Allora, comincio subito a rompervi le scatole infilandoci il triathlon.
Sono molto interessato a cercare di sviluppare la corsa più efficiente per fare 42km di corsa dopo aver pedalato per 180km, il che per un amatore medio significa dopo già 6,5-7ore di gara (compreso il nuoto).
Vi dico le mie convinzioni e quello che ho raccolto fino ad ora e gradirei sapere la vostra opinione.
Sutton, che è il tecnico di triathlon più vincente ma anche più controverso (praticamente per usare ogni strumento-metodologia opposto ai recenti sviluppi), è convinto che anche per i PRO, la corsa post 180kmdi bici si avvicina tecnicamente più ad una marcia.
Per questo ha evidenziato parecchie foto o video di atleti di alto livello che passando dalla distanza olimpica a quella ironman hanno cambiato la meccanica di corsa (prevalentementemente sull'appoggio, quindi minor spinta e corsa più appoggiata con la classica rullata).
Per arrivare a questo, tra le altre cose, bisogna anche cambiare la posizione e allenamento in bici in modo da pedalare sfruttando più i quadricipiti nel ciclismo e "salvando" i bicipiti femorali per la corsa.
Testandolo su di me l'anno scorso ho trovato in effetti un grande beneficio, ma naturalmente un caso non fa storia.
(Per darvi un riferimento sulla meccanica di corsa, un elite corre una maratona di un ironman circa 30' più lento della maratona a secco, un amatore tra 20' e 1'h15' più lento).
che ne pensate?
Efficienza di corsa IronMan (o comunque da gambe affaticate)
- stefanoSTRONG
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Re: Efficienza di corsa IronMan (o comunque da gambe affaticate)
ne so poco di ironman (magari grazie a te ne saprò di più) ma a occhio e croce gli dò ragione.
come sai non amo le fisse tecniche "minimaliste".
"più controverso (praticamente per usare ogni strumento-metodologia opposto ai recenti sviluppi"
quali sarebbero i "recenti sviluppi"?
p.s. un appoggio a terra più lento permette di applicare più forza
come sai non amo le fisse tecniche "minimaliste".
"più controverso (praticamente per usare ogni strumento-metodologia opposto ai recenti sviluppi"
quali sarebbero i "recenti sviluppi"?
p.s. un appoggio a terra più lento permette di applicare più forza
- stefanoSTRONG
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Re: Efficienza di corsa IronMan (o comunque da gambe affaticate)
allora guarda, la sua filosofia controversa rispetto agli ultimi sviluppi in estrema sintesi (più avanti avrò modo di parlare di apsetti più specifici) è questa:lucaliffo ha scritto: ↑gio 22 feb 2018, 10:49 ne so poco di ironman (magari grazie a te ne saprò di più) ma a occhio e croce gli dò ragione.
come sai non amo le fisse tecniche "minimaliste".
"più controverso (praticamente per usare ogni strumento-metodologia opposto ai recenti sviluppi"
quali sarebbero i "recenti sviluppi"?
p.s. un appoggio a terra più lento permette di applicare più forza
-non usa misuratori di potenza o fc (raramente e solo per qualche atleta prende qualche riferimento sulla fc)
-adotta elevatissimo volume
-la qualità la riduce a tratti molto brevi (parliamo spesso anche di 25/50mt sul nuoto e di fartlek sulla corsa di 15"-30"-45" per non far scadere la "tecnica" sotto fatica)
-annulla quasi totalmente ogni esercizio di tecnica e drills (limitandoli esclusivamente al fase di preparazione della programmazione a lungo termine), favorendo invece la forza (solo specifica, quindi no a pesi) in tutti e tre gli sport
ha allenato gli atleti più vincenti del triathlon ed attualmente allena Daniela Ryf, vincitrice degli ultimi 3 mondiali di IronMan e Nicola Spirig (che nell ultime due olimpiadi ha vinto medaglia d'oro e d'argento)
Re: Efficienza di corsa IronMan (o comunque da gambe affaticate)
ci stanno certe modifiche, in fondo lo stesso Bekele ha dovuto modificare la propria corsa soltanto per passare da 10 a 42km. Vedremo pure Farah se adotterà dei cambiamenti.
