Ma niente, mi hanno fatto girare le palle a lavoro accusandomi che "io non mi alleno" e che il calcio è lo sport per eccellenza. Non ce la faccio, puoi insultarmi come vuoi, anche i parenti non mi importa (tanto sono solo vocine del cavolo penso), però se mi dai dello scemo che fa finta di allenarsi mi girano eccome.
Eh niente, stavo per distruggere l'ufficio in stile indemoniato (perché non potevo prendere a pugni nessuno).
Ovviamente ci vuole del tempo per farmi alterare eh, ma se la cosa va avanti mezzora in cui io riporto pacatamente ogni esempio per controbattere le loro accuse e ogni volta parte una risatina o un "ma ti alleni sempre meno di un calciatore". Mi girano. Specie se chi accusa è una mandria di sedentari del piffero.
Comunque anche se non ragionavo sono riuscito a pensare di fare una cosa. Da sempre sono curioso di vedere la relazione tra rabbia e destrezza (e io sono uno che si arrabbia difficilmente), quindi ho fatto tre partite a tetris mentre tremavo dalla rabbia:
-partita di 2':00": migliorato il mio record
-partita alla massima velocità: migliorato il mio record
-partita più lunga di 2': impossibilità a giocare, errori banalissimi
Quindi la rabbia funziona per sforzi brevi e intensi, mentre per sforzi continuativi fa vacillare? Mi piacerebbe provarla in gara, ma non c'è nessuno che riesce a farmi incavolare a 30 secondi dalla partenza.
PS: Ho riportato quella canzone perché il "We, the animals take control" cantato violentemente da Chester mi fa pensare a quello stato di rabbia pura in cui l'unica cosa che sono riuscito a non fare è stato distruggere tutto, però qualcosa l'ho distrutta. Dovrei essere così in gara! Ma come si fa ad entrare in questo stato? Come fare per abbandonarsi agli "animals" del proprio io?