E i libri?

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Darth Elius
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Re: E i libri?

Messaggio da Darth Elius »

Ultimi libri di fantascienza letti:
-Ciclo dell'Impero di Asimov costituito da 3 romanzi (Le correnti dello spazio, il Tiranno dei mondi, il paria dei cieli). Lettura molto piacevole ed evasiva. Probabilmente a livello di prodotto artistico e inventiva non è allo stesso livello di altre opere del corpus asimoviano ma comunque buone letture.
-la svastica sul sole di Philip Dick. L'idea di base è senz'altro geniale ma in realtà il romanzo non mi ha entusiasmato più di tanto, forse perché il worldbuilding non è molto sviluppato o forse perché io il finale (e qualche altra cosa) proprio non l'ho capito.

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Darth Elius
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Re: E i libri?

Messaggio da Darth Elius »

Vi consiglio di scaricare l'app rai Play sound, cioè l'app della radio della Rai. Ci sono anche dei bellissimi audiolibri.
Ho ascoltato "diario di un pazzo" di Gogol, un ironico e tragico sprofondamento graduale del protagonista verso la pazzia. Dai primi vaneggiamenti di dialoghi tra cani al parossismo finale in cui un modesto impiegato tempera matite della amministrazione pubblica diventa Ferdinando IIX re di Spagna

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AdeleSkywalker
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Re: E i libri?

Messaggio da AdeleSkywalker »

Questa estate ho riscoperto la lettura (per disperazione) e l’ho fatto con un libro che mi ha entusiasmato non poco.
“L’era della dopamina” di Anna Lambke.
Probabilmente perché è un argomento che mi ha travolto in un momento particolare della vita, ma penso che sia una lettura interessante da valutare.
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https://www.strava.com/athletes/11194466 <— il disagio di cui il mondo aveva il bisogno (=io che cerco di fare più discese che salite 🤓)
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Re: E i libri?

Messaggio da NicolaRossi1 »

AdeleSkywalker ha scritto: mar 11 ott 2022, 10:25 Questa estate ho riscoperto la lettura (per disperazione) e l’ho fatto con un libro che mi ha entusiasmato non poco.
“L’era della dopamina” di Anna Lambke.
Probabilmente perché è un argomento che mi ha travolto in un momento particolare della vita, ma penso che sia una lettura interessante da valutare.
Sto aspettando che il circuito di biblioteche nella mia zona ne acquisti una copia. E' nella lista di letture da spuntare.
Se hai bisogno di informazioni per un infortunio relativo alla corsa qui trovi il mio sito: https://nicolarossift.com :thumleft:
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Darth Elius
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Re: E i libri?

Messaggio da Darth Elius »

La biblioteca sarebbe una risorsa intelligente che non ho mai sfruttato ed è un peccato ed un errore

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L'Appiedato
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Re: E i libri?

Messaggio da L'Appiedato »

In questi giorni durante la pausa pranzo ho scritto un raccontino che condivido.
Alcune precisazioni:
-il titolo vorrebbe essere un omaggio a Valerio Evangelisti che scrisse un romanzo del ciclo di Eymerich dal titolo "Mater Terribilis"
-Veramente...se alla seconda riga vi fa schifo per favore fermatevi. A scuola non ho mai brillato nei temi. So che probabilmente è roba di nullo valore magari anche infiorettato da errori grammaticali, di ortografia e di punteggiatura; e' una roba buttata un po' lì . Giustamente a questo punto qualcuno si chiederà perchè la condivida; la risposta è che è il mio primo racconto breve iniziato e finito e di ciò ne vado vagamente fiero.
-La cornice storica come tutto il resto è qualcosa di abborracciato, l'ho costruita mettendo assieme quel poco o nulla che sapevo, un bizantinista mi scatarrerebbe in faccia
Ecco il link
https://drive.google.com/file/d/1j5mD0I ... share_link
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Re: E i libri?

Messaggio da lucaliffo »

L'Appiedato ha scritto: dom 30 ott 2022, 18:46 In questi giorni durante la pausa pranzo ho scritto un raccontino che condivido.
Alcune precisazioni:
-il titolo vorrebbe essere un omaggio a Valerio Evangelisti che scrisse un romanzo del ciclo di Eymerich dal titolo "Mater Terribilis"
-Veramente...se alla seconda riga vi fa schifo per favore fermatevi. A scuola non ho mai brillato nei temi. So che probabilmente è roba di nullo valore magari anche infiorettato da errori grammaticali, di ortografia e di punteggiatura; e' una roba buttata un po' lì . Giustamente a questo punto qualcuno si chiederà perchè la condivida; la risposta è che è il mio primo racconto breve iniziato e finito e di ciò ne vado vagamente fiero.
-La cornice storica come tutto il resto è qualcosa di abborracciato, l'ho costruita mettendo assieme quel poco o nulla che sapevo, un bizantinista mi scatarrerebbe in faccia
Ecco il link
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interessante e colto.
forse la frettolositá del finale fa perdere l´aura soprannaturale ma magari la cosa é intenzionale.
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L'Appiedato
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Re: E i libri?

