Il meteo
Re: Il meteo
Boh credo che disgiungano gli impulsi dalla naturalezza
Re: Il meteo
mi sa più la secondachippz ha scritto: dom 12 mar 2017, 14:12 Io non li capisco i nudisti. Cioè, il loro "credo" è:"viva gli impulsi" oppure "viva la naturalezza, abolendo gli impulsi?".
poi, almeno in italia, sono tutti 50-70enni... impulsi infiacchiti.
ma per me a quei tempi era solo un discorso di "a regà, fa caldo, ma perchè me devo mette er costume?"
comunque l'ho fatto poche volte, solo quando non c'era pericolo di venire arrestati o bastonati e solo se ero circondato da DONNE, no perchè bisogna dire che almeno a roma nelle spiagge nudisti so' tutti diversamente etero e non mi va di essere molestato da questa categoria di buoni-bistrattati
sono sempre stato molestato dai gay-passivi, fin da ragazzo, ma siccome sono per il perdono e la comprensione scientifica non ho mai chiamato le guardie e non ho mai fondato movimenti anti-molestie-gay.
Re: Il meteo
Ok.
No perché se nella stessa spiaggia si incontrano due etero di sessi diversi nel pieno dei loro "anni d'oro", a meno che non siano due bruttissimi, è impossibile che naturalezza non sia sinonimo di impulso!
Però avevo letto da qualche parte che va in quelle spiagge lo ritiene tutto molto normale e non prova impulsi. Anche se stento a crederci.
No perché se nella stessa spiaggia si incontrano due etero di sessi diversi nel pieno dei loro "anni d'oro", a meno che non siano due bruttissimi, è impossibile che naturalezza non sia sinonimo di impulso!
Però avevo letto da qualche parte che va in quelle spiagge lo ritiene tutto molto normale e non prova impulsi. Anche se stento a crederci.
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Re: Il meteo
dipende da quanta fame uno ha. io ad esempio non mi eccitavo alla sola vista di una tipa come mamma l'ha fatta.chippz ha scritto: dom 12 mar 2017, 15:14 Ok.
No perché se nella stessa spiaggia si incontrano due etero di sessi diversi nel pieno dei loro "anni d'oro", a meno che non siano due bruttissimi, è impossibile che naturalezza non sia sinonimo di impulso!
Però avevo letto da qualche parte che va in quelle spiagge lo ritiene tutto molto normale e non prova impulsi. Anche se stento a crederci.
anche un leone, se ha la panza piena, è difficile che te se magna.
se invece una mi mordicchia il collo e mi dice certe paroline nell'orecchio, può avere addosso pure lo scafandro da palombara che non si salva
Re: Il meteo
Se invece muore di fame diventa pure vegetariano (ma non attacca mai i suoi simili)!lucaliffo ha scritto: dom 12 mar 2017, 15:58 anche un leone, se ha la panza piena, è difficile che te se magna.
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Re: Il meteo
Oggi per la prima volta del 2017 ho corso con la canottiera. L'anno scorso avevo iniziato prima, ma quest'anno fa molto più caldo.
Ora alle 14 ci sono 25 gradi.. iniziamo la VERA preparazione al mezzofondo (ovvero abituarsi a correre con il caldo)!
Ora alle 14 ci sono 25 gradi.. iniziamo la VERA preparazione al mezzofondo (ovvero abituarsi a correre con il caldo)!
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Re: Il meteo
qua invece pare che la stagione delle piogge sia iniziata in anticipo, 200mm nelle ultime 2 settimane. meglio così per 2 motivi:
- negli ultimi anni ha piovuto meno della media e le dighe sono a secco. il governo sta prospettando un razionamento di acqua in città
- quando piove e fa fresco si abbassa l'indice di omicidi
- negli ultimi anni ha piovuto meno della media e le dighe sono a secco. il governo sta prospettando un razionamento di acqua in città
- quando piove e fa fresco si abbassa l'indice di omicidi
Re: Il meteo
3) hai meno problemi al tda. 
