se la risposta è no allora il metodo risente degli stessi difetti del basarsi sul passo o sulla fc. e allora è poco utile.
se la risposta è sì allora è poco utile lo stesso perchè mi baso sulla fatica e risparmio 250 euri

La mia risposta è tautologica al tuo post, nel senso che elenchi tu stesso i vantaggi del misuratore. A questo punto direi: e non ti basta?Daniele ha scritto: gio 16 feb 2017, 16:45 Ne avevamo già parlato tempo fa... io sono generalmente favorevole alle tecnologie, però in questo caso continuo a non capire alcune cose.
- Mi sono chiarissimi i vantaggi se uno corre su un percorso non pianeggiante.
- Mi è anche chiaro come si possa usare questa tecnologia per valutare l'economia di corsa e tutti gli annessi e connessi (ad es, se migliora con allenamenti specifici, come è influenzata da scarpe diverse, come peggiora durante una stessa sessione con l'aumentare della fatica, ecc.).
Sicuramente quelli sopra sono vantaggi non da poco. Non lo metto in dubbio. Però dovunque leggo che "la potenza rivoluzionerà il modo di allenarsi, perchè finalmente si ha un parametro oggettivo, bla bla". Ecco, questo pezzo mi sfugge. Cioè, nel momento in cui io corressi in piano, la potenza (all'interno di una sessione) non è correlata in maniera totale al passo?
Mi spiego meglio. Mettiamo che io faccio un medio di 15km in pista. ………
la forza agente su un corpo è direttamente proporzionale all'accelerazione e ne condivide la direzione e il verso.Ericradis ha scritto: gio 16 feb 2017, 17:29 Io non riesco a capire come questo apparecchio possa dare un valore di potenza che non è influenzato dal vento. Qualcuno lo sa?
Sulla bici si misura la forza esercitata su un organo meccanico, pedivella, pedale ecc. Qui si usa un accelerometro.
Non correlato alla fatica (che è un concetto soggettivo) ma correlato al lavoro come scambio di energia tra me e la strada (se non comprendo male)lucaliffo ha scritto: gio 16 feb 2017, 21:49 ma la domanda è: sta potenza è sempre perfettamente correlata alla fatica?
se la risposta è no allora il metodo risente degli stessi difetti del basarsi sul passo o sulla fc. e allora è poco utile.
se la risposta è sì allora è poco utile lo stesso perchè mi baso sulla fatica e risparmio 250 euri![]()
la gamba dovrebbe comunque imprimere la stessa accelerazione, vento o non vento, però hai posto un quesito interessante ora che mi ci fai pensare. Il rallentamento dovrebbe essere dovuto al fatto che il vento fa attrito su tutto il corpo, però un vento sufficientemente forte potrebbe fare sembrare le gambe come se "pesassero di più".Ericradis ha scritto: gio 16 feb 2017, 23:03 Ma se corri contro vento, come fa l'accelerometro a discriminare se ti muovi più piano perchè il vento ti rallenta o ti muovi più piano perchè sei stanco? Sulla bici si misura la forza sui pedali. Sulla corsa l'unico modo sarebbe misurare la forza applicata dalla suola sul terreno.
Avete ragione.... ho detto 'na cazzata. Oltre al corpo, la resistenza del vento dovrebbe impattare tutta la fase aerea delle gambe, quindi temo non misurabile con il solo accelerometro.Zedemel ha scritto:la gamba dovrebbe comunque imprimere la stessa accelerazione, vento o non vento, però hai posto un quesito interessante ora che mi ci fai pensare. Il rallentamento dovrebbe essere dovuto al fatto che il vento fa attrito su tutto il corpo, però un vento sufficientemente forte potrebbe fare sembrare le gambe come se "pesassero di più".Ericradis ha scritto: gio 16 feb 2017, 23:03 Ma se corri contro vento, come fa l'accelerometro a discriminare se ti muovi più piano perchè il vento ti rallenta o ti muovi più piano perchè sei stanco? Sulla bici si misura la forza sui pedali. Sulla corsa l'unico modo sarebbe misurare la forza applicata dalla suola sul terreno.
questo lo sarebbe anche con i misuratori da biciEricradis ha scritto: ven 17 feb 2017, 8:01
E calcolare la potenza su terreni scivolosi tipo fango o neve? Anche qui la misurazione dubito che sia accurata.
mi pare che Rainmaker dica quello che ho detto io: il vento leggero rallenta perchè la parte più estesa e esposta è il busto, ma ha un effetto trascurabile/accettabile sulle gambe, mentre con vento forte farebbe l'effetto di zavorrare le gambe.Daniele ha scritto: ven 17 feb 2017, 7:32
Avete ragione.... ho detto 'na cazzata. Oltre al corpo, la resistenza del vento dovrebbe impattare tutta la fase aerea delle gambe, quindi temo non misurabile con il solo accelerometro.
Ho trovato questo nei commenti di D.C. Rainmaker:
Eh no! Sulla bici misuri la forza applicata sulla bici( e quindi il lavoro e la potenza) anche se slitta. Con il power meter si misura accelerazione del sensore e quindi se i piedi scivolano faranno un movimento esagerato rispetto al normale e quindi sovrastimerà la potenza. Sono finezze, d'accordo. Ma quello che voglio dire è che è un tipo di misurazione indiretta della potenza.