Anch'io.zazs ha scritto: io faccio forza sempre dopo aver corso.
Il libro di magness è il classicone science of running?
Se sì me lo devo rileggere ma non li pare preveda la trasformazione in quei termini
Anch'io.zazs ha scritto: io faccio forza sempre dopo aver corso.
Proprio quel libro. Lo dovrei ritrovare, purtroppo è disperso in uno dei 20 scatoloni della libreria che devo ancora aprire dopo il trasloco. E non avendo una libreria fino a fine luglio, dubito riuscirò a ritrovare alcuni passaggi che mi ero segnato prima di quella data.salvassa ha scritto: dom 14 giu 2020, 19:05Anch'io.zazs ha scritto: io faccio forza sempre dopo aver corso.
Il libro di magness è il classicone science of running?
Se sì me lo devo rileggere ma non li pare preveda la trasformazione in quei termini
Probabilmente noi replichiamo questo schema quando prima di un lavoro di 12-15 x 100/150 m in salita svolgiamo un progressivo tra 30' e 40' partendo in riscaldamento (sopra i 5'/km e chiudendo a ritmo medio non tirato sui 3'30"/km).lucaliffo ha scritto: dom 14 giu 2020, 17:40 in competition period su 6 settimane fa salite 2 volte, una prima di un giorno di LT maintenance e una prima di un giorno di lenti.
quindi mi pare che nella stragrande maggioranza dei casi fa come me.
e la spiegazione che ne dá é esattamente il contrario di quanto dici tu: IN GARA nel finale le fibre I sono finite e vengono reclutate le II, per questo conviene anche IN ALLENAMENTO riprodurre la sequenza con la forza alla fine.
sicuramente è nello scatolone più pesante... se mi ricordo bene è un mattone giganteedorm ha scritto: dom 14 giu 2020, 20:28Proprio quel libro. Lo dovrei ritrovare, purtroppo è disperso in uno dei 20 scatoloni della libreria che devo ancora aprire dopo il trasloco. E non avendo una libreria fino a fine luglio, dubito riuscirò a ritrovare alcuni passaggi che mi ero segnato prima di quella data.salvassa ha scritto: dom 14 giu 2020, 19:05Anch'io.zazs ha scritto: io faccio forza sempre dopo aver corso.
Il libro di magness è il classicone science of running?
Se sì me lo devo rileggere ma non li pare preveda la trasformazione in quei termini
Come mai potenziamento prima di un lento?
Ripeto, non la prendo di certo sul personale, mi sta bene mettere in discussione ciò che faccio, fermo restando che ho un allenatore di cui mi fido e continuerò a seguire i suoi programmi.chippz ha scritto: Come mai potenziamento prima di un lento?
Di certo non è per reclutare più fibre correndo..
Su questo concordo, è bene non fare stupidate in allenamento, ma ci devono pure essere altri fattori a livello genetico e/o di stile di vita, per cui alcuni sono di cristallo mentre altri possono fare qualsiasi cosa senza eccessive conseguenze. Penso solo a questi keniani e etiopi (specie quelli di lunga carriera), tra strade improbabili e molto collinari, come avranno fatto.edorm ha scritto: lun 15 giu 2020, 9:50
Capitolo recupero, e qui si apre il mio capitolo preferito. Gli allenatori possono studiare seimila tabelle diverse di 200 allenatori di successo del passato e del presente. Possono discutere se sia meglio fare una prova lunga in piano dopo le salite, oppure scervellarsi su come reclutare più fibre veloci in una seduta senza infortunarsi. Ma se si propinerà un programma di allenamento settimanale, costruito per un atleta professionista, ad un atleta che non si "comporta" come un professionista, hai voglia à trovare i motivi per i quali quell'atleta si infortunerà. Se si beve quasi tutti i giorni, se si dorme 6 o 7 ore avendo doppie sedute quasi tutti i giorni, i motivi che tengono fermi ai box i nostri élite non sono di certo i lenti dopo la palestra o le trasformazioni dopo le salite, e su questo ne sono convinto.