la questione è complessa... qua non parliamo di amatori ma di gente che un giorno potrebbe essere atleta assoluto.
allora secondo me bisognerebbe avere maggior cura e costruire con calma le basi (dove per "costruire" non intendo i lentoni di 2h a 7

).
la scorsa stagione agonistica l'ha finita il 29/9... sai quando l'hanno fatto ricominciare a gareggiare? a novembre... neanche 2 mesi per riposarsi e ricominciare... poi 1 gara a dicembre e ora 5 cross a febbraio.
ora bisognerebbe riposarsi, poi richiamare un paio di settimane di "fondo" e poi almeno 2 mesi di specifica per la pista.
invece quando iniziano le gare in pista? il 3/4!!!
cioè l'anno è diviso in 10 mesi agonistici e 2 di allenamento... per 15enni!!!
seb coe a 15 anni si faceva 15 gare l'anno e questi se ne fanno 25-30... e non possono scappare, perchè la società deve sempre partecipare... la scuola deve sempre partecipare... e magari vincere, e la cosa si aggrava quanto più il ragazzo è forte, lo portano pure alla gara del condominio
come fai a implementare quei bei cicli di planning in queste condizioni?
come fai a mantenere lavori di forza, tecnica, fondo se gareggia ogni 3 giorni?
è da 3 settimane che non fa una minchia!
carlo vittori ne sparava tante, ma qui sotto ha ragione, basta sostituire "gare" a "lavori specifici" (la gara è il lavoro più specifico che c'è):
"i ragazzi di 14 anni un tempo seguivano una strategia… oggi seguono quella opposta, ovvero fanno dei lavori specifici! Nonostante la crescita e il lavoro specifico, questi fanno i risultati: infatti credo che nelle manifestazioni mondiali giovanili si sia tra i migliori… e poi? Dove vanno a finire questi? Glielo dico subito: vanno a finire al cimitero degli Elefanti! Eh sì, perché a 16 o 17 anni, finita la crescita, la ripetitività dell’allenamento, che deve essere “assolutamente” speciale-specifico, è talmente alta (visto che si è iniziato a 14 anni) che non dà più frutti l’allenamento! Perché l’organismo si è adattato! Non supercompensa più! Quindi questi, finita la crescita… non crescono più, l’allenamento è ripetitivo, crollano a 16-17 anni e a 18 scompaiono. Con un carissimo amico, il Professor Bonomi di Rieti, facemmo una valutazione della Lombardia: ebbene, a 18 sparivano quelli che erano andati forti gli anni prima, e invece arrivavano elementi nuovi… e ci siamo domandati: ma dove venivano questi nuovi 18enni che non c’erano l’anno prima?!"