Il fatto del giorno!

[maarco72]

Purtroppo luc....come tante cose anche al di fuori dello sport...si fa soldi con la "moda"del momento..."vestendosi"alla moda...ma nella vita e nello sport i RISULTATIvengono con la concretezza..realtà...io gli allenatori famosi in online...vedo più quelli che si rompono che quelli che fanno risultati (e l'ho visto su un atleta che seguivo io...passato ad un allenatore in line di ste zone...)..
Ma pubblicizzano ciò che gli fa comodo

[Paolo]

veramente, nel mio caso, sono gli atleti che mi stanno "addosso"... pussa via!
un buon allenatore deve essere LUI ad adattarsi a bisogni, gusti, impegni, situazioni logistiche degli atleti.
per fare un esempio, napolirun mi impone tutta una serie di paletti che rendono le cose difficili e pericolose... e io faccio il triplo salto mortale con quadruplo avvitamento per cercare di programmare decentemente e mantenerlo in salute.

ad esempio:
- il lungo può farlo solo la domenica
- spesso lo fa collinare vicino casa
- poi il lunedì deve fare un lavoro

lungo (collinare) e lavoro in 2gg contigui è una situazione pericolosa e poco produttiva... è un miracolo che riusciamo a fare quello che facciamo.

solo i concetti che hai esposto qui dimostrano la tua serietà proffesionale..al di la che possa condividere o meno le tue metodologie

la mia onestà professionale è testimoniata soprattutto dal fatto che non seguo la corrente.
che vuol dire "onesto"? in un certo senso è sinonimo di masochista, uno disposto a subire danni (in questo caso economici) pur di dire la (sua) verità.
se volessi diventare un allenatore online di successo sarebbe facile, basterebbe:
- essere minimalista
- essere vegano o paleodietista
- incitare all'uso incessante dei mezzi tecnologici
- incitare all'ossessione misurazionista
- sul blog fare un post su due parlando di doping incitando alla pena di morte
- parlare spesso di triathlon
- parlare spesso di trail
- parlare spesso di ultramaratone di 2456km
- ogni tanto fare post su cani e gatti
- fare post pietisti su atleti che muoiono o malati di cancro o paraplegici
- l'8 marzo fare un post su "viva le donne"

Quoto appieno quello che dici e aggiungo che, chi rifiuta la cultura dell'omologazione, si trova la strada in salita e, per dimostrare il suo talento, dovrà faticare, non il doppio, non il triplo, ma almeno 10 volte tanto rispetto agli omologati!

[lucaliffo]

Purtroppo luc....come tante cose anche al di fuori dello sport...si fa soldi con la "moda"del momento..."vestendosi"alla moda...ma nella vita e nello sport i RISULTATIvengono con la concretezza..realtà...io gli allenatori famosi in online...vedo più quelli che si rompono che quelli che fanno risultati (e l'ho visto su un atleta che seguivo io...passato ad un allenatore in line di ste zone...)..
Ma pubblicizzano ciò che gli fa comodo

del resto su RF la maggior parte si allena coi 3 "famosi" e sarebbe interessante vedere la % di quanti in un anno si infortunano...

[Zedemel]

la mia onestà professionale è testimoniata soprattutto dal fatto che non seguo la corrente.
che vuol dire "onesto"? in un certo senso è sinonimo di masochista, uno disposto a subire danni (in questo caso economici) pur di dire la (sua) verità.
se volessi diventare un allenatore online di successo sarebbe facile, basterebbe:
- essere minimalista
- essere vegano o paleodietista
- incitare all'uso incessante dei mezzi tecnologici
- incitare all'ossessione misurazionista

Alla fine sono scelte, e per vendere l'oste non può altro che dire che il vino è buono.
Dicono alle persone quello che vogliono sentirsi dire e se noti sono tutti quei fattori scorciatoia rispetto a quello più importante che è fare fatica. LA gente più o meno consciamente pensa che la dieta, la tecnica di corsa, fare superlenti, la scarpa, lì faccia migliorare decine di secondi a km, quando in realtà sono fattori minimali rispetto ad un allenamento completo, costante e vario. Mentre l'atleta o chi viene anche dal passato in altri sport, sa che bisogna farsi il mazzo..... ovviamente è una piccola percentuale, per cui significa anche meno clienti

[lucaliffo]

concordo.
infatti la maggior parte dei seguaci delle "scorciatoie", senza assolutamente voler sminuire nessuno ma è un dato di fatto, sono amatori di fascia mediobassa, spesso principianti.
è la pigrizia... è la credenza che la mente possa vincere la materia... sognare di ottenere senza faticare.

è forse un problema filosofico-politico degli ultimi decenni, l'idealismo ha preso il posto del materialismo.
noi 30-40 anni fa non eravamo così, non avevamo fretta, non pretendevamo la tavola imbandita facile facile.

[Zedemel]

L essere di fascia medio-bassa non è un errore di per sé, se la si vive in maniera veramente ludica. I risultati nelle mezze e nelle maratone sono peggiorati negli ultimi anni, il che può essere positivo se si ragiona "tanto nei primissimi non ci arrivo" per cui lo faccio per divertimento e salute, diventa negativo se appunto si cercano "bacchette magiche" col rischio di finire spesso ai box, cotti o infortunati.

[lucaliffo]

non ho detto che essere deboli è un errore o una colpa, ognuno ha le sue situazioni.
ho detto che la maggior parte degli amanti delle scorciatorie è di fascia mediobassa o principianti.
io quando correvo da 2 anni cercavo di studiare, apprendere, assorbire... ma non mi azzardavo a fare il professore.
poi se lo vogliono fare si accomodino, se si divertono così...

[maarco72]

Basta fare un conto semplice...che servizio puoi offrire de segui 100\150atleti?pur per la maggioranza amatori...ma come fai?dove trovi il tempo per "personalizzare"??????io alleno (parola grossa)6 runner (costo zero)e faccio già fatica cosi...100 e impossibile se non "tabelizzando?tutti...e allora dove sta la professionalità?visto che vengono pagati e non poco

[maarco72]

Bhe su rf...ce ne sono che corrono da due anni e INSEGNANO...

[Paolo]

E scrivono pure libri che possono tranquillamente pubblicizzare andando contro il regolamento... mi riferisco in special modo a uno che ha il nome che inizia per Z