Mam ha scritto: ↑gio 8 nov 2018, 10:56
Luciano, hai la grande capacità di farmi sentire sempre in colpa.
Ad ogni modo, se vogliamo essere precisi, nel 2003 c'erano 100 maratoneti italiani capaci di scendere sotto le 2h30. Cinque anni dopo, ce ne furono solo 74 con una perdita quindi del 26%. Nel 2013 diventarono 46, con un'ulteriore riduzione del 37%. E cosa succederà nel 2018? beh, la situazione è in evoluzione perché bisogna includere Verona, Firenze, Reggio Emilia e Pisa, gare dove almeno una decina / quindicina di persone potrà correre sotto le 2h30. Di conseguenza penso che si possa arrivare intorno alle 36-40 persone sotto le 2h30 (mancano anche alcuni atleti / gare in classifica). Di poco sotto al record negativo del 2014, in cui soltanto 41 persone riuscirono nell'«impresa».
Quindi la tua tesi è decisamente corretta! Tutto allucinante...
Grazie per avermi pensato, alla fine ho scorso le classifiche di Maximaratona degli ultimi 15 anni e mi sono accorto che il mio tempo per un 46-enne impegnato non è proprio da "buttare via".
Un abbraccio.
Massi
Bravo Massi!
Attendiamo articolo-resoconto di New YOrk sul blog.
salvassa ha scritto: ↑mar 6 nov 2018, 14:03
Appena ne fa una diventa sicuro top20 maratoneta italiano... non so se avete visto la classifica annuale attuale... con 2:24 si è top10
massi milani 16°... allucinante
Luciano, hai la grande capacità di farmi sentire sempre in colpa.
Ad ogni modo, se vogliamo essere precisi, nel 2003 c'erano 100 maratoneti italiani capaci di scendere sotto le 2h30. Cinque anni dopo, ce ne furono solo 74 con una perdita quindi del 26%. Nel 2013 diventarono 46, con un'ulteriore riduzione del 37%. E cosa succederà nel 2018? beh, la situazione è in evoluzione perché bisogna includere Verona, Firenze, Reggio Emilia e Pisa, gare dove almeno una decina / quindicina di persone potrà correre sotto le 2h30. Di conseguenza penso che si possa arrivare intorno alle 36-40 persone sotto le 2h30 (mancano anche alcuni atleti / gare in classifica). Di poco sotto al record negativo del 2014, in cui soltanto 41 persone riuscirono nell'«impresa».
Quindi la tua tesi è decisamente corretta! Tutto allucinante...
Grazie per avermi pensato, alla fine ho scorso le classifiche di Maximaratona degli ultimi 15 anni e mi sono accorto che il mio tempo per un 46-enne impegnato non è proprio da "buttare via".
Un abbraccio.
Massi
beh ti abbiamo pensato a fatto i complimenti. prova gigantesca per un master.
l'allucinante è che ci siano così pochi assoluti più forti di te.
a proposito, secondo te onestamente quanto vali in una maratona veloce? l'anno scorso polemizzai con chi diceva che NY ti rallenta 5-6'...
dall'analisi su strava, si nota una certa gobbosità del percorso , c'è anche qualche parziale chilometrico oltre i 3'40"-3'50" (partenza, quuensboro, parte finale) che ovviamente si compensa solo in parte in discesa. Forse sull'amatore incide un po' di più, ma un elite penso possa limitare la perdita a 90-120 secondi.
Zedemel ha scritto: ↑gio 8 nov 2018, 15:08
dall'analisi su strava, si nota una certa gobbosità del percorso , c'è anche qualche parziale chilometrico oltre i 3'40"-3'50" (partenza, quuensboro, parte finale) che ovviamente si compensa solo in parte in discesa. Forse sull'amatore incide un po' di più, ma un elite penso possa limitare la perdita a 90-120 secondi.
penso pure io. la fece qualcuno dei miei. essendo in linea può contare molto la variabile vento.
anche massi ha avuto negative split come i top?
beh ti abbiamo pensato a fatto i complimenti. prova gigantesca per un master.
l'allucinante è che ci siano così pochi assoluti più forti di te.
a proposito, secondo te onestamente quanto vali in una maratona veloce? l'anno scorso polemizzai con chi diceva che NY ti rallenta 5-6'...
