E i libri?

[L'Appiedato]

Per una lettura di piacere posso permettermi solo la traduzione italiana.
Però non penso che sia quello il problema è proprio la trama in sé che non mi convince. Ambiente desertico, spezia, jihad, messia, lisan/ al gaib (entrambe parole arabe)...è chiaro che la cosa è voluta ma appare un po' ridicolo che la fantasia umana arrivi solo fin lì; hai un mondo abitato in una galassia lontana lontana e solo perchè è desertico allora vi sono i maomettani? Eddai...È normale che gli scrittori del fantastico sviluppino i loro universi sulla base di mondi o miti reali ma il processo di rielaborazione a volte mi sembra essere stato più fine; per fare un esempio e senza nulla togliere a Martin (bravissimo, ci mancherebbe...) però per sotto questo aspetto è abbastanza evidente la differente caratura tra lui e un Tolkien.

[NicolaRossi1]

Ne ho letti 3 o 4,sinceramente poi si va avanti più la situazione si fa confusa.
Il film del 2021(?) in questo senso ha fatto un ottimo lavoro, aspetto con ansia la seconda parte

[marcoa]

già che mi compari science fiction e fantasy...

Il primo Dune è science fiction e come tale cerca di esplorare/analizzare la condizione umana (e l'ecologia in questo caso) con la scusa di scenari immaginari.

I libri successivi fanno un gran casino proprio perché cambiano focus e sono sempre più accozzaglia di stories, generi, idee diverse.

Concordo sul film originale (infatti piace a molti dei miei amici a cui la fantascienza non piace) e anche col commento di Nicola sul film recente.

Poi che non ti sia piaciuto ci sta al 100%, non è neanche nella mia top 10 (a cui dovrei pensare, cosi su due piedi farei fatica a stilata ma Dune non c'è).

[Lord_Phil]

Ha chiuso book depository

[L'Appiedato]

già che mi compari science fiction e fantasy...

Non è vero, ti ho comparato fantasy (Martin) con fantasy (Tolkien) per esemplificare un concetto trasponibile anche alla fantascienza.
Che poi, detto onestamente, certe classificazioni del fantastico servono più per collocare i libri sugli scaffali che per altro.

Il primo Dune è science fiction e come tale cerca di esplorare/analizzare la condizione umana (e l'ecologia in questo caso) con la scusa di scenari immaginari.

Sì, lo avevo letto e lo sapevo ma onestamente io tutta questo lavoro di world building su basi scientifiche e tecnologiche non l'ho visto. Se proprio vogliamo vedere l'universo di Asimov è molto più credibile e anche le possibili riflessioni sull'umanità per me sono di un altro livello.

[Darth Elius]

Letto questo libro sulla storia di Giulia e in generale sul periodo augusteo.
Testo interessante anche se di tanto in tanto mi è parso che l'autore indugiasse un po' con la fantasia, d'altra parte non c'è tantissima ciccia, sia per una scarsità, di numero e di veridicità, congenita delle fonti antiche sulle figure femminili sia per una damnatio memoriae ad opera del regime.

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[Darth Elius]

Letto La scienza dell'incredibile - come si formano credenze e convinzioni e perchè le peggiori non muoiono mai, Massimo Polidoro.
Libro interessantissimo e che consiglio caldamente in cui sostanzialmente si spiega l'origine del pensiero irrazionale e come questa origine è in molti casi frutto della evoluzione biologica, comportamentale e culturale umana.
A chiosa di questo processo di analisi dei meccanismi che ci rendono non esseri razionali con sentimenti ma creature emotive che talvolta pensano e che, mettendo a nudo il materialismo più puro, potrebbe gettare qualcuno nello sconforto per non riuscire trovare senso nella vita l'autore ci lascia con queste ultime riflessioni

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[lucaliffo]

tutte le altre cose le ho fatte, ma "chi sei e qual´é il tuo ruolo nel mondo" non saprei... per cui ancora non posso congedarmi

[chippz]

In sti giorni sto leggendo il libro "il predatore di anime".
Sebbene la protagonista sia una poliziotta, parla di un "salvatore" di ragazze in difficoltà che, entrando nella loro psiche, riesce ad aiutarle (anche se poi probabilmente lui sarà l'antagonista di tutto..) e per farlo ci si lega anche sentimentalmente sebbene al tempo stesso non crea una vera relazione con nessuna.

L'avevo comprato (assieme al libro "Come interpretare il linguaggio del corpo") in un momento di debolezza, ma ancora non ho capito se questa figura del salvatore che instaura relazioni psicologiche descrive maggiormente me o la ex.
Ormai inizio a credere di essere un suo sosia (della ex), a tratti narcisista a tratti insensibile.

Paradossalmente prendere coscienza di questi tratti mi hanno fatto ampliare la visione del mondo e delle persone... Ma ancora sono ad un bivio tra "amare alla follia incondizionatamente" o "non provare più alcun tipo di sentimenti". Risolverò anche quale delle due strade sto percorrendo.
Chissà se il libro mi darà ulteriori spunti!

Riallacciandomi al post sopra, allora mi sa io sono ancora al "nasci" ahaha. Tutto il resto é dubbio.

[L'Appiedato]

Teminata da qualche giorno la lettura di "Cannibali e re" dell'antropologo americano Marvin Harris: lettura molto interessante.
L'assunto di fondo è che l'evoluzione culturale dell'uomo sia in gran parte dovuta ai vincoli ecologici più che ad una libera espressione della volontà comune. In sostanza, la necessità di soddisfare i bisogni fondamentali [sfamarsi anzitutto] e il rapporto costi-benefici degli strumenti trovati per soddisfarli hanno scolpito la cultura umana in tutti i suoi aspetti (organizzazione sociale, religione, morale, costume...). Harris ripercorre la pre- e la storia umana proponendo esempi ed evidenze che corroborano la sua teoria. E' un libro degli anni 70, non so se sia superato, in alcune parti probabilmente sì, per esempio le sue conoscenze sulle culture mesoamericane mi paiono obsolete tuttavia il mio pensiero è molto affine a quello da lui espresso e personalmente, seppur in modo meno consapevole e senza troppe evidenze ero giunto a conclusioni analoghe.