Come lavora l'organismo a parità sforzo corsa-bici?

L'allenamento in BDC
lucaliffo
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Re: Come lavora l'organismo a parità sforzo corsa-bici?

Messaggio da lucaliffo »

come dire che uno nasce 1500ista, poi diventa un grande ultramaratoneta e infine fa il WR nella mezza... vedo molta attinenza con la corsa :D
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Re: Come lavora l'organismo a parità sforzo corsa-bici?

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L'Appiedato ha scritto: lun 19 nov 2018, 13:53 Dunque utilizzano qurl test ridotto perché quello completo sarebbe una zuppa notevole e difficilmente replicabile con frequenza. Si tratta sicuramente di una approssimazione.
Discorso record dell'ora. Attenzione attenzione!
L'attuale detentore, Sir.Wiggins,
(Leggi: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Bradley_Wiggins)
nasce pistard, in particolar modo "inseguitore"
(Leggi: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Inseguimento)
Nella seconda parte della sua carriera, dopo un drastico processo di riconversione industriale si é avvicinato con successo al ciclismo su strada e alle corse a tappe.
Nell'ultimi 2 anni della sua carriera, in vista dell'Olimpiade di Rio, (altra riconversione all'industria pesante) étornato alla pista , e ha passato diversi mesi preparando il record.
aggiungo che nella corsa, con variazioni minime, si corre al ritmo massimo possibile, nella bici su svariate ore il tempo in cui si tira forte è una piccola parte o a volte nullo per gli uomini di classifica in tappe di poco conto. Quindi non si può paragonare una gara di Calcaterra ad una tappa del giro.

Forse l'unica pratica accostabile tra bici e corsa è il record dell'ora, già una crono in piano è meno attendibile (ma comunque se ci son curve si molla e si rilancia) ma è una buona approssimazione, le salite lunghe invece dipende, possono esserci variazioni di ritmo e spesso nella prima parte ci son i gregari che tirano.
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Re: Come lavora l'organismo a parità sforzo corsa-bici?

Messaggio da Zedemel »

lucaliffo ha scritto: lun 19 nov 2018, 11:38 quello che vuole fare chippz un po' lo provammo con simone dal luglio 2016 al febbraio 2017, a causa di problemini tda.
3 sedute in bici (spesso su strada, raramente rulli) e 2 di corsa. lavori anche in bici.
i lavori e i lunghi in bici erano 20-30% più lunghi che nella corsa.
nei cross di gennaio-febbraio i risultati furono peggiori dell'anno prima.
poi tornarono i dolori e mollò.
al di là del modo diverso in cui lavorano i muscoli, ma la corsa allena anche i tendini o sbaglio?

Perché vedo differenze nei tempi enormi per i ciclisti forti che si danno alla maratona, e quindi non può essere questione nè aerobica nè di forza.
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Re: Come lavora l'organismo a parità sforzo corsa-bici?

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lucaliffo ha scritto: lun 19 nov 2018, 14:07 come dire che uno nasce 1500ista, poi diventa un grande ultramaratoneta e infine fa il WR nella mezza... vedo molta attinenza con la corsa :D
1550 e mezza anche anche
il problema è lo steady state, in una maratona variano il passo di 10"/km a dir molto, in una tappa del giro ci sono variazioni enormi, magari fai 4 ore nella pancia del gruppo al 30% della tua capacità, poi 1 ora al limite sull'ultima salita con variazioni di ritmo continue all'interno di quell'ora.
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Re: Come lavora l'organismo a parità sforzo corsa-bici?

Messaggio da chippz »

Comunque Luc, tu conosci degli studi in cui hanno misurato la potenza di podisti? Non importa se velocisti o maratoneti..

@Zedemel è la specificità del gesto. Ovvero chi consuma meno vince. È uno sforzo altamente specifico. La bici non so, vedere questo record dell'ora fatto da chi era campione pure su altro è dubbioso.

È interessante però la definizione di watt. Dicono che chiunque riesca a pedalare a 6,7 watt/peso corporeo in soglia (credo) può ambire a vincere il Tour.

È anche molto interessante un altro metodo di allenamento che con la corsa non si applica. Il Torque work.
Ovvero degli intervalli in cui, mantenendo la stessa potenza si pedala una volta a 50 rpm, una volta a 100. E si usano proprio perché a 50 rpm è un altro tipo di pedalata e quindi si abitua il corpo a range sempre maggiori.
Nella corsa però a nessuno verrebbe in mente di correre a 8'/km.. A parte gli universitari :D
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
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Re: Come lavora l'organismo a parità sforzo corsa-bici?

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Zedemel ha scritto: lun 19 nov 2018, 14:18
lucaliffo ha scritto: lun 19 nov 2018, 11:38 quello che vuole fare chippz un po' lo provammo con simone dal luglio 2016 al febbraio 2017, a causa di problemini tda.
3 sedute in bici (spesso su strada, raramente rulli) e 2 di corsa. lavori anche in bici.
i lavori e i lunghi in bici erano 20-30% più lunghi che nella corsa.
nei cross di gennaio-febbraio i risultati furono peggiori dell'anno prima.
poi tornarono i dolori e mollò.
al di là del modo diverso in cui lavorano i muscoli, ma la corsa allena anche i tendini o sbaglio?

Perché vedo differenze nei tempi enormi per i ciclisti forti che si danno alla maratona, e quindi non può essere questione nè aerobica nè di forza.
oppure è la bici che li addormenta i tendini ;)
tante differenze dal punto di vista meccanico... e, come già detto, ho spesso rilevato più alti indici di infortuni nei ciclisti che passano alla corsa.
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Re: Come lavora l'organismo a parità sforzo corsa-bici?

