E, ma poi mi prendono per matto lo stesso perché vado troppo spesso in bagno..
E' per questo che ogni tanto faccio quei due esercizi.. (alzare una gamba e accavallare una gamba sopra l'altra).
Riapro questo thread per chiedere come funziona lo stretching. O meglio, dopo quanto tempo esso fa effetto e quale siano le tipologie migliori per aumentare la propria elasticità muscolare.
Prima però voglio scrivere io due righe e farmi correggere da chi ne ha voglia.
Lo stretching serve per "elasticizzare" i muscoli, e si attua con un allungamento del muscolo interessato. E' vero che più il muscolo si allunga, migliore è l'effetto, ma è anche vero che più il muscolo si allunga, più esso genera o deve generare forza per resistere al cosiddetto riflesso miotatico. Più questo riflesso si attiva velocemente, più il muscolo perde la capacità di allungarsi.
Il riflesso si attiva una volta superato un certo allungamento o una certa dose di forza.
Solo per il fatto che entrano in gioco variabili come il riflesso da stiramento e la forza espressa dai muscoli, penso che lo stretching contribuisca ad un vero e proprio sforzo e che gli effetti di elasticità muscolare non intervengono immediatamente dopo la seduta.
Ok, qui bisognerebbe distinguere i tipi di stretching e dire forse che quelli più dinamici, se non si attiva il riflesso miotatico, magari consentono un effetto immediato. Mentre quelli più statici, con riflesso, avranno un effetto a scoppio ritardato.
E qui mi partono le prime domande, con esempi di esagerazione.
1) E' vero che uno stretching più dinamico, che al posto di fare magari decine di secondi statici ne fa qualche secondo ripetuto più volte (per evitare il riflesso), ha un effetto migliore a breve termine (i muscoli diventano elastici subito) e uno peggiore a lungo termine (dopo tot ore la differenza passerà a vantaggio dell'altro tipo di stretching) di uno stretching statico?
Se sì, esso vale anche nel caso io facessi ore intere di mini-ripetizioni dinamiche o ore intere statiche?
2) E' vero che gli elite o i velocisti passano moltissime ore a fare stretching (più delle "canoniche" 2 sedute giornaliere da 10 minuti di un amatore)? Se sì, come andrebbero impostate tali sedute? Valgono come vero e proprio lavoro di forza (più il muscolo si allunga, più genera forza..)?
3) Domanda più stupida: il fisico più adatto per la corsa è più simile a quello di un ginnasta (muscoli sviluppati, molto elastici) o quello di un pugile (muscoli molto sviluppati, elastici)?
Ed è più "elastico" Bolt nonostante i suoi muscoli enormi o Mo Farah con i suoi muscoli definiti?
mo' viene il difficile: vi posto alcuni studi, di quelli senza full text ve lo cercate, poi studiate, poi riflettete sulle implicazioni di quello che vedete scritto sulle domande fatte da chippz. quindi si discute.
Provo a rispondere a ChippZ
1)Secondo me il muscolo deve lavorare ad alte frequenze, nel senso che si contrae e decontrae velocemente durante l'attività fisica. Di conseguenza non ha senso fare uno stretching con posizioni di durata infinita perchè lo abitui a qualcosa che non è nella sua natura. Se poi vuoi fare una roba rilassante, tipo yoga, allora è un altro discorso
2)Secondo me con lo stretching non aumenti la forza del muscolo ma invece ne migliori il rendimento. Infatti gli elite, oltre a fare tanto stretching, passano più tempo col massaggiatore piuttosto che con la morosa
3)Per me è quello tonico ed elastico, poi in base alla specialità ti serve più o meno massa...ma comunque elastica
Altra cosa: secondo me è inutile fare stretching a caso nel senso che, come per la palestra, devi allenare un muscolo e di conseguenza anche il suo antagonista, altrimenti non ha senso.
E vai con lo studio! Qualche articolo comunque sarei arrivato a trovarlo anche io a breve (avevo già iniziato a setacciare pubmed cercando "stretching", ma nel mondo odierno di internet avrei solo trovato miliardi di studi senza contesto preciso).
La cosa brutta è che a me da fastidio leggere/studiare sul pc, quindi ho ordinato una stampa massiccia di tutti gli articoli.
Grazie Luc!