per me ste robe sono malattia mentale al piú alto grado. evito.L'Appiedato ha scritto: ↑lun 16 nov 2020, 21:35 Finalmente (ma ultimamente leggo in parallelo sempre più di un libro) ho chiuso con le 120 giornate di Sodoma.
Ho letto per intero la prima parte, l'unica completa o quasi; le altre 3 sono poco più che un elenco di punti da sviluppare e sono pressoché illeggibili
Sono tipo:
Tizio inc...la Caio che sboxxa sul cuxo della Tale mentre caxa in bocca all'altro.
Poi nell'ultima parte pian piano uccidono tra mille supplizi tutti i ragazzini e ragazzine dell'orgia...veramente illeggibile ma non tanto e non solo per truculenza e la pornografia ma perché è coinvolgente quanto leggere gli ingredienti di un prodotto industriale.
Cosa rimane di questo libro? Non lo so, non penso di essere riuscito a capirlo fino in fondo. Per me le 120 giornate di Sodoma è una immagine oscura e speculare del mondo, tutto è ribaltato, i vizi sono virtù, il dolore è il piacere, una cappella diventa una latrina e infine i carnefici sono le vere vittime. I libertini protagonisti di questo romanzo si ritengono affrancati dalle leggi morali e strumenti solo della Natura; in realtà la loro vita non ha nulla di naturale ma tutto è culturale, sono poi succubi della morale tanto e più dell'umanitá che tanto disprezzano, semplicemente al posto di identificarsi con la legge comune sono costretti a negarla per crearsi una identità surrogata alla quale si aggrappano inconsciamente e disperatamente. Il mondo si divide in due categorie: chi si costruisce una propria identitá e chi per supplire a tale mancanza è costretto ad avere conferma di sè distruggendo le identità altrui. La negazione diventa infine affermazione
Inviato dal mio SM-A600FN utilizzando Tapatalk
ma in finale sono solo l´apice di una base molto ampia, ovvero il legame sesso-morte tanto caro alle culture "civilizzate" (culture che non capiró mai pur essendoci nato).
questo legame non é affatto normale ma é frutto di interventi artificiali umani: se tu perseguiti per millenni con minacce-violenza-morte la sessualitá spontanea, inconsciamente si crea l´associazione malefica.
anche le societá indigene di tutto il mondo (perfidy fasssisty) hanno una letteratura erotica, magari non scritta. io ho un libro di antropologia sui "canti erotici" di questi popoli... l´associazione sesso-sofferenza é totalmente assente. al limite si soffre per MANCANZA di sesso.
ricordo uno di questi canti, di una tribú africana, in cui il protagonista, uomo, dice triste e incredulo "mannaggia! ieri sera sono andato in riva al fiume e non ho trovato manco una tipa con cui trombare!"... evidente trattasi di una cultura nella quale il 99% delle volte in cui vai al fiume trovi da trombare... perfidy fasssisty!!! sterminiamoli!!!