Mi sono ascoltato questo intervento
https://youtu.be/xE2iZ-XvYHc
del 2017 di Maurizio Cito ( settore tecnico Fidal e coach di Chiappinelli) sull'allenamento giovanile.
Esprime idee giá toccate in questo forum e soprattutto avanzate da @lucaliffo ossia:
-il problema di giovani atleti che fanno poco volume e che per questo vengono spacciati non per atleti senza basi ma per atleti piú promettenti di altri perché non ancora bruciati.(emblematico l'esempio del 1500ista che da junior in inverno arrivava a correre a malapena 30-40 km a settimana)
-il problema della multidisciplinarietá e multilateralitá, perché con la scusa di voler lavorare su tutto, si finisce a lavorare su niente.
-pare francamente sbattersene della prestazione immediata e ragionare sempre in un ottica di lungo periodo (leggasi cat. Senior)
Tuttavia, in tema di giovani, ribadisce piú volte l'importanza di lavorare sulla tecnica e su aspetti correlati ad essa. Allo stesso Chiappinelli fece fare una marea di andature, pliometria, mobilità articolare, ostacoli, corda. Dice che é dai 13 ai 17 anni che bisogna imparare a lavorare tanto e che é quello il periodo in cui si può e talvolta si deve spendere il tempo non solo e non ne necessariamente per correre ma per migliorare in tanti altri aspetti (rapidità, forza, coordinazione, mobilità, tecnica di corsa)
(Chiappinelli:
da allievo da 60 ai 70 km a settimana, 5 allenamenti,
1^anno Junior 85km,
nel 2017, 19 anni, circa 100km a settimana, 6 allenamenti no bigiornalieri)
Secondo me interessante...