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
-
zivago
Re: Il meteo
Una rondine non fa primavera…
Se trascuriamo il fatto che di rondini se ne vedono sempre meno; rimane che la primavera, in effetti, è una stagione instabile. Nel giro di ventiquattr'ore abbiamo avuto un crollo delle temperature di 8-10 °C. Qui in Brianza per tutto ieri e tutta la notte ha soffiato un forte (fino a 60 Km/h) e gelido vento di tramontana.
Cosicché stamane alle 5:30, quando sono uscito per la solita corsa del mercoledì, un gelido "Tivan" (tipico vento mattutino che scende dai nostri monti) mi ha fatto, come ai gatti, sollevare il pelo. Sapevo che sarebbe stato “freschetto” ma non tanto da far precipitare a soli 5°C la temperatura che, per effetto del wind chill, si percepiva ancora più fredda.
Mi ero preparato, ma solo parzialmente. Contavo, ormai superata la metà di aprile, di non dover più indossare gli indumenti invernali ormai riposti nel baule in cantina; dunque con a disposizione solo T-shirt leggere a maniche corte e braghette svolazzine son dovuto uscire con doppie mutande e addosso uno strato di cinque magliette.
Per i primi dieci minuti ho patito freddo: gelo su gambe e braccia scoperte, moccolo al naso, brividi lungo la schiena quando il vento veniva da dietro; poi, con le prime salite, mi sono via via scaldato. Che magnifica macchina termica è il corpo umano!
In questi giorni già verso le 5:30 comincia ad albeggiare e oggi, in un cielo spazzato dal vento, la luce da Est dietro i monti sfumava in magnifici colori: dal rosa tenue, all'azzurrino, all'indaco, al blu notturno dove brillavano le stelle e una luna di tre quarti splendente come una lampadina (*); uno spettacolo che solo uscendo a correre (o camminare) in questo orario si può ammirare in tutta la sua bellezza.
Così, correndo correndo, comincio ad andare bene. Mi accorgo, paragonando questa corsa a 5-6°C con quella che ho fatto domenica a 15°C di stare molto meglio con il freddo che col caldo e penso già a quel che soffrirò nella prossima estate.
Il vento non è forte come ieri ma di tanto in tanto sopraggiungono delle folate ancora potenti. Quando in salita le raffiche mi prendono di petto rallento notevolmente e soffro fatica; se invece in discesa ho il vento alle spalle mi scapicollo giù… alzo le braccia, le allargo e scendo come un aquilone zigzagando a schivare rami e fronde che ci sono a terra. Quando mia moglie mi vede far queste ragazzate, col suo musicale accento veneziano dice: « Và a zogar in campièlo ».
Sulla via del ritorno corro per le strade del paese più vuote del solito per via delle vacanze scolastiche. Lì tra le case fa un po' meno freddo, eppure sul lato del mio corpo che rasenta i muri, avverto nettamente il riverbero del loro tepore: il che rende bene l'idea di quanta frescura c'era questa mattina.
(*) A proposito di luna splendente nel cielo stellato, trovo bella e divertente questa poesia di Dario Fo poi cantata da Enzo Jannacci:
La luna l'è ona lampadina...tacata in sul plafun
E i stell paren limon traa in dell'acqua,
e mi sont chi, 'nsul marciapee
che cammini avanti e indreé, Lina.
E me fann mal i pee, Lina!
P.S. Scrivo queste lunghe cronache delle mie corse perché:
a) – delle mie corse non avrei altro da raccontarvi che personali sensazioni: non ho specifici tempi e ritmi da riferire; non uso GPS né seguo tabelle; non conto i chilometri; mi limito a registrare, guardando l'orologio della cucina di casa, l'ora di uscita e del rientro.
b) – spero di invogliare qualcuno di voi (quelli che vorranno leggermi) al correre di primissimo mattino; è una pratica salutare per il corpo e per la mente che vi farà affrontare la giornata che avete davanti, per quanto dura possa essere, nel migliore dei modi;
c) – scrivendo queste note soddisfo il Narciso che è in me (qualcuno di voi ha colto nel segno) ma cerco anche di colloquiare, dibattere e scherzare con voi: come sono abituato a fare con gli amici.
