Ho letto anch'io di una maggiore diffusione di questi metodi a frequenze controllate tra gente che fa trail e che fa triathlon, soprattutto tra chi corre in montagna (d'estate) e fa queste preparazioni nei mesi invernali.
Fra l'altro, facendo così, si neutralizza il punto debole di questi metodi: che d'estate, col caldo, aumenta la deriva cardiaca
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allenarsi col cardio? mah...
Re: allenarsi col cardio? mah...
Poi condivido: va bene per chi ha obiettivi "lunghi", e ai quali non interessano le gare in pista o sotto i 5000
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Re: allenarsi col cardio? mah...
Altra considerazione. Io ho provato tre mesi, quest'estate.
Secondo me non è un caso se in salita vado meglio: il cuore non sale.
E secondo non è neppure un caso se nella maratona preparata subito dopo ho sofferto terribilmente di crampi dal 34imo km
(Edit: anche se rientrerebbero diverse altre considerazioni)
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Secondo me non è un caso se in salita vado meglio: il cuore non sale.
E secondo non è neppure un caso se nella maratona preparata subito dopo ho sofferto terribilmente di crampi dal 34imo km
(Edit: anche se rientrerebbero diverse altre considerazioni)
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Re: allenarsi col cardio? mah...
la questione è che chi usa sti metodi ne dà un giudizio, ovvero li paragona ad altri... allora paragono pure io.GioPod ha scritto:@Luc:
1) sì quel Maffetone dice di andare per il maggior tempp possibile vicino a quella soglia senza superarla. Quindi non ha concetti tipo cl cls fm o altro...
È inutile che riporti tutti questi sistemi al tuo modo (non solo tuo, per la verità) di pensare. Sono cose diverse
2) idem... quel correttivo non era una proposta per te, e nemmeno per me. Era un "divertimento" per verificare se corrisponde al tuo modo di giudicare le percentuali, visto che critichi innanzitutto la FISSITA di queste percentuali
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puoi farmi un elenco dei punti cardine del maf?
Re: allenarsi col cardio? mah...
@Luc: Il successo e il fascino di questi metodi, e in qs senso il Metodo Maffetone è emblematico, è che sono semplici e schematici.
Un po' "all'americana", per intenderci: una manuale fatto di poche precise istruzioni, facilmente seguibile da chiunque.
Quel Maffetone identifica (in maniera semplice) una soglia cardiaca da non superare. Stop. metodo quasi finito.
In sostanza dice di correre per più tempo possibile vicino a quella soglia, senza superarla appunto.
A parità di frequenza cardiaca, col tempo, ottieni un miglioramento della velocità, e per verificare questo suggerisce un test, appunto il MAF test (protocollo ancora semplicissimo: 5 miglia con tempi di percorrenza annotati per ogni miglio, sempra alla soglia MAF, da poter confrontare ogni 3/4 settimane).
Questo aspetto funziona davvero (l'ho sperimentato io stesso, e anche da qui altro appeal per il metodo: un test che misura i risultati, semplice e tangibile, alla portata di chiunque), e funziona per un motivo abbastanza semplice: ripetendo sempre lo stesso tipo di sforzo il risultato migliora (a parità di sforzo).
Nel mio caso, ad esempio, (abbastanza paradigmatico se vogliamo perché ho la fcmax come la formula 220-età) la frequenza MAF era 137 (180-età+5), cioè corrispondeva a un 80% della fcmax.
La cosa che funziona, secondo me, è che il corpo si abitua a correre con un impegno cardiaco limitato, relativamente basso, e man mano riesci ad aumentare la velocità allo stesso impegno cardiaco.
Ho verificato come dicevo che anche quando l'impegno aumenta, come in salita, il cuore risponde meglio, senza salire particolarmente, e questo diventa un vantaggio su salite lunghe ma forse anche per corse vicino alla soglia anaerobica.
Aumenta quindi anche la potenza aerobica? Non so, non mi spingerei così tanto in là (bisognerebbe verificare).
Dal punto di vista energetico credo che serva soprattutto a far lavorare, e quindi allenare, l'utilizzo di grassi come combustibile.
Come conseguenza secondaria, tieni presente anche un'altra cosa, forse più psicologica ma che funziona: nel desiderio comunque di andare sempre più veloce, ma avendo un limite di frequenza cardiaca da non superare, sei "costretto", o meglio ti viene naturale, trovare un'andatura più "economica", che alla fine è utile.
