Il fatto del giorno!

[marekminutski]

Non può essere che tanti di questi, nel loro processo evolutivo, si spacchino proprio quando iniziano ad arrivare in zona-60?

Cioè, un po' come accade da noi tra settori giovanili e senior...

[lucaliffo]

sarà anche una razza portata per l'endurance... ma ultimamente sfornano pure sprinters fortissimi (anche i cinesi).
ma c'entra molto la loro cultura masochista tutta votata al dovere-sacrificio-lavoro.
I GIAPPI FANNO VOLUMI SPAVENTOSI!
kawauchi fa "solo" 150km/settimana perchè è un amatore e lavora in ufficio tutto il giorno.
i prof fanno anche 300 e più km... girano voci secondo le quali qualcuno in certe settimane raggiunge i 400-500km.

cioè questi in un'università prendono 200 atleti, gli fanno fare 300km a settimana, poi magari 10 diventano "forti" e gli altri si spaccano (ma non lo viene a sapere nessuno), tutto questo per la gloria della loro università.
ma forse sono volumi eccessivi per avere gente da sub 60'.

[lucaliffo]

oh, a pechino solo un bronzo nella 50km di marcia... BUUUUUUUU!!!!

[correreEcorrere]

per la questione dei giapponesi, se qualcuno di voi guarda i cartoni animati giapponesi (anime)notera' che pure li si nota la loro cultura votata al sacrificio. Su one piece luffy a ogni combattimento si fa ferire a morte pur di vincere e diventare in futuro il re dei pirati, zoro lo stesso vuole diventare il migliore spadaccino del mondo; su naruto il protagonista ripete spesso che deve diventare hokage per riscattarsi dei soprusi ricevuti durante l'infanzia, discriminato perche' dentro di se era racchiuso un demone malvagio e quindi emarginato da tutti ed era pure orfano, poi cresce e diventa piano piano l'eroe del villaggio ma dopo tanti sacrifici appunto; in saint seya i cavalieri di atena si fanno in 2 a ogni combattimento per difendere la loro dea dagli attacchi degli altri dei. A me quest'ultimo piace moltissimo perche' ognuno dei 5 personaggi ha una storia diversa, un carattere diverso dagli altri e ognuno a suo modo è votato al sacrificio, ma anche i personaggi secondari...mi è rimasta impressa la morte volontaria di cassios pur di far proseguire pegasus anche se lo odiava. Insomma io ho visto questi cartoni in eta' adulta e mi hanno colpito particolarmente proprio per la dedizione di portare avanti un obiettivo a tutti i costi da parte dei personaggi, tutte cose che nella nostra societa' sono assenti, in italia (di piu' al sud come a napoli) la gente ammira i personaggi di gomorra, non sto scherzando. Potrei scrivere all'infinito su queste cose.

Per quanto riguarda la corsa per questo ero curioso anchio di sapere come si allenavano, che fanno volumi pazzeschi l'avevo gia' intuito insomma e sinceramente a me piace questa loro predisposizione masochista, alla fine ha un senso perche' si vive per un obiettivo fino a raggiungerlo a volte. Che poi lavorino duro per un azienda o per la gloria di un universita' è un altro discorso che neanche io condivido essendo di natura anarchico...

[lucaliffo]

tasso suicidi:
japan 18.5
brasil 5.8

[correreEcorrere]

perche' metti in relazione il tasso dei suicidi dei 2 paesi molto differenti tra loro? e quello italiano qual'è? e poi da quello che so il suicidio non è considerato in tutti i paesi come un atto di vigliaccheria ma in alcune culture è considerato un gesto coraggioso. In italia se ti uccidi sei visto come uno che vuole scansare i problemi, in giappone si è piu' tolleranti verso questo gesto, tant'è che durante la seconda guerra mondiale i kamikaze erano considerati eroi.
attenzione: non condivido il suicidio, era solo per sottolineare come in alcuni paesi si è piu' tolleranti verso questa pratica e per questo forse il tasso è piu' elevato.

[chippz]

@correre: E in dragonball i protagonisti diventano più forte con due mezzi:
-ridursi in fin di vita
-allenarsi con sovraccarichi pazzeschi


Per non parlare del recente "one-punch man" in cui il protagonista è imbattibile. E' forse l'unico manga in cui il protagonista non viene mai ferito e uccide tutti con un pugno soltanto. Mi dirai:"e che centra con il culto giapponese?" Semplice: nella storia è ripetuto più volte che il protagonista è diventato così imbattibile allenandosi facendo:
-10 km di corsa, 100 addominali, 100 squat, tutti i giorni per 3 anni.
E giù tutti a sfondarsi di allenamenti!

