Le varie tipologie di stretching

L'importanza del potenziamento e dello stretching
lucaliffo
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Re: Le varie tipologie di stretching

Messaggio da lucaliffo »

probabilmente é un argomento su cui la variabilitá delle pratiche é estrema.
certo bisognerebbe chiedersi/spiegare fisiologicamente come mai c´é gente che non lo fa mai, o se lo fa ne trae danno o pessime sensazioni, e gente come me che senza lo stretching non sopravviverebbe.

- io mi sveglio la mattina e ancora a letto faccio stretching, botta di immane piacere e affronto le successive attivitá con efficienza infinitamente maggiore.
- poi prima di uscire a correre altro stretch (breve) e la corsa mi viene infinitamente meglio, vado molto piú veloce e con minore sforzo.
- dopo la corsa se (brevissimamente) stretcho i gruppi principali, recupero prima. sensazione sempre di immane piacere. non lo faccio peró se ho dei muscoli molto contratti.
- a prescindere dallo sport, durante la giornata stretcho qualche gruppo se lo sento stanco/impallato/dolorante e subito mi riprendo alla grande.
- anche se faccio palestra, se fra una serie e l´altra ci metto stretch, la serie successiva viene infinitamente meglio.
- noto anche una maggiore ampiezza e profonditá della respirazione dopo aver fatto stretch, anche se solo alle gambe

com´é possibile che ci sia gente che prova sensazioni ed effetti opposti? :boh:
siamo a una biforcazione genetica, ci stiamo dividendo in 2 specie diverse? :shock:
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lucaliffo
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Re: Le varie tipologie di stretching

Messaggio da lucaliffo »

Darth Elius ha scritto: mer 16 nov 2022, 13:02 Sì solo gambe, statico, dopo la corsa

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esattamente il contrario, in tutte le componenti, di ció che consiglio io :D
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Zedemel
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Re: Le varie tipologie di stretching

Messaggio da Zedemel »

NicolaRossi1 ha scritto: mer 16 nov 2022, 11:59
- Diminuzione dell'autopercezione e del tempo dedicato a "prendersi cura" del proprio corpo (non so come spiegare bene questo elemento)
E' possibile che le nostre generazioni a parte lo sport principale, si dedicasse al movimento di qualche tipo anche il resto del giorno. Mi sembra che ultimamente, anche per le attuali tecnologie, ci sia molta più staticità nelle 23 ore rimanenti in cui non ci si allena.
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Darth Elius
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Re: Le varie tipologie di stretching

Messaggio da Darth Elius »

Domanda da nabbo.
Io penso di avere un bacino molto bloccato. Per esempio nella posizione che vedete in foto io non riesco assolutamente ad appiattire la schiena, rimane concava come da linea rossa mentre la ragazza in foto ce l'ha addirittura convessa.
Secondo voi questa rigidità può essere dovuta agli adduttori? Ho questa idea perché per esempio nell'esercizio di stretching da seduto che vedere in foto sono imbarazzante, riesco ad allungarmi poco pur tenendo le gambe non larghissime. A me sembra che i muscoli posteriori della gamba, tipo il bicipite femorale invece abbiano un discreto allungamento; quando faccio esercizi di mobilità del bacino mi sembra che questo sia capace di intro-estrovertersi per cui sto cercando di capire dove sia il blocco
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lucaliffo
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Re: Le varie tipologie di stretching

Messaggio da lucaliffo »

il 99,99% della popolazione non riuscirebbe a mantenere la schiena come la tipa in foto... sará una ballerina, una che fa la spaccata
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Darth Elius
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Re: Le varie tipologie di stretching

Messaggio da Darth Elius »

Dici? Pensavo fosse cosa se non normale.
Quella è una posizione yoga che si chiama Ardha Uttanasana, immagino che la tipa sia una yogi

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NicolaRossi1
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Re: Le varie tipologie di stretching

Messaggio da NicolaRossi1 »

Ischiocrurali e adduttori insieme. Se vuoi raggiungere la tipa meglio allenarsi con antiversione del bacino e gambe leggermente piegate cercando prima di mantenere la posizione e poi stendendo le gambe senza muovere la schiena
Se hai bisogno di informazioni per un infortunio relativo alla corsa qui trovi il mio sito: https://nicolarossift.com :thumleft:
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Re: Le varie tipologie di stretching

Messaggio da L'Appiedato »

Guardando il video su Cam Levins postato in un altro 3d mi è sorta una domanda.
Mo sto fissando di aver un ridotto grado di mobilità dell'anca dovuto ad una limitata elasticità degli adduttori (anche il sig. Levins nella ripresa in cui esegue stretching dinamico non mi pare un mostro in quel campo). Anche se da 4 settimane sto facendo stretching propedeutico rimango lontano anni luce dal riuscire a fare una spaccata sagittale, ma ovviamente sono cose molto lunghe...
La domanda è la seguente: esiste un test per capire se si ha un grado di ipomobilità dell'anca nel contesto atletica/corsa?
" personaggio occulto, un massone, un beato paolo" (cit. Lucaliffo)
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Re: Le varie tipologie di stretching

Messaggio da chippz »

A me vengono in mente: sdraiato, gambe distese una giù una cercando di portarla tanto più vicino al petto.
Sdraiato a bordo letto, una gamba a penzoloni giú dal letto, l'altra piegata cercando di portare il ginocchio al petto.

In realtà la prima é per i "bicipiti femorali" la seconda più per lo psoas, però potrebbero essere indicative (oltre che esistono macchinari che misurano i cm di rom).
Alla fine sono anche i due macchinari che ho in palestra e che pensavo potessi usarli per migliorare il rom nello squat, in realtà sono migliorato automaticamente semplicemente diventando più forte. Un po come Farah probabilmente avrebbe una falcata più ampia di Bolle per il semplice fatto che ha una forza specifica maggiore, alias rom maggiore.
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
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Darth Elius
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Re: Le varie tipologie di stretching

Messaggio da Darth Elius »

Questa è più o meno la situazione

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