Andando relativamente più piano puoi anche correre più spesso, e un amatore medio ne trae beneficio per allenare i tempi di recupero (altro aspetto secondario, ma che ho verificato).
All'80% della fcmax non puoi fare lunghissimi. Quel RJo abbassa molto rispetto a MAF la frequenza di crociera anche per poter fare un numero impressionante di km: è come se facesse preparare tutti a una maratona (un po' più lenta).
Per concludere, e per precisione, quello che ho seguito io (un "allievo" di Maffetone) era più lento del MAF, più simile a RJo, ma senza quella mole di km, piuttosto una o due uscite in più a settimana (arrivava facilmente a suggerirne 6 o anche 7):
75% tra il 70/74%
20% tra il 75/80%
5% a salire fino alla Soglia anaerobica
(Nota: queste percentuali valgono per me ma l'autore parte dal calcolo di Maffetone 180-età con correttivi, quindi per fcmax diverse le percentuali [che lui non menziona] potrebbero essere diverse)
Diversi che fanno corsa in montagna e trail usano il metodo MAF d'inverno, mentre poi fanno una fase più specifica con lavori anche veloci. Onestamente non so se Maffetone suggerisca la stessa cosa, dovrei andare a vedere.
Un po' "all'americana", per intenderci: una manuale fatto di poche precise istruzioni, facilmente seguibile da chiunque.
Quel Maffetone identifica (in maniera semplice) una soglia cardiaca da non superare. Stop. metodo quasi finito.
In sostanza dice di correre per più tempo possibile vicino a quella soglia, senza superarla appunto.
A parità di frequenza cardiaca, col tempo, ottieni un miglioramento della velocità, e per verificare questo suggerisce un test, appunto il MAF test (protocollo ancora semplicissimo: 5 miglia con tempi di percorrenza annotati per ogni miglio, sempra alla soglia MAF, da poter confrontare ogni 3/4 settimane).
Questo aspetto funziona davvero (l'ho sperimentato io stesso, e anche da qui altro appeal per il metodo: un test che misura i risultati, semplice e tangibile, alla portata di chiunque), e funziona per un motivo abbastanza semplice: ripetendo sempre lo stesso tipo di sforzo il risultato migliora (a parità di sforzo).
Nel mio caso, ad esempio, (abbastanza paradigmatico se vogliamo perché ho la fcmax come la formula 220-età) la frequenza MAF era 137 (180-età+5), cioè corrispondeva a un 80% della fcmax.
La cosa che funziona, secondo me, è che il corpo si abitua a correre con un impegno cardiaco limitato, relativamente basso, e man mano riesci ad aumentare la velocità allo stesso impegno cardiaco.
Ho verificato come dicevo che anche quando l'impegno aumenta, come in salita, il cuore risponde meglio, senza salire particolarmente, e questo diventa un vantaggio su salite lunghe ma forse anche per corse vicino alla soglia anaerobica.
Aumenta quindi anche la potenza aerobica? Non so, non mi spingerei così tanto in là (bisognerebbe verificare).
Dal punto di vista energetico credo che serva soprattutto a far lavorare, e quindi allenare, l'utilizzo di grassi come combustibile.
Come conseguenza secondaria, tieni presente anche un'altra cosa, forse più psicologica ma che funziona: nel desiderio comunque di andare sempre più veloce, ma avendo un limite di frequenza cardiaca da non superare, sei "costretto", o meglio ti viene naturale, trovare un'andatura più "economica", che alla fine è utile.
Andando relativamente più piano puoi anche correre più spesso, e un amatore medio ne trae beneficio per allenare i tempi di recupero (altro aspetto secondario, ma che ho verificato).
All'80% della fcmax non puoi fare lunghissimi. Quel RJo abbassa molto rispetto a MAF la frequenza di crociera anche per poter fare un numero impressionante di km: è come se facesse preparare tutti a una maratona (un po' più lenta).
Per concludere, e per precisione, quello che ho seguito io (un "allievo" di Maffetone) era più lento del MAF, più simile a RJo, ma senza quella mole di km, piuttosto una o due uscite in più a settimana (arrivava facilmente a suggerirne 6 o anche 7):
75% tra il 70/74%
20% tra il 75/80%
5% a salire fino alla Soglia anaerobica
(Nota: queste percentuali valgono per me ma l'autore parte dal calcolo di Maffetone 180-età con correttivi, quindi per fcmax diverse le percentuali [che lui non menziona] potrebbero essere diverse)
Diversi che fanno corsa in montagna e trail usano il metodo MAF d'inverno, mentre poi fanno una fase più specifica con lavori anche veloci. Onestamente non so se Maffetone suggerisca la stessa cosa, dovrei andare a vedere.
