spiritolibero ha scritto: ↑lun 13 gen 2020, 23:32
@maxmagnus
Ma cosa sta succedendo in Francia? Leggo su Twitter che ci sono proteste continue.
Qui in Italia i media le stanno ignorando pressoché del tutto.
domanda vasta
parli degli incidenti?
della riforma delle pensioni?
del quadro generale?
Fammi un riassunto. C'è un macello a quanto vedo.
Qui in Italia per provvedimenti anche ben più repressivi non c'è stata tutta questa mobilitazione. Per dire, in Francia, gli avvocati hanno gettato via la toga e hanno intenzione di paralizzare la giustizia, mentre noi, per la riforma robespierriana della prescrizione, non arriveremo a niente del genere. E ci sarebbe da scatenare un pandemonio anche per la paventata riforma della giustizia civile.
Non parliamo poi delle pensioni, dove con le leggi Monti-Fornero in pratica si è bloccato il turnover nel mondo del lavoro, sempre con la solita scusa che non ci sono soldi, abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e filastrocca cantante.
Qui in Italia ora si parla apertamente anche di privatizzare la sanità, iniziando dai pronto soccorso.
Ora vorrebbero applicare la stessa ricetta in Francia...
1,73m x 57kg
obiettivi: mezzofondista in cerca di sfide
Da un punto di vista culturale, bisogna capire che in Francia il diritto di sciopero é sacro.
anche quando fanno sciopero i piloti d'air France in pieno agosto, l'opinione li sostiene.
ci sono pi considerazioni più' pratiche, gli scioperi sono in genere fatti dal servizio pubblico, al quale sono (siamo) tutti attaccati, per ragioni varie. terzo punto, il pubblico qui é enorme - più' di 5 milioni di persone sono pagate dallo stato, in pratica un francese su due ha qualcuno della famiglia che ci lavora.
c'é un altro punto di vista culturale importante ed é il sospetto, per non dire la sfiducia, nei confronti del privato ( e dei politici). Quasi nessuno baratterebbe la pensione pubblica con un sistema a capitalizzazione privato, neanche i quadri. E non hanno torto.
se veniamo alle pensioni, Macron sta presentando la riforma su due principi condivisibili - passare dai circa 40 regimi diversi ad uno universale, non calcolare più' la pensione in base agli anni di contributi, ma tenendo conto di quanto versato e dell'età anagrafica, la cosiddetta età "pivot"- ma in pratica é un'inculata, come si dice a Parigi.
il discorso é lungo, ma tra le altre cose prevede di azzerare i contributi a partire da 120 000 euro lordi di stipendio. chi guadagna di più', non deve più' versare i contributi- e non ha neanche i diritti, ovviamente- ma soprattutto i contributi non li deve più' versare il datore di lavoro. oggi i contributi sono a 60% a carico del datore di lavoro e a 40% del dipendente
quindi, le società non pagano più' il 60% contributi ed intascano un regalo, i quadri e i dirigenti si tengono il. 40%, ma "perdono il 60 % dei contributi, e il sistema generale perde i contributi quadri e i dirigenti, ma deve pagare le pensioni dei quadri e i dirigenti che sono già in pensione.
ps
io in realtà ci guadagnerei, perché con il sistema attuale, riformato da un altro "socialista, in pensione ci andrei più' tardi, cio' non toglie che sia una riforma di un cinismo e facciaculismo enorme
Contrariamente a quello che si pensa, l'Italia è sotto alla media europea per percentuale di dipendenti pubblici (14% degli occupati pari a poco più di 3 milioni di lavoratori).
Nella riforma francese, il buco di bilancio creato dai mancati versamenti previdenziali a quanto ammonta e nelle intenzioni come dovrà essere coperto?
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obiettivi: mezzofondista in cerca di sfide
spiritolibero ha scritto: ↑mar 14 gen 2020, 14:35
Contrariamente a quello che si pensa, l'Italia è sotto alla media europea per percentuale di dipendenti pubblici (14% degli occupati pari a poco più di 3 milioni di lavoratori).
Nella riforma francese, il buco di bilancio creato dai mancati versamenti previdenziali a quanto ammonta e nelle intenzioni come dovrà essere coperto?
stranamente, il rapporto governativo non ne parla
un sindacato ha fatto uno studio e il risultato é di 4,5 MD di buco l'anno, la copertura sarà oggetto della prossima riforma, immagino
questa sarebbe la riforma di un sistema in deficit di 3,5 MD.
che ci sia gente pesantemente incazzata, quindi, non mi pare affatto strano, anche se non tutti per le stesse ragioni
in brasile bufera.
il segretario alla cultura, da poco eletto da B, ha fatto un discorso alla nazione dicendo che nel prossimo decennio la cultura brasiliana sará eroica, imperativa e vincolante... il problema é che:
- tutto il discorso recitava a memoria parola per parola un famoso discorso di GOEBBELS
- mentro lo recitava di sottofondo passava il "lohengrin" di richard wagner