Messaggio da L'Appiedato »

La frettolosità non era voluta, lo era il lasciare un senso di non finito, di inspiegato ed inspiegabile.
Questo racconto vuole essere una sorta di metafora derivante da una riflessione che appuntai sul mio diario. L’uomo è l’animale con il potere dell’infelicità e la sua più sofisticata strategia di adattamento è la menzogna, l’uomo mente costantemente a sé stesso e ai propri simili perché unico tra gli esseri viventi ad aver intravisto la verità; egli ha visto il volto di suo padre ed è diventato deficiente.
Oltre a ciò, il racconto potrebbe pensare a portare ad una sorta di rivincita o riemersione della verità, il trionfo del paganesimo sul cristianesimo, il trionfo delle violente ma rigogliose forze naturali sugli sterili dibattiti della teologia cristiana sul fatto se Cristo fosse o meno composto della sostanza di Dio, quanto questa sostanza avesse parte in lui, di che tipo di energia fosse fatto e cose di questo tipo.
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Re: E i libri?

Messaggio da lucaliffo »

dopo aver studiato molto sulla teologia cristiana ti dico che quei dibattiti non erano affatto sterili. certi concetti sono SIMBOLI su come debba essere organizzata la societá e l´essere umano individuale. hai detto gnente!

il tuo racconto é simile ad apocalypse now, te ne sei accorto?
sul quale quando ero colto scrissi questa recensione:

L'"uccisione del re divino".
martedì 8 aprile 2008
Questo film è per me come un figlio, avete mai visto qualcuno parlare male dei propri figli? Lo amo come nessun'altro film, l'ho visto almeno 20 volte. Di cosa dovrei parlarvi? Del caos di emozioni che mi ha sempre regalato? Delle caute riflessioni a mente fredda? Dei rapporti letterari con "Cuore di tenebra" di Joseph Conrad, uno che l'avventura se la viveva sulla pelle? Dei punti di vista politici ambigui, che annoverano da una parte la denuncia della spensierata crudeltà, incarnata dal colonnello Kilgore, e del ruolo statunitense nella formazione del Vietcong, chiaramente espressa nell'episodio della piantagione francese (presente nella versione Redux), e dall'altra un certo gusto macabro unito alla spietata logica di Kurtz che quasi convince anche noi della necessità di uccidere il nemico "senza discernimento"? Del contrasto tra la spettacolarità della prima parte e la filosoficità della seconda, che pochi hanno compreso appieno? Del fatto che se la parte nella caverna buia e malsana fosse durata il triplo non mi sarei annoiato? Di Marlon Brando che giganteggia seminascosto nel buio, pronunciando parole pesanti come macigni? Della splendida fotografia di Storaro, con i suoi "gialli-Tiziano"? Dell'incredibile scena dell'attacco degli elicotteri all'alba, controsole, turbinata dalle "Walkirie" di Wagner? Della progressiva caduta nella violenza, nella follia, nell'orrore? Del dubbio se questo orrore sia insito nella natura umana o un prodotto dell'ambiente? Della difficoltà, da parte di chi in quest'orrore ci è stato immerso, di staccarsene, come ho esposto ne "Il cacciatore"? Del ritorno alla Grande Natura, alla Grande Foresta, alla Grande Madre simboleggiato dalla risalita del fiume, un "regressus ad uterum" fino alla sorgente, sancta santorum, fucina della morte e della vita? Della parallela simbolizzazione di una discesa nel proprio inconscio? No, vi parlerò di un veloce fotogramma in cui appare il nucleo concettuale, il "core" (è inglese, ma se lo traducete in romanesco funziona lo stesso): un libro di antropologia nella caverna di Kurtz, "The golden bough" (IL RAMO D'ORO) di Frazer, un'enciclopedia della ritualità magico-religiosa-folkloristica umana, un testo citato da tutti perchè fa "chic", criticato da tutti, letto integralmente solo da me e dall'autore (critici come Wittgenstein e Di Nola hanno letto solo il primo e l'ultimo capitolo). "L'UCCISIONE DEL RE DIVINO", questo è il nucleo che nessuno ha visto, un mito ma anche un rito, il re come essere Sacro, il sacro come seducente e utile ma anche come pericolo da allontanare, il re come "capro espiatorio". Nelle antiche culture agricole, la consapevolezza del ciclo morte-risurrezione (del grano) e la convinzione della validità dei principi della magia simpatica, porta all'idea che l'immolazione di un essere umano (meglio se di alto rango) possa stimolare un buon raccolto e la fecondità delle donne: viene sacrificato addirittura il re, come avveniva nel tempio di Artemide sulle sponde del lago di Nemi. Non so fino a che punto Coppola o Milius fossero coscienti di questi processi mentali, ma questo è il fulcro del film, un "complesso" pagano molto arcaico, il colonnello Kurtz come Gesù Cristo. E' un film antropologico, la guerra è solo un pretesto, come in "2001 odissea nello spazio" la fantascenza è solo un pretesto per la manifestazione, anche lì solo parzialmente cosciente, di un "complesso" religioso orientale riguardante il tempo e la storia.
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Re: E i libri?

Messaggio da L'Appiedato »

No, non me ne sono reso conto perché è un film che purtroppo non ho mai visto integralmente ma in effetti se penso al libro mi sovvengono solo ora delle sovrapposizioni
Cuore di tenebra lo lessi (dopo averlo iniziato, abbandonato e ricominciato) ma non lo capii e proprio per questo lessi ed ascoltai varie recensioni e solo a quel punto intuii cosa si nascondeva sotto ma purtroppo l'antipatia per la scrittura di Conrad che si è trasformata in antipatia per lo scrittore stesso non mi ha mai permesso di apprezzare veramente quel testo
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