giovanetica leggera italiana

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lucaliffo
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Re: giovanetica leggera italiana

Messaggio da lucaliffo »

NicolaRossi1 ha scritto: sab 5 mar 2022, 23:38
Luken ha scritto: sab 5 mar 2022, 21:27 Mi mancano decine di migliaia di messaggi, e quindi facilmente cadrò in qualcosa di già detto.
Luc parlava di un mio atleta, un giovanotto che ha iniziato a correre a 9 anni, un appassionato che cerca di fare una professione della sua passione.
Credo dovremmo iniziare a pensare che, così come uno si innamora del calcio, del basket, delle arti marziali in tenera età, allo stesso modo possa innamorarsi di una disciplina dell'atletica.
Dopodiché, se hai la fortuna di trovare un bravo allenatore, o soltanto uno che riesce ad alimentare la tua passione, allora vai avanti.
Ma tante volte, negli sport, l'atleta è molto più capace dell'allenatore, e se al contrario sei "sfortunato", la passione te la fanno scemare.
Sto parlando solo di passione, perché i risultati poi sono frutto di troppi parametri, la fortuna essendo uno dei più importanti...
Come dice Luc, Alessandro, il mio atleta, fa solo due allenamenti "tosti" a settimana. Gli altri 10 sono di fondo lento, postura, mobilità, potenziamento a carico naturale e quant'altro necessario ad un allenamento vario e soprattutto equilibrato.
Diversamente vedo la maggior parte dei suoi coetanei fare 5-6 allenamenti totali alla settimana, tutti a manetta: e qui sono sicuro di cadere in qualcosa già detto da Luc! :hihihi:
Ottimo! È un buon prospetto.

Mi chiedevo solo se le 10 sedute non siano logoranti dal punto si vista mentale (anche se autimposte)

Fra 3/5 anni avrà ancora voglia di farsi tutti questi sbattimento o si sarà pentito? Se il tasso di miglioramento diminuirà riuscirà comunque a mantenere la voglia?

Speriamo che regga :D
da quanto ho capito, vivrebbe come una insopportabile imposizione il saltare una seduta
allenatore, personal trainer

http://ilcorsarotraining.blogspot.com.br/
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Re: giovanetica leggera italiana

Messaggio da Luken »

Sì, concordo con entrambe le opinioni.
In effetti certe possibilità - la noia, l'assuefazione, o dall'altro verso l'abitudine alla fatica - sono di fatto imprevedibili e bisogna solo sperare che vadano naturalmente nel verso giusto. Si deve fare il possibile per aiutare la sorte, ma alla resa dei conti è un po' come l'educazione dei figli: ci si impegna al massimo ma il risultato non è garantito...
C'è anche da dire però che - a parer mio - se l'obiettivo è diventare un professionista, quello degli 11-12 allenamenti è un percorso obbligato. Si può diventare un forte atleta anche con la metà, ma - ripeto, opinione personale - non si può diventare professionisti di successo
Alla fine l'esito è una scommessa, ed in ogni caso le chance di vittoria sono bassissime in un caso (12 allenamenti) e nulle nell'altro (6 allenamenti).
Non credo di essere pessimista, faccio solo una valutazione dei casi che conosco (e chiunque di noi potrà fare la sua personale) ed è evidente che, a fronte di centinaia (migliaia) di talenti solo una manciata si afferma.
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Re: giovanetica leggera italiana

Messaggio da disti »


NicolaRossi1 ha scritto:
Luken ha scritto: sab 5 mar 2022, 21:27 Mi mancano decine di migliaia di messaggi, e quindi facilmente cadrò in qualcosa di già detto.
Luc parlava di un mio atleta, un giovanotto che ha iniziato a correre a 9 anni, un appassionato che cerca di fare una professione della sua passione.
Credo dovremmo iniziare a pensare che, così come uno si innamora del calcio, del basket, delle arti marziali in tenera età, allo stesso modo possa innamorarsi di una disciplina dell'atletica.
Dopodiché, se hai la fortuna di trovare un bravo allenatore, o soltanto uno che riesce ad alimentare la tua passione, allora vai avanti.
Ma tante volte, negli sport, l'atleta è molto più capace dell'allenatore, e se al contrario sei "sfortunato", la passione te la fanno scemare.
Sto parlando solo di passione, perché i risultati poi sono frutto di troppi parametri, la fortuna essendo uno dei più importanti...
Come dice Luc, Alessandro, il mio atleta, fa solo due allenamenti "tosti" a settimana. Gli altri 10 sono di fondo lento, postura, mobilità, potenziamento a carico naturale e quant'altro necessario ad un allenamento vario e soprattutto equilibrato.
Diversamente vedo la maggior parte dei suoi coetanei fare 5-6 allenamenti totali alla settimana, tutti a manetta: e qui sono sicuro di cadere in qualcosa già detto da Luc! :hihihi:
Ottimo! È un buon prospetto.

Mi chiedevo solo se le 10 sedute non siano logoranti dal punto si vista mentale (anche se autimposte)

Fra 3/5 anni avrà ancora voglia di farsi tutti questi sbattimento o si sarà pentito? Se il tasso di miglioramento diminuirà riuscirà comunque a mantenere la voglia?

Speriamo che regga :D
Solo nell'atletica ci poniamo questi problemi. Mi ricordo che dei miei compagni di scuola, che facevano canottaggio, già a 15 anni si allenavano 2 volte al giorno e il primo allenamento lo facevano alle 5 di mattina prima della scuola.
E li non hai scelta si fa così, se vuoi diventare forte ti devi allenare tantissimo.
1km: 3'12" - 23/07/2019
1.5km: 4'59" - 02/10/2020
3km: 10'35" - 01/08/2020
5km: 18'28" - 28/08/2020
10km strada: 37'32" - 16/02/2020
HM: 1h22m51s - 03/11/2019
M: 2h55m09s - 20/10/2019
https://www.strava.com/athletes/dario84
lucaliffo
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Re: giovanetica leggera italiana

Messaggio da lucaliffo »

infatti.
pure i nuotatori fanno un botto di sedute a 13/14 anni
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