Ciao Luciano, avevo capito i complimenti, che ovviamente mi hanno fatto tanto piacere.
Avevo compreso anche la definizione di allucinante, non riferita a me, ma ai pro.
Comunque quando ho superato Meucci, era davvero in incognito: sembrava corresse soltanto per fare un lento.
Infine, secondo me a New York si perdono tra i 30 e i 45 secondi al primo chilometro, soprattutto per la salita, il vento ed il numero di persone che sono davanti. Clamoroso che non mi abbiano fatto partire tra i sub-Elite, o forse addirittura scandaloso. Ho dovuto superare parecchie persone improponibili, che non so per quali ragioni fossero davanti a me. La seconda parte è molto più dura, perché ci sono due ponti, di cui uno relativamente ripido (perdita tra i 20 e i 30 secondi), e Central Park (perdita tra i 30 e i 45 secondi). Direi che rispetto ad una maratona normale la perdita complessiva è tra gli 80 secondi e i due minuti.
Se mi vorrai dare qualche consiglio, direi che potrei anche correre in 2h27 in primavera. Tieni conto che per la prima volta ho preso Gel in gara, cosa che a Trino (2h29:55) 2016 e Parigi (2h29:07) 2017 non avevo fatto. Quest'anno in primavera ho fatto male (Anversa, 2h33:20) perché ho corso tutta la gara da solo ed avevo le famose solette, che nella seconda parte mi hanno leggermente danneggiato.
Zedemel ha scritto: ↑gio 8 nov 2018, 15:08
dall'analisi su strava, si nota una certa gobbosità del percorso , c'è anche qualche parziale chilometrico oltre i 3'40"-3'50" (partenza, quuensboro, parte finale) che ovviamente si compensa solo in parte in discesa. Forse sull'amatore incide un po' di più, ma un elite penso possa limitare la perdita a 90-120 secondi.
penso pure io. la fece qualcuno dei miei. essendo in linea può contare molto la variabile vento.
anche massi ha avuto negative split come i top?
mi sembra di no, secondo me non c'era vento, praticamente 3/4 di gara sono in direzione nordest.
Mam ha scritto: ↑gio 8 nov 2018, 19:11
Ciao Luciano, avevo capito i complimenti, che ovviamente mi hanno fatto tanto piacere.
Avevo compreso anche la definizione di allucinante, non riferita a me, ma ai pro.
Comunque quando ho superato Meucci, era davvero in incognito: sembrava corresse soltanto per fare un lento.
Infine, secondo me a New York si perdono tra i 30 e i 45 secondi al primo chilometro, soprattutto per la salita, il vento ed il numero di persone che sono davanti. Clamoroso che non mi abbiano fatto partire tra i sub-Elite, o forse addirittura scandaloso. Ho dovuto superare parecchie persone improponibili, che non so per quali ragioni fossero davanti a me. La seconda parte è molto più dura, perché ci sono due ponti, di cui uno relativamente ripido (perdita tra i 20 e i 30 secondi), e Central Park (perdita tra i 30 e i 45 secondi). Direi che rispetto ad una maratona normale la perdita complessiva è tra gli 80 secondi e i due minuti.
Se mi vorrai dare qualche consiglio, direi che potrei anche correre in 2h27 in primavera. Tieni conto che per la prima volta ho preso Gel in gara, cosa che a Trino (2h29:55) 2016 e Parigi (2h29:07) 2017 non avevo fatto. Quest'anno in primavera ho fatto male (Anversa, 2h33:20) perché ho corso tutta la gara da solo ed avevo le famose solette, che nella seconda parte mi hanno leggermente danneggiato.
Complimenti a Massi....ovvio. Un over 45 che gira sotto i 330 al km in maratona è un fenomeno. E complimenti a Spuffy che a occhio chiuderà l'anno tra i top 20 maratoneti italiani
Ma ribadisco che è inconcepibile che l'Italia non riesca a esprimere 100-150 atleti sub 2h30 e almeno 50 sub 2h20
Cazzo si parla di 2 atleti e spicci per regione che girino a 320 al km....gente probabilmente stipendiata per fare l'atleta, cosa che Massi e Spuffy non sono
Massi e Spuffy non sono stati selezionati tra centinaia, in alcuni casi migliaia. E si allenano nei ritagli di tempo