Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

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lucaliffo
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da lucaliffo »

chippz ha scritto: mer 13 mag 2020, 12:29
lucaliffo ha scritto: mer 13 mag 2020, 11:32 direttamente li conosci meglio di me, fanno coscientemente sti ragionamenti?
Infatti, ci stavo proprio pensando. E non mi pare di aver MAI sentito qualcuno usare termini tipo:"da grande", "tra qualche anno", "in futuro". Le uniche volte che ho sentito queste parole erano solo riferite a frasi tipo:"in futuro potrebbe far bene gli 800m", come se i 400m fossero solo la base di lancio per allungare (ma se da ragazzo fa 200/400 è un bel salto cercare di puntare ai 400/800 da adulto preservando il livello, sapendo di avere doti più veloci che resistenti e senza aver praticamente mai fatto una programmazione rivolta all'endurance).
e allora é una mentalitá (intensitá si´, volumi no) generale cristallizzata a priori e non c´entra il dover entrare nel gruppo militare.
e visto che il discorso tecnico é inscindibile da quello "politico-economico" aggiungo una cosa importante.
uberti é un "forzuto", chi allena? saltatori? ostacolisti?
per questi il discorso é completamente diverso dai mezzofondisti-fondisti. questi ultimi é bene lasciarli in pace a fare volumi da ragazzi... io proporrei di VIETARNE l´entrata nei gruppi militari prima dei 23 anni, cosí si scannerebbero da promesse quando almeno 120-150km a settimana ce li avrebbero.
i saltatori che si scannino pure prima, abbiamo visto che é l´unico settore in cui qualcuno a livello mondiale riusciamo a infilarlo.
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da NicolaRossi1 »

I risultati della programmazione a lungo termine sono così penalizzanti a breve termine? Io non credo.

Siamo sicuri, che un 15-16 enne allenato "a lungo termine" ottenga dei risultati tanto peggiori rispetto a chi si tira il collo tanto da determinarne un cambiamento di carriera?? Dubito.

Secondo me, un programmazione a lungo termine penalizza di poco il risultato nel breve periodo, ma avvantaggia di molto nel lungo periodo, sia per raggiungimento plateu, che per infortuni.

Inoltre, ci sono certe specialità come lo sprint e i lanci, dove mi risulta difficile credere che sia una netta differenza tra breve e lungo termine.
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da Zedemel »

Ma è solo una questione di infortuni o è appurato/ipotizzato che stirazzare molto porta il fisico a non rispondere più agli stimoli?
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da lucaliffo »

Zedemel ha scritto: mer 13 mag 2020, 16:42 Ma è solo una questione di infortuni o è appurato/ipotizzato che stirazzare molto porta il fisico a non rispondere più agli stimoli?
se é appurato non so ma secondo me non é solo questione di infortuni
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da NicolaRossi1 »

Zedemel ha scritto: mer 13 mag 2020, 16:42 Ma è solo una questione di infortuni o è appurato/ipotizzato che stirazzare molto porta il fisico a non rispondere più agli stimoli?
Parere strettamente personale:
E' come se in ogni specialità ci fosse un determinato volume di allenamento specifico e intenso oltre il quale non si hanno più risultati.

Nei 400metristi, ad esempio, dopo un tot di ripetute lattacide e specifiche non si ha un ritorno in termini di prestazioni perchè la resistenza non la puoi aumentare all'infinito.

Presumo che i 400metristi nostrani raggiungano quel volume già da allievi/junior, poi le prestazioni iniziano a stagnare.

Chiaramente per lavorare su queste componenti hanno tralasciato altre robe, velocità pura, accelerazioni, forza etc..etc..E così si trovano a costruire una resistenza lattacida ad una velocità minore, inoltre ti trovi nella situazione in cui, per migliorare, dovresti aumentare ancora di più il volume degli allenamenti specifici, ma di fatto sei già al massimo e quindi non migliori.

Rimane ancora un mistero il fatto che, anche riprendendo allenamenti più corretti, è difficile che si torni a migliorare. E' come se avessi esaurito il "serbatoio" di esercitazioni che ti potevano far migliorare.

:beer2:
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da chippz »

Zedemel ha scritto: mer 13 mag 2020, 16:42Ma è solo una questione di infortuni o è appurato/ipotizzato che stirazzare molto porta il fisico a non rispondere più agli stimoli?
@Zedemel @lucaliffo @NicolaRossi1

Mi avete dato un'ideona e ho fatto la genialata. :prof:
Post lungo, ma matematicamente è la risposta al quote di Zedemel.

Ho messo nel mio bel calcolatore TRE programmi da 52 SETTIMANE ciascuno.
1) Programma polarizzato (PPOL) con 7 allenamenti (intensità: facile, difficile+, facile, medio, facile, medio, medio/facile). Carico settimanale 1873 punti.
2) Programma a palla (PINT) con 5 allenamenti (intensità: riposo, difficile+, difficile, medio, riposo, difficile, medio). Carico settimanale: 2130 punti.
3) Programma a palla (PINT2) con 5 allenamenti (intensità: riposo, difficile, medio/difficile, medio, riposo, difficile, medio). Carico settimanale 1873 punti.
Notare che PPOL e PINT2 hanno lo stesso carico settimanale.