Mutante sovrumano
Re: Efficienza di corsa IronMan (o comunque da gambe affaticate)
interessante, sembra che considerato che son 3 sport e comporta molte ore di impegno, tenga da fare solo tutto ciò che ritiene indispensabile.stefanoSTRONG ha scritto: ↑gio 22 feb 2018, 11:01
allora guarda, la sua filosofia controversa rispetto agli ultimi sviluppi in estrema sintesi (più avanti avrò modo di parlare di apsetti più specifici) è questa:
-non usa misuratori di potenza o fc (raramente e solo per qualche atleta prende qualche riferimento sulla fc)
-adotta elevatissimo volume
-la qualità la riduce a tratti molto brevi (parliamo spesso anche di 25/50mt sul nuoto e di fartlek sulla corsa di 15"-30"-45" per non far scadere la "tecnica" sotto fatica)
-annulla quasi totalmente ogni esercizio di tecnica e drills (limitandoli esclusivamente al fase di preparazione della programmazione a lungo termine), favorendo invece la forza (solo specifica, quindi no a pesi) in tutti e tre gli sport
ha allenato gli atleti più vincenti del triathlon ed attualmente allena Daniela Ryf, vincitrice degli ultimi 3 mondiali di IronMan e Nicola Spirig (che nell ultime due olimpiadi ha vinto medaglia d'oro e d'argento)
Mutante sovrumano
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Re: Efficienza di corsa IronMan (o comunque da gambe affaticate)
-Niente watt o ftp...E allora in base a cosa imposta gli allenamenti di bici? Km e sensazioni?stefanoSTRONG ha scritto: ↑gio 22 feb 2018, 11:01allora guarda, la sua filosofia controversa rispetto agli ultimi sviluppi in estrema sintesi (più avanti avrò modo di parlare di apsetti più specifici) è questa:lucaliffo ha scritto: ↑gio 22 feb 2018, 10:49 ne so poco di ironman (magari grazie a te ne saprò di più) ma a occhio e croce gli dò ragione.
come sai non amo le fisse tecniche "minimaliste".
"più controverso (praticamente per usare ogni strumento-metodologia opposto ai recenti sviluppi"
quali sarebbero i "recenti sviluppi"?
p.s. un appoggio a terra più lento permette di applicare più forza
-non usa misuratori di potenza o fc (raramente e solo per qualche atleta prende qualche riferimento sulla fc)
-adotta elevatissimo volume
-la qualità la riduce a tratti molto brevi (parliamo spesso anche di 25/50mt sul nuoto e di fartlek sulla corsa di 15"-30"-45" per non far scadere la "tecnica" sotto fatica)
-annulla quasi totalmente ogni esercizio di tecnica e drills (limitandoli esclusivamente al fase di preparazione della programmazione a lungo termine), favorendo invece la forza (solo specifica, quindi no a pesi) in tutti e tre gli sport
ha allenato gli atleti più vincenti del triathlon ed attualmente allena Daniela Ryf, vincitrice degli ultimi 3 mondiali di IronMan e Nicola Spirig (che nell ultime due olimpiadi ha vinto medaglia d'oro e d'argento)
-ripetute di corsa brevi per non far scadere la tecnica...modo curioso di preparare una gara in cui la tecnica dopo nuoto e bici sará di per sè giá scaduta.
Ritengo cmq intelligente considerare il triathlon uno sport a se e non l'insieme di 3 sport (motivo per cui non mi piace poiché avviene un imbastardimento delle discipline...gusti e visioni personali per caritá).
In effetti se dopo nuoto e bici è impossibile sperare di avere una corsa elastica é inutile allenarsi pensando di poterla avere e quindi allenarsi con una tecnica diversa da quella che userai in gara.
" personaggio occulto, un massone, un beato paolo" (cit. Lucaliffo)
http://appiedato.blogspot.it/
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Re: Efficienza di corsa IronMan (o comunque da gambe affaticate)
premesso che ho sempre avuto buone impressioni dagli allenatori australiani in atletica...stefanoSTRONG ha scritto: ↑gio 22 feb 2018, 11:01allora guarda, la sua filosofia controversa rispetto agli ultimi sviluppi in estrema sintesi (più avanti avrò modo di parlare di apsetti più specifici) è questa:lucaliffo ha scritto: ↑gio 22 feb 2018, 10:49 ne so poco di ironman (magari grazie a te ne saprò di più) ma a occhio e croce gli dò ragione.
come sai non amo le fisse tecniche "minimaliste".
"più controverso (praticamente per usare ogni strumento-metodologia opposto ai recenti sviluppi"
quali sarebbero i "recenti sviluppi"?
p.s. un appoggio a terra più lento permette di applicare più forza
-non usa misuratori di potenza o fc (raramente e solo per qualche atleta prende qualche riferimento sulla fc)
-adotta elevatissimo volume
-la qualità la riduce a tratti molto brevi (parliamo spesso anche di 25/50mt sul nuoto e di fartlek sulla corsa di 15"-30"-45" per non far scadere la "tecnica" sotto fatica)
-annulla quasi totalmente ogni esercizio di tecnica e drills (limitandoli esclusivamente al fase di preparazione della programmazione a lungo termine), favorendo invece la forza (solo specifica, quindi no a pesi) in tutti e tre gli sport
ha allenato gli atleti più vincenti del triathlon ed attualmente allena Daniela Ryf, vincitrice degli ultimi 3 mondiali di IronMan e Nicola Spirig (che nell ultime due olimpiadi ha vinto medaglia d'oro e d'argento)
i primi 2 punti concordo. tutte ste misurazioni secondo me non hanno precisa corrispondenza con i fenomeni interni del corpo umano.
il punto 3 non saprei.
il punto 4 concordo su tecnica/drills (che cazzo ti metti a fare tecnica, da velocista poi, se devi gareggiare per ore?). sulla forza mi astengo perchè non sono esperto di nuoto e ciclismo e quindi dell'utilizzo dei mezzi della forza in questi due sport.
p.s. la ryf tallona come se non ci fosse un domani