L'Appiedato ha scritto:Ma allora...Tamberi va o non va al mondiale? Du ball...
Cmq mi ricorda l'Appiedato, solo che io sono cosí in tutte le scelte della mia vita a partire dal gusto del gelato e soprattutto, ovviamente, delle mie scelte non frega niente a nessuno non che, personalmente di ciò che fa Tamberi me ne freghi molto di più.
Leggo sulle news odierne che l'Oracolo di Delfi si e' finalmente pronunciato!
L'Appiedato ha scritto:Ma allora...Tamberi va o non va al mondiale? Du ball...
Cmq mi ricorda l'Appiedato, solo che io sono cosí in tutte le scelte della mia vita a partire dal gusto del gelato e soprattutto, ovviamente, delle mie scelte non frega niente a nessuno non che, personalmente di ciò che fa Tamberi me ne freghi molto di più.
Leggo sulle news odierne che l'Oracolo di Delfi si e' finalmente pronunciato!
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Ora sono molto più sereno.
Me lo vedo a spetalare la margherita, m'ama...non m'ama, vado...non vado
Bhe non mi pare niente di trascendentale, mi sembrano 2 serie allenanti, il resto fatto per aggiungere volume, ma tranquillo.
Comunque, con 800isti forti, soprattutto 400-800isti, credo che una buona strategia sia in giovane età di mantenere volumi bassi e di preservare le capacità anaerobiche, poi arrivati a stabilizzarsi sui 46-48 nei 400m si potrebbero iniziare lentamente a sviluppare le capacità aerobiche tentando di abbassare la forbice 400-800.
Altra osservazione, mi piaciono sempre di più i lavori con questa struttura: inizio tranquillo e più volumetrico per poi fare 2-3 prove intense da da stanco. Ho la percezione che vengano ridotta la possibilità di farsi male, si mantiene una certa capacità volumetrica e si arrivano comunque a fare alcune prove a ritmo gara.
Un lavoro per 400isti che abbiamo ripetuto quest'anno è stato: 250/200 r. 4-12' (90-92% rg400); 200/200 r. 4/12' (92-95% rg400); 1x300 (forte)
Se hai bisogno di informazioni per un infortunio relativo alla corsa qui trovi il mio sito: https://nicolarossift.com
Recentemente ragionavo proprio su questo concetto estendibile un po' a tutte le distanze,
ovverosia iniziare il lavoro già da stanco; ovviamente però con un volume del lavoro ridotto;
in tal modo diminuiresti il periodo passato "nella zona della morte" ma essendo costretto a provare a sviluppare forza con una muscolatura già stanca potresti avere gli stessi benefici di un lavoro più lungo.
Certo...nelle distanze in cui diventa importante convivere con il lattato per tanto tempo questo approccio non potrebbe essere l'unico
Grande gara della Battocletti, ormai solo la chebet le è superiore.
Unica nota negativa i doppiati, davvero sono inguardabili ad un mondiale. Io cambierei le regole perché non è la gara di paese che può partecipare chiunque