leggendario atleta australiano che negli anni 60 fece 23 record del mondo (tra le 2 miglia e l'ora) portando quello dei 10000 a 27'39, 1'15 meglio di quanto faceva zatopek qualche anno prima.
si allenava da solo e dal suo gruppo uscì anche il record mondiale dei 3000st e della maratona (derek clayton).
come gli altri "oceanici" dell'epoca (lydiard e cerutty) la sua filosofia era decisamente "fondistica" e contrapposta a quella europea precedente basata sull'interval training. grandi volumi, molta corsa in natura lenta e in soglia, velocità poco o niente.
praticamente pensava che una distanza debba essere approcciata "dall'alto", ovvero a partire da distanze maggiori più lente di quelle di gara... ragionava così "qua tutti sappiamo correre un 100 in 12", quindi il problema sta nella resistenza, portare una data velocità per una distanza via via maggiore".
non voglio giudicare (oggi in genere vengono usati metodi "composti"... e io sono un relativista, nel senso che un metodo va bene per qualcuno e non va bene per altri, o non va bene per sempre per lo stesso atleta), voglio solo fare una proposta culturale:
http://blogs.teamtbb.com/mathieuohallor ... on-clarke/
La filosofia d'allenamento di RON CLARKE
Re: La filosofia d'allenamento di RON CLARKE
Articolo molto interessante, quindi il discorso fulcro è la resistenza a mantere un certa velocitá sempre per maggior tempo?
Sai che tipo di allenamenti faceva svolgere?
Sai che tipo di allenamenti faceva svolgere?
Re: La filosofia d'allenamento di RON CLARKE
@Luc: Perché sforni queste "chicche" così, in modo randomico? Avvisaci prima!
Ottimo articolo, grazie. Quindi la chiave di tutto sono i: "medi" e i "lunghi" (questi ultimi da non fare a ritmo lento)? Quindi, facendo un brain-storming su tutto quello che mi viene in mente, trovo come negli anni passati i vari campioni facevano tanti "medi". Dice pure che più se ne fanno, meglio è!
Comunque qua spiega quanto sia utile questo tipo di lavoro. Il tempo-run è fondamentale e spesso non viene mai fatto. Però dice anche come sia meglio fare corse "continue" piuttosto che inframmezzate. Meglio quindi un medio continuo piuttosto che un medio/variato (con frazioni poco più veloci e recuperi in corsa)?
E poi aggiunge i lunghi. I lunghi "aggressivi": non delle semplici passeggiate, ma percorsi difficili e/o progressioni forti.
Un altro mondo di allenarsi: ora si da peso maggiormente alle ripetute e si trascurano i medi ed i lunghi.
Chi è che è più importante allora? Medio o ripetuta?
Ottimo articolo, grazie. Quindi la chiave di tutto sono i: "medi" e i "lunghi" (questi ultimi da non fare a ritmo lento)? Quindi, facendo un brain-storming su tutto quello che mi viene in mente, trovo come negli anni passati i vari campioni facevano tanti "medi". Dice pure che più se ne fanno, meglio è!
Comunque qua spiega quanto sia utile questo tipo di lavoro. Il tempo-run è fondamentale e spesso non viene mai fatto. Però dice anche come sia meglio fare corse "continue" piuttosto che inframmezzate. Meglio quindi un medio continuo piuttosto che un medio/variato (con frazioni poco più veloci e recuperi in corsa)?
E poi aggiunge i lunghi. I lunghi "aggressivi": non delle semplici passeggiate, ma percorsi difficili e/o progressioni forti.
Un altro mondo di allenarsi: ora si da peso maggiormente alle ripetute e si trascurano i medi ed i lunghi.
Chi è che è più importante allora? Medio o ripetuta?
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Re: La filosofia d'allenamento di RON CLARKE
Lunghi "veloci" ?
Medi ?
Progressivi?
Collinari?
ma non erano quelli che facevo io?
Medi ?
Progressivi?
Collinari?
ma non erano quelli che facevo io?
======================================
PB 1500 m 5'22''.69 (06/05/2017)
PB 3000 m 11'54''.00 (27/05/2017)
PB 5k 19:45.82 (07/05/2017)
PB 10k 39'19 (10/04/2016)
PB 21.1k 1h29'51 (07/02/2016)
PB 1500 m 5'22''.69 (06/05/2017)
PB 3000 m 11'54''.00 (27/05/2017)
PB 5k 19:45.82 (07/05/2017)
PB 10k 39'19 (10/04/2016)
PB 21.1k 1h29'51 (07/02/2016)
Re: La filosofia d'allenamento di RON CLARKE
scusate... ma per caso ho detto che approvo la filosofia di ron clarke in toto?
Re: La filosofia d'allenamento di RON CLARKE
Ahhhh ecco....
Vedremo...
Vedremo...