Per ogni programma mi ha calcolato fitness, fatigue, freshness che corrispondono rispettivamente a: stato di forma (media 42 giorni), carico settimanale (media 7 giorni), freschezza (differenza dei due).
Tutti i programmi partono dal mio stato attuale, quindi da valori di partenza >0 ma uguali per ciascun programma, quindi come se di punto in bianco da settimana prossima decidessi di partire con uno dei tre.
I tre programmi forniscono tutti lo stesso identico carico ogni settimana (rispettivamente 1873 - 2130 - 1873).


Ecco cosa dice la matematica:
A) La prima settimana del PINT è una mazzata sulle gengive perché per ben 3 giorni si avrebbe una freshness bassissima quanto nell'unico giorno difficile del PPOL. Incredibilmente invece il PINT2 si comporta all'opposto e nella prima settimana si avrebbe una freshness addirittura maggiore del PPOL (perché il PPOL prima del giorno difficile ha un giorno facile, mentre il PINT2 prima del giorno difficile ha riposo).
A livello di fatigue nella prima settimana vince ovviamente il PINT, ma anche qui il PPOL supera il PINT2 il quale anche a livello di fitness rimane ultimo.
A livello di fitness invece vince ancora il PINT e fa fare un salto che il PPOL per raggiungere lo stesso livello di fitness ci impiega 3 settimane.


B) La seconda settimana è la settimana più tosta di tutto l'anno per il PINT2. I livelli di fatigue crescono e si arriverà ad avere ben 3 giorni (su 5 di allenamento) una freshness bassa quasi quanto il difficile del PPOL, 1 giorno invece si avrà una freshness leggermente migliore ma sempre estremamente negativa (ben più negativa dei giorni medi del PPOL, la famosa frase :"menomale che domani si scarica.. col medio!") e 1 giorno si avrà una freshness pericolosamente negativa, la più bassa registrata in tutto l'anno da tutti e tre i programmi. :zitto:
A livello di fatigue come previsto il PINT da un aumento del 5%, contro lo 0,5% del PPOL e lo strano 0,3% del PINT2.
A livello di fitness il PINT fa fare un altro salto enorme, raggiungendo un livello che il PPOL e il PINT2 ci impiegano altre 4 settimane per raggiungerlo (quindi 2 settimane di PINT danno un livello di fitness come 6 settimane di PPOL o PINT2).
Diventerà una costante, ma il giorno più difficile del PINT2 è il terzo: ovvero nel giorno medio; negli altri giorni invece si avrà una freschezza media. Il PPOL invece al secondo giorno avrà una freschezza molto bassa ma poi tutti gli altri giorni avranno ottimi valori di freschezza. Il PINT, già detto, tutti i giorni sei con un piede nella fossa, inoltre nel giorno di riposo si avrà una freschezza minore che dopo il giorno facile del PPOL (ecco qua i benefici del recupero attivo!).

C) A partire dalla 4 settimana PPOL e PINT2 non aumentano più i valori di fatigue, iniziando ad essere sempre minore ad ogni settimana, ed inoltre i livelli di fatica raggiunti sono molto simili a quelli che si avevano alla prima settimana. Invece PINT arriva a questa situazione dopo 7 settimane ed è comunque con livelli maggiori rispetto la prima settimana.
A partire dalla 8 settimana tutti i tre i programmi arrivano a dare un incremento di fitness minore del 1% per settimana. L'incremento maggiore lo da sempre il PINT, ma la differenza è che il PINT tra la prima e seconda settimana dava un incremento del 3,3% mentre PPOL e PINT2 1,2% ma il PINT si esaurisce molto più in fretta visto che dopo 8 settimane anche lui è piombato sotto l'1%.

Sempre a livello di fitness però i valori raggiunti dal PINT dopo 8 settimane sono ormai esagerati, talmente tanto che né il PPOL né il PINT riescono a raggiungere quei livelli in TUTTO L'ANNO :shock: (potrebbe essere ciò che diceva Nicola che uno che poi si "converte" a cose più polarizzate non riesce comunque a migliorare?).
Infatti, la fitness dopo 8 settimane del PINT è del 9,5% maggiore del PPOL e del 10,1% maggiore del PINT2. Il che vuol dire che il PPOL dopo 8 settimane è migliore del PINT2 dello 0,6%. Quindi questo darebbe credito al fatto che non ci sono miglioramenti maggiori nel breve periodo con un programma a palla (a meno che non sia davvero esagerato).

