Allenamento e talento

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L'Appiedato
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Re: Allenamento e talento

Messaggio da L'Appiedato »

Cercare motivazioni razionali alla base di scelte di questo tipo é fatica sprecata.
Chippz ha smesso di credere in ció che faceva e di conseguenza ha perso le motivazioni necessarie per farlo. Fine, tutto il resto è noia.
Ci sono cose che senti dentro di te di voler fare, come è perchè lo senti è troppo complicato da capire e forse pure inutile, e allora le devi fare senza porti troppe domande e alla fine devi pure essere indulgente con il passato. Il "se avessi saputo", il "se fossi stato" equivalgono al "se non esistessero i limiti mi allenerei h24" di chippz e appartengono all'irrealtá. Il mondo, se ha un senso, è proprio dovuto ai limiti. Ma se fosse teoricamente possibile per tutti migliorare all'infinito, a chi fregherebbe migliorarsi? Se non ci fosse la morte fregherebbe a qualcuno vivere? Sì, magari i primi 300, 1000, 10.000 anni...ehh ma l'eternità è lunga e appiattisce tutto.
In ogni caso credo che ognuno nella vita debba porsi obbiettivi, a prescindere dalla natura, perché sono un modo per dare un senso alle cose, perché ti forniscono indirettamente regole di vita. Ritornando all'atletica io , per esempio, trovo che misure, distanze, tempi siano una confortante concretezza per una realtà che é come sabbia tra le dita.
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lore75
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Re: Allenamento e talento

Messaggio da lore75 »

@L'Appiedato

Te però vinci i prosciutti
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spiritolibero
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Re: Allenamento e talento

Messaggio da spiritolibero »

lore75 ha scritto: ven 25 gen 2019, 13:32 @L'Appiedato

Te però vinci i prosciutti
Vuoi mettere?!? :lol:
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spiritolibero
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Re: Allenamento e talento

Messaggio da spiritolibero »

Io se fossi in Chippz tornerei ad allenarmi con Luc con obiettivo 10mila. Non ha la pazienza sufficiente per applicarsi al mezzofondo veloce, dove ci vogliono anni di affinamento e perseveranza. E comunque 2'16 negli 800 non è affatto male rapportato al suo caso. Lui non tiene conto del fatto che partiva non da zero, di più. Non ha avuto degli stimoli "nervosi" veloci in età prescolare e scolare, tra i 5 e i 12 anni: correre, rincorrersi, saltare, salire e scendere dai muri, scavalcare cancelli per entrare a riprendersi il pallone... e scappare a gambe levate dal cane che ti insegue... (non ridete è successo a me :lol: ). E questo fa tantissimo la differenza nel potenziale punto di partenza e di arrivo.
Abbiamo un esempio di una nostra élite, che sarà pure geneticamente predisposta, ma i genitori, subito dopo i compiti, la mandavano fuori di casa a fare attività fisica di ogni genere. Altro che stare davanti a computer e Tv.

33' dice Lore? Potrebbe pure essere fattibile, a patto di essere costanti e di non porre in essere ammutinamenti vari. Certo, non si andrà mai alle olimpiadi con quel tempo, ma sarebbe comunque una prestazione di tutto rispetto, visto che parliamo di amatori.
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Re: Allenamento e talento

Messaggio da lucaliffo »

Zedemel ha scritto: ven 25 gen 2019, 11:07
lucaliffo ha scritto: ven 25 gen 2019, 10:14
Zedemel ha scritto: gio 24 gen 2019, 23:05 Non sono d'accordo perché non è un complemento a 100 ma una sommatoria di fattori secondo me.
E prendere situazioni estreme nello sport non è utile, ma bisognerebbe prendere una situazione di partenza standard, perché altrimenti in una gara perché vinca "l'ambiente" bisognerebbe che tutti i "talentuosi" fossero obesi e diabetici, cosa che non accade nella realtà.

Spuffy e Chippz iniziano a correre, dopo 6 mesi uno fa 35', l'altro 38' e poi Chippz si demotiva pensando che Goku gli ha raccontato una palla (e in effetti è così) ;-) :-D
scusa ma ragioni a-scientificamente.
boh, ma non penso sia nemmeno fattibile farlo, un po' come gli altri miti della corsa, isolare il fattore peso nel miglioramento, o il passo ideale della corsa lenta. Si possono solo prendere dei dati e tirarne fuori delle approssimazioni statistiche (se possibile).
Quello che vedo è che gente che si cura e si allena nel mondo ce n'è, ma il 99% non farà prestazioni di rilievo, mentre dall'altra parte ci sarà sempre qualche talentuoso che non si sfonderà di fumo, birra e cibo e li batterà.

