Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

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Zedemel ha scritto: mer 13 mag 2020, 9:52 Domanda, è proprio una questione di km, o magari gli si potrebbe rallentare molto i lenti per preservarli di più? insomma a parte i lavori, per il resto considerare le ore invece che i km.
Solita domanda infinita riguardo quanto lento il lento.. :mrgreen: :lol:
A loro, che fanno i lenti a ritmo medio, rallentarli tenendo uguale la distanza (alias impiegare più tempo) farebbe bene a prescindere. Per chi invece magari li fa già a +90"/km dal rg10 più di troppo non puoi rallentare. Altrimenti vorrebbe dire che farsi 4h di trekking sia più allenante che 1h di lento. Quindi si torna al discorso del cross-training & triathlon/duathlon.

Di certo più ore fai (se ti abitui e le sai davvero smaltire) ti forniscono un bagaglio di fitness maggiore (vedi le mie 16h a settimana) ma non è sinonimo di miglioramenti 1-1 nello sport principale. Certo, se il ragazzo fa 5h tirate è meglio che ne faccia 10h più distribuite..
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da chippz »

disti ha scritto: mer 13 mag 2020, 10:31 Secondo me il 99% dei ragazzi a 18 anni può reggere 150km a settimana se fatti con criterio, cioè passeggiando per almeno il 70% del volume totale. Nel nuoto e nel canottaggio si sfondano con bigiornalieri già a 14 anni, non vedo perché non si possa fare con la corsa
Anche perché nel resto del mondo mi pare facciano più volumi degli italiani, specialmente a partire dall'età giovanile..
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da salvassa »

Zedemel ha scritto: mer 13 mag 2020, 10:14
salvassa ha scritto: mer 13 mag 2020, 10:01 Come dice sempre il buon Luc, le gare sono a distanza fissa non a tempo fisso... ;-)
lo so, ma il fisico si stanca a intensità per tempo :)
eh si ma lo scopo di aumentare il kilometraggio non è stancare il fisico :-D
PB: 5k 19'07 (passaggio test in pista 29/1/2022) 10k 38'34" (test in pista 29/1/2022) 21k 1h23'23" (Roma Ostia 06/03/2022) 42k 2h58.47 (Milano 2022)
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da Zedemel »

Da ragazzini si stava ore tutti i giorni a giocare a pallone o simili, ok non corri continuamente ma.…
Negli altri sport fanno un sacco di ore. E allora deve essere un problema di intensità o di relativa intensità, non di quantità.
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da salvassa »

secondo me di voja ahahahahahhah
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da lucaliffo »

chippz ha scritto: mer 13 mag 2020, 9:29 @lucaliffo e se invece il "non avere tempo" non è solamente riferito agli extra (scuola, studi, giocare alla play, uscire con gli amici, ecc) MA al tempo biologico? Cioè, se a 18 anni non sei qualcuno di rilievo hai pochissimissime probabilità di entrare in qualche gruppo militare, alias niente stipendio.
E allora non può emergere un ragionamento del tipo che se uno di 16/17 anni ha tempo solo qualche anno prima di arrivare ai 18 dunque non può allenarsi con una programmazione a lungo termine ma bisogna tentare il tutto subito ma essendo ancora ragazzo non può reggere 150 km a settimana, allora tanto vale triplicargli l'intensità che a livello psicologico è molto più sostenibile (per qualsiasi ragazzo è più sostenibile dire fate 5x1000 alla morte poi avete finito, piuttosto che fate 15 km impiegando il più tempo possibile).

Cioè, sacrificare l'atleta del domani in favore della fiammata oggi.
Se così fosse allora sarebbe un problema di mentalità. Cioè, chiunque in Italia ti risponderebbe che preferirebbe farsi il mazzo 102% per un paio di anni con la speranza del gruppo militare al posto che farsi il mazzo 100% per molti anni verso un futuro ignoto.
direttamente li conosci meglio di me, fanno coscientemente sti ragionamenti?
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da Zedemel »

salvassa ha scritto: mer 13 mag 2020, 11:23 secondo me di voja ahahahahahhah
devo dire che l'ho pensato ma non l'ho scritto :D
Però se ipotizziamo che il non reggere sia un non reggere fisicamente…...
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

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E' crudele dirlo ma se non regge un aumento di volumi graduale non è tagliato per l'agonismo spinto.

Poi chiaro, ci sono le eccezioni, gli zatopek etc

Diciamo che come contribuente non ci metterei dei soldi sopra
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da lucaliffo »

disti ha scritto: mer 13 mag 2020, 10:31 Secondo me il 99% dei ragazzi a 18 anni può reggere 150km a settimana se fatti con criterio, cioè passeggiando per almeno il 70% del volume totale. Nel nuoto e nel canottaggio si sfondano con bigiornalieri già a 14 anni, non vedo perché non si possa fare con la corsa
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ma bisogna sempre ragionare a ritroso: devi iniziare coi volumi a 17 > 15 > 13 anni.
e se fai volumi non puoi anche fare 275 sedute a settimana di ripetute e balzi :twisted:

ho il day by day di panetta a 19 anni, dovrei rivederlo per la precisione ma mi pare che stesse sui 160-170km almeno fino a marzo.

anche crippa faceva troppo poco a 17 anni ma il grande talento e il fatto di fare solo 2 lavori a settimana hanno fatto in modo che:
- si preservasse dagli infortuni
- fosse performante anche cosí

quando iniziai a correre io (1980) il mantra, sia sui libri che a voce era l´opposto di oggi:
- é l´intensitá che uccide, non il volume
- coi ragazzi bisogna solo costruire costruire costruire, faranno ottimi tempi anche cosí
il guaio é che poi entró nel fondo la mentalitá velocist-vittoriana, traghettata dall´allenatore di mei e che ebbe successo sempre maggiore anche a causa del fatto che loro erano i puliti mentre gli altri gli emotrasfusi.
certo se leggi vittori anche lui diceva che i ragazzi bisogna solo costruirli, peccato che per lui 10x200 all´85% erano "aerobico" :lol:
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

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lucaliffo ha scritto: mer 13 mag 2020, 11:32 direttamente li conosci meglio di me, fanno coscientemente sti ragionamenti?
Infatti, ci stavo proprio pensando. E non mi pare di aver MAI sentito qualcuno usare termini tipo:"da grande", "tra qualche anno", "in futuro". Le uniche volte che ho sentito queste parole erano solo riferite a frasi tipo:"in futuro potrebbe far bene gli 800m", come se i 400m fossero solo la base di lancio per allungare (ma se da ragazzo fa 200/400 è un bel salto cercare di puntare ai 400/800 da adulto preservando il livello, sapendo di avere doti più veloci che resistenti e senza aver praticamente mai fatto una programmazione rivolta all'endurance).
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