Ultima modifica di GioPod il ven 19 feb 2016, 11:13, modificato 1 volta in totale.
Re: allenarsi col cardio? mah...
non capisco perchè demolirlo, anche perchè mi pare sia una semplice descrizione di questa cosa e nella parte finale non mi pare voglia farne un integralismo, anzi proprio tutt'altro.lucaliffo ha scritto:purtroppoi già l'ho letto... siccome pitt è un amico, ero indeciso se demolirlo sul blog... oddio, parlandone potrei pure fare pubblicità al venditore di AAAPPPPPPP
Mutante sovrumano
Re: allenarsi col cardio? mah...
premetto che son d'accordo con te (vedo maniaci tecnologici sia per la corsa ma soprattutto per la bici).lucaliffo ha scritto:
ma in tutte ste mirabolanti novità rivoluzionarie c'è sempre sotto l'interesse economico di qualcuno.
accatateve l'app...
accattateve la fascia cardio...
accattateve le scarpe minimal...
accattateve i turbo-occhialetti...
tutte bufale per pigri.
Gente che spende migliaia di euro per un paio di ruote e poi sale forse ai 10 all'ora e gli rifilo minuti io che sono un brocco e non mi alleno nemmeno più specificamente.
Secondo me la differenza sta nell'essere coscienti della cosa o meno, perchè se uno ha una passione e magari lavora tutto il mese, ci sta che voglia togliersi una soddisfazione sputt.anando qualche euro che tanto mica se lo porta nella tomba.
Diverso è chi lo fa pensando che gli possa far fare salti prestazionali. Bisogna rendersi conto che se prendi decine di minuti, la scarpa o la ruota ti rendono forse un sec a km.
Mutante sovrumano
- marekminutski
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Re: allenarsi col cardio? mah...
@Zedemel: diciamo che però un po' la "propaganda", specie quando dice, con tono di sfida: "Vedremo tra due mesi alla Maratona di Anversa quali saranno i risultati..."
Cioè: se gli va bene è grazie al metodo? Non penso, se va bene (glielo auguro con tutto il mio cuore perché è un amico!) sarà perché si sta facendo un mazzo quadro a svegliarsi alle 5 ogni mattina e farsi 110 km a settimana.
Cioè: se gli va bene è grazie al metodo? Non penso, se va bene (glielo auguro con tutto il mio cuore perché è un amico!) sarà perché si sta facendo un mazzo quadro a svegliarsi alle 5 ogni mattina e farsi 110 km a settimana.
Re: allenarsi col cardio? mah...
direi che hai colto perfettamente il punto.lore75 ha scritto:Dopo attenta lettura di alcuni dei succitati metodi inizio a sospettare che il successo di metodi tipo il MAF e affini sia dovuto alla epidemia di ultratrail e ultramaratone
Voglio dire.....
Se devi fare 100 km su mulattiera metodi come il MAF ti allenano a sopportare la noia di correre lentissimo e ti aiutano a non scoppiare
Nel mondo runner odierno uno che fa il Tor des Geants e prende 4 giorni dal vincitore e' considerato un eroe omerico mentre fare un 1500 a 4'10" passa inosservato.
Accettiamolo
Finire il tor de geants è omerico, però questi eventi non li considerei nemmeno così legati alla corsa. E' endurance di vario tipo. Già i trail più brevi non li considero running, se non sono quantomeno per la quasi totalità fattibili di corsa.
Mutante sovrumano
Re: allenarsi col cardio? mah...
marekminutski ha scritto:@Zedemel: diciamo che però un po' la "propaganda", specie quando dice, con tono di sfida: "Vedremo tra due mesi alla Maratona di Anversa quali saranno i risultati..."
Cioè: se gli va bene è grazie al metodo? Non penso, se va bene (glielo auguro con tutto il mio cuore perché è un amico!) sarà perché si sta facendo un mazzo quadro a svegliarsi alle 5 ogni mattina e farsi 110 km a settimana.
Quello che scrive è Milani non Pitt, e mi pare faccia un altro discorso che propone nella tabella a fianco, è come se abbia aggiunto questo strumento a ciò che fa già.
Poi a correre ci vogliono le gambe, se poi c'è qualche folle che crede che basti una app o una scarpa o un integratore per andare più forte, beh uno non è che può smettere di parlare o interessarsi di qualsiasi cosa.
Mutante sovrumano