Che poi servano entrambi non ci piove, quello che penso è che il talento ha effetti esponenziali sulla prestazione, l'ambiente molto più marginali.
Ma che poi è un po' quello che sta nell'heritage family study.
se vogliamo fare i pignoli si sta parlando del nulla perché si prendono atleti 20-25-30enni, si guardano i risultati e si parla di genetica occultando i 20-25-30 di ambiente che si sono vissuti e senza presentare accurate analisi di DNA.

io all´etá di 16 anni (anche allora TUTTI rompevano i ball co sta genetica) inventai quell´esperimento ideale che CHIARAMENTE toglie ogni dubbio in proposito. non lo acetti, ok.
esperimento semplice, sintetico, fulminante. mentre al contrario leggo sempre 1000 giri di parole e 1000 esempi parziali e scorretti.

allora aggiungo un ennesimo giro di parole.
prendiamo un elite 25 enne da 28´, smette di correre ma comunque non fa una vita disastrosa e non ingrassa molto.
per 10 anni non corre e poi improvvisamente gli fai fare un 10k, quanto fa? dubito scenda sub 45´. e si fa certamente battere da 9 pipponi su 10 che peró si allenano bene per 10 anni dai 25 ai 35.
ndo é finita la mitica genetica?

il concetto é semplice:
+genetica -ambiente
vs
-genetica +ambiente

vince il secondo.
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Re: Allenamento e talento

Messaggio da spiritolibero »

disti ha scritto: ven 25 gen 2019, 10:23
Zedemel ha scritto: ven 25 gen 2019, 9:07 E' proprio vero, se all'amatore piace (VERAMENTE) correre, può trovare sempre degli obiettivi, legati al tempo assoluto, ai piazzamenti, ai tempi legati alla propria età.
Poi si può anche semplicemente correre perché si ama correre. 8-)
Sono d'accordo, @chippz tu hai smesso di correre seriamente perché ti sei posto degli obiettivi impossibili da raggiungere e forse perché correre non ti piace veramente. è come se io smettessi di correre perché non raggiungerò mai le 2h30m in maratona e forse neanche le 2h45m, cioè se tutti seguissero il tuo ragionamento il mondo amatoriale non esisterebbe
E che per adesso è un po' disorientato... Poi gli capitano tutte a lui... sta trovando tutte le matte/bipolari d'Italia. Un po' come a me che attiro tutte le maniache del selfie, sempre con la stessa posa per giunta. :lol:
Certo, ragionando così, io dovrei smettere perché non farò mai sub 2' negli 800. E il mio compagno di società pure perché non farà mai più sub 50" nei 400 come faceva da giovane.

Comunque Disti, vedendo i tuoi allenamenti, 2h48 non mi sembra un miraggio.
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Re: Allenamento e talento

Messaggio da L'Appiedato »

Forse @lucaliffo ha ragione
sapete qual'è la genetica? E' il mio gatto che dopo una giornata a potrire e un po' sovrappeso fa un salto verticale di un metro e mezzo, cioè come se un uomo saltasse 9m.
@lore75 magara...manco i prosciutti
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Re: Allenamento e talento

Messaggio da salvassa »

va buoh ma la genetica mica è solo niger vs diversamente afro...

qua c'è gente che campa fino a 90 anni sfondandosi di sigarette e chi fa vita da atleta e magari viene stroncato da un tumore a 40 anni...

de che stiamo a parla'? avere un 28', un 33' o anche essere "condannati" a un 40' come potenziale massimo sui 10km mi pare il meno
PB: 5k 19'07 (passaggio test in pista 29/1/2022) 10k 38'34" (test in pista 29/1/2022) 21k 1h23'23" (Roma Ostia 06/03/2022) 42k 2h58.47 (Milano 2022)
Squat 145 Panca 100 Stacco 185
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Re: Allenamento e talento

Messaggio da Zedemel »

lucaliffo ha scritto: ven 25 gen 2019, 14:06
se vogliamo fare i pignoli si sta parlando del nulla perché si prendono atleti 20-25-30enni, si guardano i risultati e si parla di genetica occultando i 20-25-30 di ambiente che si sono vissuti e senza presentare accurate analisi di DNA.
Uno studio è uno studio, poi se non è fatto bene, lo è come tanti altri che citiamo (e si sa della limitatezza degli studi). Qui han preso un gruppo di persone e le han fatte allenare allo stesso modo, alcuni han migliorato zero altri 50%, hai voglia a compensare ciò con l'ambiente.
E qui sul forum penso si ragioni su un gruppo un minimo omogeneo di persone, cioè persone che fanno sport in condizioni presentabili e un minimo di dedizione.
Se poi l'esempio è uno di 130kg o un cadavere, ah per forza che l'ambiente vince sempre.
Ma ripeto il ragionamento di partenza era l'ipotetico tizio che dice "mi curo e mi alleno tanto ma quello migliora il doppio di me" e li che lo accetti o no, genetica vs ambiente 1-0.
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Re: Allenamento e talento

Messaggio da Zedemel »

L'Appiedato ha scritto: ven 25 gen 2019, 13:00
In ogni caso credo che ognuno nella vita debba porsi obbiettivi, a prescindere dalla natura, perché sono un modo per dare un senso alle cose, perché ti forniscono indirettamente regole di vita. Ritornando all'atletica io , per esempio, trovo che misure, distanze, tempi siano una confortante concretezza per una realtà che é come sabbia tra le dita.
Saggio Appiedato :-)

Comunque siam finiti a parlare di Chippz pure qui..... :sconvolt:
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