D) Il PPOL ci impiega 46 settimane a raggiungere un plateau nella fitness, ovvero dopo 46 settimane non si avranno più miglioramenti.
Il PINT secondo, impiegandoci 50 settimane. Invece stranamente il PINT2 è il più lungo e raggiunge il plateau dopo 52 settimane.
Nei vari plateau però la situazione è che dopo 50 settimane di PINT si avrà una fitness migliore del 13,1% rispetto il PPOL e del 13,8% rispetto il PINT2. Quindi lo scarto tra PPOL e PINT2 cresce di pochissimo, il che vuol dire che dopo 52 settimane di PINT2 si hanno meno benefici che dopo 46 settimane di PPOL.
Ciliegina sulla torta, ad ogni plateau di fitness corrisponde anche un plateau di fatigue e freshness, ovvero da quel punto in poi si avranno sempre gli stessi valori che si ripetono. Inoltre per TUTTI e tre i programmi si avrà UN solo giorno con freshness media e tutti gli altri giorni con freshness alta. La cosa però più strana è che dopo 52 settimane il programma più tosto diventerà il PPOL :o .
I livelli di freshness del giorno più tosto del PINT e PINT2 dopo 52 settimane saranno più alti del PPOL e inoltre il PINT2 sarà di poco più intenso del PINT, quando invece nel punto B abbiamo visto come la freshness dopo 2 settimane del PINT sia una cosa disastrosa.


Conclusioni:
-Il PPOL ha un rapporto miglioramenti/fatica costante, anche nel breve periodo risulta migliore del PINT2 ma nel lungo periodo diventa il programma più intenso. Dopo 52 settimane (o meglio, 46) si avrà un incremento di fitness del 9,5% rispetto alla settimana 0.

-Il PINT dopo 8 settimane raggiunge valori di fitness migliori di tutto l'anno degli altri due programmi, ma al costo di faticare molto di più nelle prime settimane. Poi i guadagni % si faranno sempre più piccoli e dopo 8 settimane si migliorerà quasi alla stessa velocità degli altri due sempre con dei livelli di fatica maggiori. Dopo 52 settimane (o meglio, 50) si avrà un incremento di fitness del 23,9% rispetto alla settimana 0. :o

-Il PINT2 è il minore in tutto, meno guadagni anche nel breve termine, meno fatica. E' però quello che raggiunge il plateau più tardi di tutti. Dopo 52 settimane (piene) si avrà un incremento di fitness del 8,9% rispetto alla settimana 0. Inoltre, manterrà pressoché invariata la differenza di miglioramenti con il PPOL a parità di carico settimanale. Il che vuol dire che 7 allenamenti polarizzati sono meglio di 5 allenamenti più intensi, a meno che appunto non forniscano un carico maggiore (come nel PINT).

Dunque, da riscrivere, anche a livello matematico, SE allenarsi a palla ha lo stesso carico settimanale di allenarsi polarizzato non solo si avranno miglioramenti minori nel breve termine ma pure nel lungo termine, la differenza sarà solo il raggiungimento del platau più tardivo (di 6 settimane), ma sempre senza mai raggiungere i livelli di un programma polarizzato.
La cosa cambia totalmente se allenandosi a palla si aumenta pure il carico settimanale e nel lungo periodo si finirà a fare più fatica con il polarizzato a fronte di un miglioramento minore, ma nella prima parte dell'anno gli allenamenti a palla saranno delle mazzate micidiali (il che darebbe credito al mito itaGliano. Se reggi migliori e anche tanto, altrimenti ti spacchi).

Questo però rimane solo a livello matematico e nessuno sa che rapporti ci sono tra fitness e performance. Di certo una maggiore fitness comporta una migliore tolleranza agli allenamenti, ovviamente se i livelli di fatigue e freshness lo consentono.

Spero vi possa fornire ulteriori spunti di discussione! :D
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da L'Appiedato »

Peró dite la verità!
Chi é che si è fermato a "Ho messo nel mio bel calcolatore..."? :mrgreen:
" personaggio occulto, un massone, un beato paolo" (cit. Lucaliffo)
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da chippz »

L'Appiedato ha scritto: gio 14 mag 2020, 12:30 Peró dite la verità!
Chi é che si è fermato a "Ho messo nel mio bel calcolatore..."? :mrgreen:
A me sembrano spunti interessanti, perché il modello fitness-fatigue-freshness è ampiamente utilizzato (sebbene appunto siano calcoli matematici).
Comunque ho messo pure le conclusioni... :lingua: :lingua:
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da disti »

L'Appiedato ha scritto:Peró dite la verità!
Chi é che si è fermato a "Ho messo nel mio bel calcolatore..."? :mrgreen:
Io prima ahaha
1km: 3'12" - 23/07/2019
1.5km: 4'59" - 02/10/2020
3km: 10'35" - 01/08/2020
5km: 18'28" - 28/08/2020
10km strada: 37'32" - 16/02/2020
HM: 1h22m51s - 03/11/2019
M: 2h55m09s - 20/10/2019
https://www.strava.com/athletes/dario84
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Re: Il falso mito del vantaggio della programmazione a lungo termine

Messaggio da Zedemel »

L'Appiedato ha scritto: gio 14 mag 2020, 12:30 Peró dite la verità!
Chi é che si è fermato a "Ho messo nel mio bel calcolatore..."? :mrgreen:
:D :D :D
devo dire che in questo caso non ce l'ho fatto a leggerlo, anche perché se uno esce spesso a correre piano, 7 su 7, è nettamente più sostenibile anche psicologicamente che gli altri tipi……… naturalmente se uno corre anche per il piacere di correre, cosa non valutabile con nessun calcolatore.
Mutante sovrumano