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[L'Appiedato]

Sì ma sabba non ci si può basare su statistiche per giungere a conclusioni di questa natura, altrimenti dovremmo affermare che gli africani sono geneticamente inabili a nuotare o caxxate del genere

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[lucaliffo]

Mmh, bé, le tabelle sono realizzate su risultati reali (cioè sul campo).

L'idea delle tabelle di punteggio, se non vado errando, è di confrontare le distribuzioni statistiche dei risultati maschili e femminili (e tra diverse discipline), con i dati disponibili. E i dati disponibili arrivano dalle competizioni riconosciute a livello internazionale. Confrontare la miglior prestazione maschile e femminile lascia un po’ il tempo che trova statisticamente parlando, perché stai confrontando le code della distribuzione, tralasciando il resto dei punti. E, comunque, miglior prestazione guarda caso ha praticamente lo stesso punteggio nel 10000 M e F.

Onestamente, non vedo poi perché una donna da 1h01:59 non possa corrispondere più o meno ad un uomo da 45'.

Questione movimento maschile e femminile ci sta. Ma appunto 'ste tabelle sono fatte coi dati sul campo. Ragionamenti ulteriori rimangono per ora speculazioni, oppure una possibile interpretazione dei dati (tra le altre possibili).

Ma quindi, se le tabelle valessero un po' di più a livello più alto, per te varrebbero no (perché di livello alto stiamo parlando)?

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i risultati statistici sul campo femminili, e quindi le tabelle, sono inficiati dal fatto che poche F corrono e spesso si allenano meno e peggio dei M.
tranne ai livelli top... ma ai livelli top guarda caso le taabelle si adeguano alla mia osservazione del circa 10%.

9.58 + 10% = 9.54 (wr 10.49)
26´11 + 10% = 28´48 (wr 29´01)
2h01´39 + 10% = 2h13´49 (wr 2h14´04)

Non metto in dubbio che le F si allenino meno e peggio (eccezioni a parte). Anche considerando, banalmente, che l'atletica al femminile ha una storia più breve, oltre ai mille altri fattori.

Allora però non si può applicare il 10% che osservi per i top a tutti gli atleti. Stai confrontando punti di distribuzioni con varianza diversa.

Comunque il 10% applicato a livelli non top è da dimostrare con dati. Per ora non vedo alternativa migliore che confrontare la statistica (da cui derivano i punteggi delle tabelle). Non sto ovviamente dicendo che sia la verità assoluta, ma uno strumento utile sì.

Può anche essere che il 10% sia più vicino al limite fisiologico tra M e F. Ma applicando questa percentuale a tutti i livelli penalizzi le F.

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non me ne frega niente. io faccio l´allenatore, ho allenato anche F (poche, nun je va de pagá) e nel valutare le performance delle atlete mi devo basare su numeri oggettivi-materiali e non sociali.
delle tabelle non me ne frega niente, non le ho mai guardate, non le considero proprio manco per i forti M. valore e utilitá zero.

[Zedemel]

Mmmhhh...che profumino! Che avete cucinato di buono oggi? Pulpett di merda?

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https://www.instagram.com/reel/CcbCwuUj ... MyMTA2M2Y=

[salvassa]

Il tuo profilo Instagram è molto interessante reels a casa, reels al mare...

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[L'Appiedato]

Il tuo profilo Instagram è molto interessante reels a casa, reels al mare...

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Sono andato a cercare il significato di reels.
Sono anziano nell'anima e passatista nella mente
https://m.facebook.com/groups/711513606 ... ?ref=share
Vogliamo mettere?

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[salvassa]

Io l'ho scoperto da massi, sm50, che roba è... Sono vecchio dentro

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[L'Appiedato]

Io oggi sono passato in libreria, così, per non pensare per mezz'ora e vedo sullo scaffale il nuovo libro di Daniele Vecchioni "Corsa la medicina perfetta".