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chippz ha scritto: lun 19 nov 2018, 14:31 Comunque Luc, tu conosci degli studi in cui hanno misurato la potenza di podisti? Non importa se velocisti o maratoneti..

@Zedemel è la specificità del gesto. Ovvero chi consuma meno vince. È uno sforzo altamente specifico. La bici non so, vedere questo record dell'ora fatto da chi era campione pure su altro è dubbioso.

È interessante però la definizione di watt. Dicono che chiunque riesca a pedalare a 6,7 watt/peso corporeo in soglia (credo) può ambire a vincere il Tour.

È anche molto interessante un altro metodo di allenamento che con la corsa non si applica. Il Torque work.
Ovvero degli intervalli in cui, mantenendo la stessa potenza si pedala una volta a 50 rpm, una volta a 100. E si usano proprio perché a 50 rpm è un altro tipo di pedalata e quindi si abitua il corpo a range sempre maggiori.
Nella corsa però a nessuno verrebbe in mente di correre a 8'/km.. A parte gli universitari :D
in realtà anche nel ciclismo ci sono delle specificità. Ci son gli sprinter, ci sono quelli che van forte in salita, ci son quelli che van forte nelle crono, ci son quelli che van forte nelle classiche spesso con percorsi molto nervosi, ci sono quelli che vincono i grandi giri per le notevoli capacità di recupero.
Quasi impossibile trovare tutte queste caratteristiche nello stesso ciclista.

Torque work di corsa è più assimilabile a fare lo stesso passo con falcata più o meno ampia.
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Re: Come lavora l'organismo a parità sforzo corsa-bici?

Messaggio da lucaliffo »

Zedemel ha scritto: lun 19 nov 2018, 15:01
chippz ha scritto: lun 19 nov 2018, 14:31 Comunque Luc, tu conosci degli studi in cui hanno misurato la potenza di podisti? Non importa se velocisti o maratoneti..

@Zedemel è la specificità del gesto. Ovvero chi consuma meno vince. È uno sforzo altamente specifico. La bici non so, vedere questo record dell'ora fatto da chi era campione pure su altro è dubbioso.

È interessante però la definizione di watt. Dicono che chiunque riesca a pedalare a 6,7 watt/peso corporeo in soglia (credo) può ambire a vincere il Tour.

È anche molto interessante un altro metodo di allenamento che con la corsa non si applica. Il Torque work.
Ovvero degli intervalli in cui, mantenendo la stessa potenza si pedala una volta a 50 rpm, una volta a 100. E si usano proprio perché a 50 rpm è un altro tipo di pedalata e quindi si abitua il corpo a range sempre maggiori.
Nella corsa però a nessuno verrebbe in mente di correre a 8'/km.. A parte gli universitari :D
in realtà anche nel ciclismo ci sono delle specificità. Ci son gli sprinter, ci sono quelli che van forte in salita, ci son quelli che van forte nelle crono, ci son quelli che van forte nelle classiche spesso con percorsi molto nervosi, ci sono quelli che vincono i grandi giri per le notevoli capacità di recupero.
Quasi impossibile trovare tutte queste caratteristiche nello stesso ciclista.

Torque work di corsa è più assimilabile a fare lo stesso passo con falcata più o meno ampia.
le famose "ampie e rapide" di donati usatissime in italia e considerate ciofeche in tutto l'universo! :hihihi:

chippz, lessi qualcosa per 400isti ma non ebbi la sensazione che il dato potesse essere utile. poi devo scremare quello che studio, elimino ciò che reputo poco o zero utile.
ad esempio, so che in un 400 elite dal 1° all'8° split di 50m la potenza si dimezza, a che minchia mi serve saperlo?
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Re: Come lavora l'organismo a parità sforzo corsa-bici?

Messaggio da salvassa »

Se (e sottolineo se, visto che non ne ho idea) ci sono studi su running e power validi li trovi in "Run With Power: The Complete Guide to Power Meters for Running"
PB: 5k 19'07 (passaggio test in pista 29/1/2022) 10k 38'34" (test in pista 29/1/2022) 21k 1h23'23" (Roma Ostia 06/03/2022) 42k 2h58.47 (Milano 2022)
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Re: Come lavora l'organismo a parità sforzo corsa-bici?

Messaggio da Ericradis »

lucaliffo ha scritto: lun 19 nov 2018, 14:46
Zedemel ha scritto: lun 19 nov 2018, 14:18
lucaliffo ha scritto: lun 19 nov 2018, 11:38 quello che vuole fare chippz un po' lo provammo con simone dal luglio 2016 al febbraio 2017, a causa di problemini tda.
3 sedute in bici (spesso su strada, raramente rulli) e 2 di corsa. lavori anche in bici.
i lavori e i lunghi in bici erano 20-30% più lunghi che nella corsa.
nei cross di gennaio-febbraio i risultati furono peggiori dell'anno prima.
poi tornarono i dolori e mollò.
al di là del modo diverso in cui lavorano i muscoli, ma la corsa allena anche i tendini o sbaglio?

Perché vedo differenze nei tempi enormi per i ciclisti forti che si danno alla maratona, e quindi non può essere questione nè aerobica nè di forza.
oppure è la bici che li addormenta i tendini ;)
tante differenze dal punto di vista meccanico... e, come già detto, ho spesso rilevato più alti indici di infortuni nei ciclisti che passano alla corsa.
Infatti la bici, oltre alla forza concentrica, non coinvolge l’elasticità di muscoli e tendini. I ciclisti sono muscolarmente più forti, di solito aerobicamente più allenati, ma con poca elasticità. Il mix ideale per infortuni da sovraccarico.