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PB 1500 m 5'22''.69 (06/05/2017)
PB 3000 m 11'54''.00 (27/05/2017)
PB 5k 19:45.82 (07/05/2017)
PB 10k 39'19 (10/04/2016)
PB 21.1k 1h29'51 (07/02/2016)
PB 1500 m 5'22''.69 (06/05/2017)
PB 3000 m 11'54''.00 (27/05/2017)
PB 5k 19:45.82 (07/05/2017)
PB 10k 39'19 (10/04/2016)
PB 21.1k 1h29'51 (07/02/2016)
Re: La filosofia d'allenamento di RON CLARKE
ti sei stranamente scordato delle ripetute a rec da fermo che facevi...NapoliRun ha scritto:Lunghi "veloci" ?
Medi ?
Progressivi?
Collinari?
ma non erano quelli che facevo io?
Re: La filosofia d'allenamento di RON CLARKE
Ah certo...cmq confermo... Vedremo...
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PB 3000 m 11'54''.00 (27/05/2017)
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PB 10k 39'19 (10/04/2016)
PB 21.1k 1h29'51 (07/02/2016)
PB 1500 m 5'22''.69 (06/05/2017)
PB 3000 m 11'54''.00 (27/05/2017)
PB 5k 19:45.82 (07/05/2017)
PB 10k 39'19 (10/04/2016)
PB 21.1k 1h29'51 (07/02/2016)
Re: La filosofia d'allenamento di RON CLARKE
l'articolo è di 20 anni fa e ron lo scrive in polemica con un allenatore australiano dell'epoca.
comunque se volete un giudizio... a me me pare un po' matto
fermo restando la fondamentale importanza dei volumi e dei "tempo run"...
ma dice che quasi tutte le mattine si facevano 16-20km in progressione che finivano con gli ultimi 5-6 a 2'48-2'55... lunghi domenicali con salitazze a media 3'07... dice che quanto più gareggi meglio è...
mah... secondo me se fai sedute così e poi nei 10000 in gara vai a 2'46 (lui) o 2'50 (altri) te devi SPARA'.
stai sprecando tempo ed energie! investi troppo per raccogliere poco!
non hai studiato economia all'università...
oggi abbiamo splendidi esempi di atleti che metà sedute le fanno a 4 o anche più lente (kipsang, gebreselassie, rudisha) e che a ron clarke o derek clayton gli danno 1'20 sui 10k e 7' sulla maratona...
c'è pure da dire che nel frattempo l'umanità è cambiata, quella era gente nata sotto la guerra o prima, abituata alla durezza della vita spartana di quei tempi, abituata da regazzini a giocare tutto il giorno a piedi scalzi... gente che da un punto di vista sia fisico che psicologico era PRIVILEGIATA rispetto agli atleti odierni (a parte forse i keniani).
oggi l'atletica oceanica è molto forte ma non seguono esattamente il clarke-pensiero.
comunque se volete un giudizio... a me me pare un po' matto
fermo restando la fondamentale importanza dei volumi e dei "tempo run"...
ma dice che quasi tutte le mattine si facevano 16-20km in progressione che finivano con gli ultimi 5-6 a 2'48-2'55... lunghi domenicali con salitazze a media 3'07... dice che quanto più gareggi meglio è...
mah... secondo me se fai sedute così e poi nei 10000 in gara vai a 2'46 (lui) o 2'50 (altri) te devi SPARA'.
stai sprecando tempo ed energie! investi troppo per raccogliere poco!
non hai studiato economia all'università...
oggi abbiamo splendidi esempi di atleti che metà sedute le fanno a 4 o anche più lente (kipsang, gebreselassie, rudisha) e che a ron clarke o derek clayton gli danno 1'20 sui 10k e 7' sulla maratona...
c'è pure da dire che nel frattempo l'umanità è cambiata, quella era gente nata sotto la guerra o prima, abituata alla durezza della vita spartana di quei tempi, abituata da regazzini a giocare tutto il giorno a piedi scalzi... gente che da un punto di vista sia fisico che psicologico era PRIVILEGIATA rispetto agli atleti odierni (a parte forse i keniani).
oggi l'atletica oceanica è molto forte ma non seguono esattamente il clarke-pensiero.
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Re: La filosofia d'allenamento di RON CLARKE
luc proprio ieri scrissi sull'altro forum a proposito di zatopoek e ci ho riflettuto su, è vero che oggi i keniani superano quelli del passato di 7' sulla maratona ecc pero' negli anni 60 non c'erano tutte le tecnologie di oggi e ricordiamo che gli atleti non venivano pagati per correre anzi non erano neanche benestanti dovevano fare lavori umili e pesanti per sopravvivere, oggi se un ragazzino(italiano) fa dei risultati buoni lo prendono nei gruppi sportivi dove lo coccolano, gli danno da mangiare e supporto medico oltre a scarpe super ammortizzate e abbigliamento tecnico per correre anche con temperature sotto zero. A parita' di talento tra gli atleti del passato e quelli di oggi è logico che quelli di oggi fanno di piu'
il fatto che dice quanto piu gareggi meglio è penso abbia ragione se uno non si infortuna e riesce a recuperare non c'è niente di male anzi è divertente gareggiare poi bo io sono un novellino non ci capisco molto mi piace solo correre
il fatto che dice quanto piu gareggi meglio è penso abbia ragione se uno non si infortuna e riesce a recuperare non c'è niente di male anzi è divertente gareggiare poi bo io sono un novellino non ci capisco molto mi piace solo correre