[correreEcorrere]

dragon ball da piccolo lo guardavo, mi piaceva ora non piu', rispetto agli altri non dice niente, i personaggi sono stereotipati, c'è sempre il cattivo che è cattivo e non si sa perche', il buono che ha tutte le fortune dalla sua parte e alla fine vince sempre. Negli altri anime invece il cattivo di turno è si geneticamente predisposto a essere cattivo ma le sue azioni hanno un fine ben preciso, ha una visione distorta della realta' ma la sua cattiveria non è mai ingiustificata...

esempi:
nagato è il cattivo sconfitto da naruto. Da bambino ha visto morire la sua famiglia e i suoi amici uccisi e da grande ha sviluppato una visione di pace diversa da quella che ci si aspetta.
Poi c'è tobi, piu' o meno come nagato. Zabusa, un altro "cattivo", in realta' è solo un mercenario.
In saint seya nessuno è cattivo senza un perche', gemini all'inizio è influenzato dal fratello che lo provoca e risveglia in lui la personalita' malvagia, i cavalieri di asgard ostacolano i protagonisti perche' devono ubbidire alla regina e sono inconsapevoli che quest'ultima è soggiogata da dio nettuno. Lo stesso nettuno vuole "allagare" il mondo sterminando il genere umano perche' lo considera corrotto e per stare bene bisogna ripartire da zero(che il genere umano faccia schifo è risaputo, come dargli torto). Su one piece si mettono uno contro l'altro perche' devono diventare dei pirati famosi e devono trovare il tesoro lasciato da gold roger.

Su dragon ball invece: freezer è il cattivo che vuole conquistare l'universo senza sapere perche', cell è l'androide perfetto che vuole dimostrare di essere il piu' forte di tutti e basta, majin bu neanche si sa esprimere, mangia solo caramelle e fa a botte con tutti senza sapere il perche'. Dragon ball è bello, ti prende ma non sviluppa temi importanti, è solo un susseguirsi di combattimenti senza un senso.

[Zedemel]

perche' metti in relazione il tasso dei suicidi dei 2 paesi molto differenti tra loro? e quello italiano qual'è? e poi da quello che so il suicidio non è considerato in tutti i paesi come un atto di vigliaccheria ma in alcune culture è considerato un gesto coraggioso. In italia se ti uccidi sei visto come uno che vuole scansare i problemi, in giappone si è piu' tolleranti verso questo gesto, tant'è che durante la seconda guerra mondiale i kamikaze erano considerati eroi.
attenzione: non condivido il suicidio, era solo per sottolineare come in alcuni paesi si è piu' tolleranti verso questa pratica e per questo forse il tasso è piu' elevato.

Nell'era moderna i suicidi sono legati alla depressione, i jappi fanno una vita abbastanza frenetica e stressante.

[chippz]

Beh, in Dragonball è spettacolare la frase di Goku quando affronta Vegeta per la primissima volta. Quando gli dice che anche una persona normale (non elite), se si impegna può battere un elite.
Però hai ragione sul fatto che per il resto si perde un po.

Comunque, a mio parere, il manga più interessante che abbiano mai fatto è "Hajime No Ippo". Parla degli allenamenti di boxe di un ragazzo (il classico indifeso, con carattere timido/introverso) e dei suoi compagni. A differenza degli altri manga in cui il protagonista si allena senza motivo e batte tutti, qua c'è un enfasi assurda sugli allenamenti e sulla psicologia dei personaggi.
E leggerlo mi sembra di leggere gli allenamenti itaGliani (o Giapponesi..). C'è l'allenatore che è uno di quelli esageratamente severi fissato con programmi ormai datati. Nel corso della storia ci sono numerosi episodi in cui la qualità degli allenamenti sembra vacillare, come se non dia più frutti, però il protagonista spesso riesce a riportare la situazione a galla per la sua infinita resilienza.
Infatti si allena in maniera disumana, si affronta più volte il concetto di fare allenamenti intensi anche quando si è fisicamente provati, però alla fine in qualche modo l'allenatore e il protagonista riescono a distribuire il carico di lavoro.

A differenza degli altri manga, qua si parla tantissimo degli allenamenti dei personaggi. L'unica pecca è che dopo i primi match si crea una routine: enfasi sugli allenamenti -> piccola descrizione della situazione psicosociale dei personaggi -> incontro -> effetti sulla situazione psicosociale -> allenamenti... però è una routine che funziona!

Se sei interessato in un manga in cui l'allenamento dei personaggi è la chiave, allora te lo consiglio (ovviamente non è di fantascienza, ma molto realistico).


Per dirti, in Naruto o Dragonball ci sono molte fasi in cui descrivono gli allenamenti dei personaggi, ma è sempre una cosa come: si allenano -> migliorano -> diventano fortissimi. Lì invece non è mai così lineare. E anche lì ogni personaggio ha una sua storia, carattere e situazione.