"Cosa penseresti se uno dei maggiori professionisti del settore ti dicesse che molto di quello che sai sulla corsa è sbagliato? La maggior parte di noi conosce la corsa come sport, e c'è chi pensa che sia solo una gara di velocità o resistenza, chi dice che fa male, chi crede di non poter correre a causa di esperienze passate, chi non si ritiene all'altezza. Daniele Vecchioni, fondatore di Correre Naturale, punto di riferimento in Italia per migliaia di runner e appassionati, ci racconta la corsa, intesa come pratica sana e naturale dell'essere umano, rivelando al lettore i tantissimi benefici, non solo sportivi, che questo modo di correre può offrire. Ecco perché questo è un libro pensato per chi ama la corsa, ma anche (se non soprattutto) per chi crede di odiarla o per chi vorrebbe iniziare e necessita di una guida sicura. Grazie ai consigli e al metodo di questo libro migliorerai senz'altro le tue performance sportive, ma ti renderai conto, giorno dopo giorno, di diventare una persona diversa, con un nuovo approccio verso la forma fisica, la salute e il benessere psicofisico, la gestione dello stress e del sonno, la produttività. Il tutto, semplicemente, grazie alla corsa "giusta" per te."

ora io dico; ma perchè in questo mondo si riesce a lucrare in questo modo? Vendendo niente, zero, nada, nihil! Ovviamente ho in mente tutta una pletora di attività di business che gravitano attorno al concetto di ricerca del benessere psicofisico. Ho l'impressione che in tanti casi il limite tra truffa e vendita legalizzata sia solo questione dei modi in cui essa viene fatta ma non dell'oggetto della vendita.

[NicolaRossi1]

Io oggi sono passato in libreria, così, per non pensare per mezz'ora e vedo sullo scaffale il nuovo libro di Daniele Vecchioni "Corsa la medicina perfetta".

"Cosa penseresti se uno dei maggiori professionisti del settore ti dicesse che molto di quello che sai sulla corsa è sbagliato? La maggior parte di noi conosce la corsa come sport, e c'è chi pensa che sia solo una gara di velocità o resistenza, chi dice che fa male, chi crede di non poter correre a causa di esperienze passate, chi non si ritiene all'altezza. Daniele Vecchioni, fondatore di Correre Naturale, punto di riferimento in Italia per migliaia di runner e appassionati, ci racconta la corsa, intesa come pratica sana e naturale dell'essere umano, rivelando al lettore i tantissimi benefici, non solo sportivi, che questo modo di correre può offrire. Ecco perché questo è un libro pensato per chi ama la corsa, ma anche (se non soprattutto) per chi crede di odiarla o per chi vorrebbe iniziare e necessita di una guida sicura. Grazie ai consigli e al metodo di questo libro migliorerai senz'altro le tue performance sportive, ma ti renderai conto, giorno dopo giorno, di diventare una persona diversa, con un nuovo approccio verso la forma fisica, la salute e il benessere psicofisico, la gestione dello stress e del sonno, la produttività. Il tutto, semplicemente, grazie alla corsa "giusta" per te."

ora io dico; ma perchè in questo mondo si riesce a lucrare in questo modo? Vendendo niente, zero, nada, nihil! Ovviamente ho in mente tutta una pletora di attività di business che gravitano attorno al concetto di ricerca del benessere psicofisico. Ho l'impressione che in tanti casi il limite tra truffa e vendita legalizzata sia solo questione dei modi in cui essa viene fatta ma non dell'oggetto della vendita.

Si riesce a lucrare vendendo fuffa? Si!

Quando vedo correre naturale sul feed di YouTube mi viene il vomito, da qualche informazione utile a neofiti, ma sono condite da una serie infinita di pseduscienza/fuffa che oscurano anche le cose vere. Bleh!

Bravo lui (a vendersi)!

[gaeshipag]

Lo so che probabilmente non centra molto con il discorso, ma per curiosità sono andato a vedere sul sito fidal i suoi personali, ha un PB in mezza di 1h27:03 e in maratona 2h59:06, nulla di eccezionale insomma, quando fa i video sta tutto impostato che sembra Bekele in acido pesante, io questi qui li odio proprio, addirittura fa fare ai suoi corsisti i lenti con i cerotti sulla bocca per forzare la respirazione con il naso, da camicia di forza proprio

[L'Appiedato]

Il punto è che per parlare di corsa in modo scientifico bisogna sbattersi, una rottura di palle infinita sia per chi propone contenuti sia per chi ne fruisce e poi c'è il grosso rischio di essere smentiti invece se si parla di questioni psicocazziche tutto diventa molto più facile, difficilmente attaccabile, generalmente più coinvolgente