Questo sì e come dicevo, uno può fregarsene dei tempi e fare tutte le gare a circuito. Se sei un minimo bravo e/o hai fortuna che gli altri qualcuna la saltano puoi ambire a podi.Zedemel ha scritto: ven 25 gen 2019, 9:07 E' proprio vero, se all'amatore piace (VERAMENTE) correre, può trovare sempre degli obiettivi, legati al tempo assoluto, ai piazzamenti, ai tempi legati alla propria età.
Poi si può anche semplicemente correre perché si ama correre.![]()
Oppure per certe categorie master puoi ambire a podi di categoria causa assenza degli altri (tipo la master70 del mio paese che si fa tutte le gare del miglio per arrivare 1 su... 1, o al massimo 2).
Però a che pro fare così? Di certo non ci cambi (anzi, tra spostamenti vari ti parte un capitale).
Allora ha più senso pensare ai tempi, ma pure per raggiungere i propri limiti (qualsiasi essi siano) ti devi allenare come un pro o quasi.
Quindi per il 99% degli amatori ciò che rimane è: un tempo più o meno lontano dai propri limiti e piazzamenti più o meno lontani dal podio di categoria a circuito. E allora uno pensa solo al piacere di correre, che è lontano sia dal tempo sia dal podio.
Beh, a 25 anni correre solo per il piacere di farlo senza obiettivi mi pare un semplice accontentarsi. Il rapporto allenamenti/divertimento era troppo sfavorevole. Ok, avrei benissimo potuto continuare a correre, magari non più 7/6 ma 5 volte a settimana, meno km e meno pressioni.. ma poi i miglioramenti avrebbero avuto bisogno di ancora più tempo, quindi mi sarebbe sembrato di fare poco. Poi il tendine e ciaone.



