Zedemel ha scritto: gio 31 ago 2017, 11:28
Il discrimine della discussione credo sia appunto il confine del proprio lavoro, in fondo la finanza ha più o meno fatto il "lavoro" di supporto alla crescita dell economia reale, che altrimenti non si sarebbe sviluppata con la stessa velocità.
Poi c'è una finanza che ha ad esempio creato la bolla subprime con la complicità di vari attori, danneggiando l'economia reale.
lavoro (in senso economico): Attività materiale o intellettuale per mezzo della quale si producono beni o servizi.
ora già qui l'attività finanziaria è un servizio (c'è gente che vuole produrre ma non ha capitale, c'è gente che ha capitale ma non vuole produrre, i secondi prestano il capitale ai primi e i primi ringraziano i secondi) e in seconda battuta aiuta anche la produzione di beni.
ma chiediamoci l'inverso: per avere produzione è necessario un lavoro?
no!
la terra, la materia (ovvero il CAPITALE primigenio) produce beni utilizzabili dall'uomo anche senza lavoro umano (ovvio che col lavoro umano ne produca di più). invece il lavoro umano SENZA CAPITALE non produce un cazzo.
se tu stai nello spazio vuoto oltre plutone, puoi sbraitare quanto ti pare ma non produci un cazzo; invece un albero produce mele anche se non lo coltivi
quindi si capovolge il pensiero marxiano: nella produzione il capitale è più importante del lavoro!
e andiamo verso modelli sociali in cui questo è sempre più vero, il "lavoro" lo fanno sempre più le macchine, che sono "capitale".
al massimo si può questionare sulla distribuzione e sull'acquisizione della PROPRIETA' del capitale.
ma che il capitale sia produttivo e debba quindi essere remunerato non ci sono dubbi.
e se il capitale deve essere remunerato lo deve essere anche quando passa temporaneamente da una mano all'altra (finanza).
poi un finanziatore deve stare molto attento a ciò che fa per non perderci. per una efficiente ALLOCAZIONE del capitale ci vuole una finissima attività intellettuale, che è lavoro.