É la deriva cardiaca, misurata in % tra (watt medi prima metà/fc media prima metà) - (watt medi seconda metà/fc media seconda metà) e indica il grado di affaticamento cardiaco.
Insomma, tanto più il disaccoppiamento cresce velocemente (alias sopra uno scarto del 5% tra prima e seconda metà), tanto più si sta facendo uno sforzo oltre le proprie capacità.
Quindi si valuta la progressione del disaccoppiamento nel corso delle ripetute, se aumenta ad ognuna sempre entro il 5% allora l'allenamento é efficace. Se invece si supera il 5% é possibile che si stia raschiando troppo il barile.
E pare non dipendere né dalla durata né intensità della prova.
Esempi:
In bici ai tempi d'oro rispettavo questi valori, pure durante sforzi massimali, segno di grande efficienza aerobica.
Ieri sono andato a correre e ho fatto 4x670m a 4'45"/km circa.
Convertendo velocità in watt (penso la formula funziona uguale se si usano i km/h al posto dei watt), ho ottenuto rispettivamente questi disaccoppiamenti:
18% - 10% - 8% - 9%
Poi ho fatto 110m a 4'10" e il disaccoppiamento é stato 7%
Tradotto, la primissima ripetuta era uno sforzo da suicidio, infatti era da un anno che non correvo più seriamente. A livello di sensazioni no ma a "livello organico" é come buttarsi in un lago ghiacciato senza preavviso
Poi il disaccoppiamento é calato sempre più perché mi stavo adattando e nell'ultima é aumentato di nuovo perché ho aumentato il passo, quindi vuol dire che anche se ero sempre fuorigiri a livello aerobico ne avevo ancora.
Però vuole anche dire che avrei potuto andare tipo 1'/km più lento e avrei ottenuto gli stessi benefici..