Allenamento Fillandese

Gli allenamenti per le gare da 10 km
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salvassa
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Re: Allenamento Fillandese

Messaggio da salvassa »


L'Appiedato ha scritto:Rassicuro [mention]salvassa[/mention] : ne capisco poco :-)
Se te lo dici da solo... :-D

Nessuno libro di corsa che ho letto concorda con te. Il che non significa tu abbia necessariamente torto eh

Se però illustri le basi scientifiche e fisiologiche delle tue asserzioni magari divento più incline a darti ragione (ma immagino ti interessi poco, come è giusto che sia :-D )


Però appieda' ora faccio lo stronzo (me lo dico da solo): queste teorie dell'allenamento innovative dette da un infortunato cronico mi lasciano un po' perplesso.

Detto con immutata simpatia eh sul serio Immagine
PB: 5k 19'07 (passaggio test in pista 29/1/2022) 10k 38'34" (test in pista 29/1/2022) 21k 1h23'23" (Roma Ostia 06/03/2022) 42k 2h58.47 (Milano 2022)
Squat 145 Panca 100 Stacco 185
maarco72
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Re: Allenamento Fillandese

Messaggio da maarco72 »

L'Appiedato ha scritto: sab 9 giu 2018, 8:05 Rassicuro @salvassa : ne capisco poco :-)
Per me il lento è un allenamento tappabuchi.
L'ottimo sarebbe fare qualità tutti i giorni ma è obbiettivamente impossibile anche per i campioni.
Allora che fai? Ci piazzi dentro qualcosa che comunque crea un certo stress alienante ma che è recuperabile in poche ore. Bisogna trovare distanza e passo che ti consenta:
In primis di recuperare l'allenamento stesso entro 12 ore
In sequidis di velocizzare il recupero dell'allenamento intenso del giorno prima e di predisporti per il prossimo.
Riassumendo: il lento non é un allenamento fondamentale o importante, spesso é solo l'unico possibile
E no..dissento..la cl è fondamentale è la base...ti permette di mantenere i muscoli attivi..abitua il.corpo a correre,ti alleni cmq senza forzare e contemporaneamente recuperi energie,mantieni forma fisica ,fai volume di km...insomma è importante per molti aspetti.fare solo qualità è impossibile.d'altronde se la cl non fosse importante..perché i professionisti ne fanno così tanta??
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Re: Allenamento Fillandese

Messaggio da LucaMazzola93 »

vorrei poter inserire un caposaldo in questa discussione: la corsa lenta è FONDAMENTALE.
Questa infatti ha notevoli benefici a livello fisiologico sia nella capilarizzazione periferica, biosintesi mitocondriale, incremento del numero d'enzimi ossidativi, incremento trasportatori glut4 ecc.. Il punto che ci sta sfuggendo è COME FARLA.
Canova spesso parla d' effettuare la corsa lenta a ritmi blandi (e volumi sostanziosi) ad inizio della propria carriera sportiva per poi incrementare l'intensità (per ottenere gli stessi benefici) via via con gli anni di specializzazione.
Inoltre vorrei ricordare che la corsa lenta facilita il recupero dopo le sessioni dure.
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L'Appiedato
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Re: Allenamento Fillandese

Messaggio da L'Appiedato »

salvassa ha scritto: sab 9 giu 2018, 8:12
L'Appiedato ha scritto:Rassicuro @salvassa : ne capisco poco :-)

Però appieda' ora faccio lo stronzo (me lo dico da solo): queste teorie dell'allenamento innovative dette da un infortunato cronico mi lasciano un po' perplesso.

Detto con immutata simpatia eh sul serio Immagine
Ma io non ho detto che non faccio corsa lenta.
Ho scritto che non bisogna fare corsa lenta? Non credo.
L'altro giorno ho pure criticato gli allenamenti di un atleta sul blog di chippz e spiritolibero....
" personaggio occulto, un massone, un beato paolo" (cit. Lucaliffo)
http://appiedato.blogspot.it/
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Re: Allenamento Fillandese

Messaggio da L'Appiedato »

Aggiungo:
Fui io ad aprire il 3d sull'allenamento polarizzato.
http://www.forumcorsa.it/viewtopic.php? ... ato#p32378

Lo ammetto venivo da un paio d'anni di 4/5 allenamenti a settimana sempre intensi e mi rompevo spesso.
Ho cambiato mentalità, ho conosciuto un grande allenatore, ho imparato a correre lento e mi sono fatto male (il peggior infortunio di sempre causato proprio dalla somma dei km)
Questo per dirti che il secondo metodo, pur ritenendolo ottimo sotto tutti i punti di vista, non ha impedito di farmi male e questo perché gli infortuni hanno a volte cause più profonde e non sempre dipendenti dal piano di allenamento (e per la cronaca non é che spararsi lentoni di 15 km sia comunque esente da traumi).
Detto ciò, per quel che mi riguarda, semplificando, le ripetute sono quella cosa che ti fa migliorare, i lenti servono a rendere possibile la frequenza/durata/qualità delle prime
" personaggio occulto, un massone, un beato paolo" (cit. Lucaliffo)
http://appiedato.blogspot.it/
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Re: Allenamento Fillandese

Messaggio da Zedemel »

Infatti non mi pare Appiedato abbia fatto la guerra alla corsa lenta :-) ma che non si può fare altrimenti, è vero.
Ma senza consultare libri di fisiologia, basta guardare delle tabelle di allenamento, da una con 3 allenamenti a una con 6, cosa viene principalmente aggiunta? Se fosse prioritaria sarebbe il contrario.
Poi saranno cose soggettive, ma se devo fare 30km forte oppure 20 forte e 20 piano (numeri a caso per rendere l'idea), per fare risultati uguali o peggiori in gara.....
Nessuno poi penso voglia negare che esiste un limite massimo di qualità sostenibile, e lo dimostrano i pro.
Mutante sovrumano
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Re: Allenamento Fillandese

