fatto nel periodo finale di sola corsa. C'è anche da dire che con 5 settimane siamo al limite: si può beneficiare dell'effetto della bici ma siamo sull'apice della curva di miglioramento dopodichè o si peggiora o bisogna ricominciare a correre a piedi a tempo pienoL'Appiedato ha scritto: ↑gio 2 feb 2017, 12:45 Entrambi i gruppi si sono allenati al 75 - 85% della frequenza cardiaca massima. Il volume di allenamento era simile a quello della stagione competitiva, eccetto per il fatto che, come anticipato, il ciclismo rappresentava il 50% dell' allenamento di uno dei due gruppi. Alla fine del periodo di studio, durato cinque settimane, i ricercatori hanno scoperto che i tempi di percorrenza dei 3000 m erano migliorati di 9 secondi - che corrisponde a un aumento della velocità pari al 1,4% - nel gruppo delle runner che si erano dedicate anche al ciclismo. Risultato altrettanto importante, se non di più, ai fini della dimostrazione della validità del cross - training, è che l' indice VO2MAX è rimasto lo stesso in entrambi i gruppi.
con un mini-sistemino di equazioni si potrebbe ipotizzare che siano passate nei 3000 da 10'45" a 10'36"L'Appiedato ha scritto: ↑gio 2 feb 2017, 12:45 i ricercatori hanno scoperto che i tempi di percorrenza dei 3000 m erano migliorati di 9 secondi - che corrisponde a un aumento della velocità pari al 1,4% - nel gruppo delle runner che si erano dedicate anche al ciclismo.