Se trascuriamo il fatto che di rondini se ne vedono sempre meno; rimane che la primavera, in effetti, è una stagione instabile. Nel giro di ventiquattr'ore abbiamo avuto un crollo delle temperature di 8-10 °C. Qui in Brianza per tutto ieri e tutta la notte ha soffiato un forte (fino a 60 Km/h) e gelido vento di tramontana.
Cosicché stamane alle 5:30, quando sono uscito per la solita corsa del mercoledì, un gelido "Tivan" (tipico vento mattutino che scende dai nostri monti) mi ha fatto, come ai gatti, sollevare il pelo. Sapevo che sarebbe stato “freschetto” ma non tanto da far precipitare a soli 5°C la temperatura che, per effetto del wind chill, si percepiva ancora più fredda.
Mi ero preparato, ma solo parzialmente. Contavo, ormai superata la metà di aprile, di non dover più indossare gli indumenti invernali ormai riposti nel baule in cantina; dunque con a disposizione solo T-shirt leggere a maniche corte e braghette svolazzine son dovuto uscire con doppie mutande e addosso uno strato di cinque magliette.
Per i primi dieci minuti ho patito freddo: gelo su gambe e braccia scoperte, moccolo al naso, brividi lungo la schiena quando il vento veniva da dietro; poi, con le prime salite, mi sono via via scaldato. Che magnifica macchina termica è il corpo umano!
In questi giorni già verso le 5:30 comincia ad albeggiare e oggi, in un cielo spazzato dal vento, la luce da Est dietro i monti sfumava in magnifici colori: dal rosa tenue, all'azzurrino, all'indaco, al blu notturno dove brillavano le stelle e una luna di tre quarti splendente come una lampadina (*); uno spettacolo che solo uscendo a correre (o camminare) in questo orario si può ammirare in tutta la sua bellezza.
Così, correndo correndo, comincio ad andare bene. Mi accorgo, paragonando questa corsa a 5-6°C con quella che ho fatto domenica a 15°C di stare molto meglio con il freddo che col caldo e penso già a quel che soffrirò nella prossima estate.
Il vento non è forte come ieri ma di tanto in tanto sopraggiungono delle folate ancora potenti. Quando in salita le raffiche mi prendono di petto rallento notevolmente e soffro fatica; se invece in discesa ho il vento alle spalle mi scapicollo giù… alzo le braccia, le allargo e scendo come un aquilone zigzagando a schivare rami e fronde che ci sono a terra. Quando mia moglie mi vede far queste ragazzate, col suo musicale accento veneziano dice: « Và a zogar in campièlo ».
Sulla via del ritorno corro per le strade del paese più vuote del solito per via delle vacanze scolastiche. Lì tra le case fa un po' meno freddo, eppure sul lato del mio corpo che rasenta i muri, avverto nettamente il riverbero del loro tepore: il che rende bene l'idea di quanta frescura c'era questa mattina.
(*) A proposito di luna splendente nel cielo stellato, trovo bella e divertente questa poesia di Dario Fo poi cantata da Enzo Jannacci:
La luna l'è ona lampadina...tacata in sul plafun
E i stell paren limon traa in dell'acqua,
e mi sont chi, 'nsul marciapee
che cammini avanti e indreé, Lina.
E me fann mal i pee, Lina!
P.S. Scrivo queste lunghe cronache delle mie corse perché:
a) – delle mie corse non avrei altro da raccontarvi che personali sensazioni: non ho specifici tempi e ritmi da riferire; non uso GPS né seguo tabelle; non conto i chilometri; mi limito a registrare, guardando l'orologio della cucina di casa, l'ora di uscita e del rientro.
b) – spero di invogliare qualcuno di voi (quelli che vorranno leggermi) al correre di primissimo mattino; è una pratica salutare per il corpo e per la mente che vi farà affrontare la giornata che avete davanti, per quanto dura possa essere, nel migliore dei modi;
c) – scrivendo queste note soddisfo il Narciso che è in me (qualcuno di voi ha colto nel segno) ma cerco anche di colloquiare, dibattere e scherzare con voi: come sono abituato a fare con gli amici.