Messaggio da LucaMazzola93 »

L'Appiedato ha scritto: sab 9 giu 2018, 11:54 Aggiungo:
Fui io ad aprire il 3d sull'allenamento polarizzato.
http://www.forumcorsa.it/viewtopic.php? ... ato#p32378

Lo ammetto venivo da un paio d'anni di 4/5 allenamenti a settimana sempre intensi e mi rompevo spesso.
Ho cambiato mentalità, ho conosciuto un grande allenatore, ho imparato a correre lento e mi sono fatto male (il peggior infortunio di sempre causato proprio dalla somma dei km)
Questo per dirti che il secondo metodo, pur ritenendolo ottimo sotto tutti i punti di vista, non ha impedito di farmi male e questo perché gli infortuni hanno a volte cause più profonde e non sempre dipendenti dal piano di allenamento (e per la cronaca non é che spararsi lentoni di 15 km sia comunque esente da traumi).
Sfortunamente la miglior predizione per gli infortuni e aver avuto infortuni pregressi. In soldoni: se ti sei già infortunato e più facile rinfortunarsi nuovamente rispetto ad un atleta che non si è mai infortunato.
Inoltre ho letto studi (riferiti al gruppo calcistico, ma trasportabili anche in sport individuali) che mettevano al primo posto per la prevenzione agli infortuni la gestione dell'allenamento stessa. Quindi periodizzazione, alternanza di sessioni hard-easy, alternanza dei metabolismi energetici ti permetteno, se correttamente implementate, di prevenire gli infortuni. Il secondo step era d'avere livelli di forza adeguati, ma anche qui: aspetto solitamente trascurato e di "difficile" applicazione: insomma sapere staccare/squattare bene per aumentare i livelli di forza risulta difficile da fare per un amatore. Sacrificare due sessioni di corsa su quattro per la palestra? io non credo.
Questo per concordare Appiedato per dire che gli infortuni hanno cause profonde e spesso è difficile tornare al 100%.
chippz
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Re: Allenamento Fillandese

Messaggio da chippz »

Come dicevo altrove, pare che ciò di cui discuto dal vivo poi venga discusso pure qui.. :D

Proprio due giorni fa ho parlato con un famoso e "rinomato" allenatore della mia zona (beh, segue qualche atleta nazionale). Sulla corsa lenta dice:
-E' meglio farla in progressione (quest'ultimo è l'allenamento migliore in assoluto)
-E' inutile a ritmi troppo lenti, ma per lui già 40"/km di differenza tra 10km e corsa lenta sono troppo lenti.

Comunque vi giro una tabella di avvicinamento ai 10 km (quindi per gente che quando inizia a seguirla vale sui 5':10"/km sui 10 km):
-lun: 20' corsa lenta + 2x10x100 "allunghi" (li chiama allunghi, ma solo che mette 5' di recupero tra le serie.. alla faccia dell'allungo) + 800m defa
-mer: 30' progressivo
-gio: 20' corsa lenta + 6x100 "allunghi" + 3 km progressivo
-sab: 30' corsa lenta + 10' progressivo

Note:
Corsa lenta = massimo 5':30"/km (+20"/km dal rg10km)
Nel progressivo = arrivare anche sotto i 5'/km, nei 3 km di progressivo si parte da 5' e si arriva a 4':40"
Tutti gli altri giorni = ripos... ah, no.. 30 minuti di esercizi a corpo libero

Insomma, SE ci sono i lenti allora bisogna farli seguire da qualcosa di più veloce.


PS: Poi io ci ho provato a dire che è una cosa assurda, specie considerando che è una tabella iniziale. E niente, mi hanno risposto:"se tu non vuoi migliorare continua a fare il tuo lento tranquillo", ma vaffffffff...
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
lucaliffo
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Re: Allenamento Fillandese

Messaggio da lucaliffo »

chippz, tu fai troppi dibattiti sul campo, l'atleta deve correre, non fare dibattiti.
così facendo poi i TUOI risultati diventano dei tribunali sulle tue (e mie) teorie... ma non si può competere in questo modo con gente che ha il CULO che gli arrivano decine di giovani talentuosissimi che corrono fin da bambini solo perchè sono allenatori di grandi società.
non si può sfidare in campo aperto un esercito 100 volte più numeroso del tuo.
i dibattiti falli qui.
allenatore, personal trainer

http://ilcorsarotraining.blogspot.com.br/
Dimitry
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Re: Allenamento Fillandese

Messaggio da Dimitry »

Chippz Si può fare solo in maniera deduttiva. non induttiva, non è una scienza esatta, se no basterebbe un ciclostilato che va bene per tutti.

Ghidini ha provato l'approccio X ha visto in maniea deduttiva che qualcosa non quadrava per il suo gruppo che come ho spiegato era molto omogeneo come carattereristiche, ha provato Y e ha ottenuto X + 1. Non è questione solo di colore di fibre come diceva Ghidini, ma di tutto, tipo di fibre, sistema nervoso, ormonale, mentale fino al carattere della persona, perchè ci sta poi anche chi nella vita di tutti i giorni è iperattivo oppure più flemmatico e posato.

I Numeri servono dopo per il confronto deduttivo, quindi si fa a posteriori con tempo e pazienza.

Però sei sulla strada giusta, è l'inizio, ti fai le domande giuste ora, almeno hai capito che è l'atleta che decide non il metodo.