Si è così Zed.
Però l'argomento fondo lento, ora che l'ho inquadrato come allenamento, ha perso per me interesse.
Mi piacerebbe una discussione generale su ripetute veloci e fartlek, ma mi sa che è roba principalmente da mezzofondo veloce e il90% degli amatori va a colpi di 10mila, mezze e maratone. Quindi niente.
io non l'ho inquadrato, nel senso che il fondo lento sembrando slegato dalla velocità a cui lo si fa, mi va contro il principio del sovraccarico, a meno che il sovraccarico sia solo questione di volumi, cioè nel corso dei mesi/anni aumentare la distanza (o il tempo?) della seduta di fondo lento.
Se fossi veloce ne discuterei volentieri di roba veloce, ma non mi pare di esserlo
Luc, sul fatto che ragionare(anche) in percentuale sia una cazzata, sei un pò incoerente.
Perchè nella prefazione del libro di Francis scrivi che ritieni che il corpo umano è uno solo quindi i principi validi per i 100m sono validi anche per il fondo.E perchè in altra sede ad esempio hai scritto che è errato fare tutto al 94 per cento per mesi interi consecutivi per i quattrocentisti.
Se il corpo è uno, l'atletica è una, allora se si può ragionare in percentuale per i 400m allora,almeno per alcune cose come sto sostenendo, lo si può fare anche per il mezzofondo e fondo.
Quindi deciditi, perchè le due idee sono in contrasto fra di loro.
Ultima modifica di bruttoalleccesso il mer 11 ott 2017, 13:45, modificato 1 volta in totale.
Si è così Zed.
Però l'argomento fondo lento, ora che l'ho inquadrato come allenamento, ha perso per me interesse.
Mi piacerebbe una discussione generale su ripetute veloci e fartlek, ma mi sa che è roba principalmente da mezzofondo veloce e il90% degli amatori va a colpi di 10mila, mezze e maratone. Quindi niente.
io non l'ho inquadrato, nel senso che il fondo lento sembrando slegato dalla velocità a cui lo si fa, mi va contro il principio del sovraccarico, a meno che il sovraccarico sia solo questione di volumi, cioè nel corso dei mesi/anni aumentare la distanza (o il tempo?) della seduta di fondo lento.
Se fossi veloce ne discuterei volentieri di roba veloce, ma non mi pare di esserlo
Il sovraccarico è legato ai volumi totali,ai volumi di corsa lenta, e cosa molto importante ai volumi e intensità delle sedute veloci, di qualità, come ripetute, medi e lunghi, lunghi svelti.
bruttoalleccesso ha scritto: mer 11 ott 2017, 13:40
Il sovraccarico è legato ai volumi totali,ai volumi di corsa lenta, e cosa molto importante ai volumi e intensità delle sedute veloci, di qualità, come ripetute, medi e lunghi, lunghi svelti.
non metto in dubbio, ma devo rivedere il principio che esista una soglia minima allenante, o forse c'è ma è molto molto bassa
sul discorso percentuali dipende anche ciò che può servire a fini pratici di allenamento e ciò che possono essere delle questioni fisiologiche.
Secondo me un elite che va a +X secondi da un ritmo, fa meno fatica di me che faccio un +X da un altro ritmo, ma penso sia anche normale, perchè partono da una velocità più alta e perchè sono più allenati e quindi scartano meno all'aumentare della distanza.
In altre cose invece le percentuali sono molto meno attendibili, ad esempio io che sono altamente bradicardico non potrei usare gli stessi numeri di uno che va oltre i 200.
bruttoalleccesso ha scritto: mer 11 ott 2017, 13:39
Luc, sul fatto che ragionare(anche) in percentuale sia una cazzata, sei un pò incoerente.
Perchè nella prefazione del libro di Francis scrivi che ritieni che il corpo umano è uno solo quindi i principi validi per i 100m sono validi anche per il fondo.E perchè in altra sede ad esempio hai scritto che è errato fare tutto al 94 per cento per mesi interi consecutivi per i quattrocentisti.
Se il corpo è uno, l'atletica è una, allora se si può ragionare in percentuale per i 400m allora,almeno per alcune cose come sto sostenendo, lo si può fare anche per il mezzofondo e fondo.
Quindi deciditi, perchè le due idee sono in contrasto fra di loro.
Che relazione c'è tra le due frasi di Luc?
Io credo che Luc critichi principalmente gli assolutismi. Cioè, non per tutti vale sempre la stessa cosa.
Quindi niente percentuali uguali per tutti, niente allenamenti uguali per tutti, niente ragionamenti uguali per tutti.
bruttoalleccesso ha scritto:@Disti e Ericradis
Secondo me commettete un errore concettuale importante entrambi.
Vi invito a riflettere tramite queste domande.
Chi fra te ed il corpo sa che fra 4 mesi avete una gara e dovete condurre una sequenza di allenamenti per arrivare al massimo in quel giorno?
Chi invece percepisce meglio cosa accade nella singola seduta?
Nel primo caso sei tu, nel secondo il corpo.
Quindi io penso che se il corpo ti dice di andare più piano ci devi andare, se ti indurrebbe ad andare più veloce ha torto lui e devi imporre tu dall'alto la tua preparazione in questo caso, rallentando anche se ti sembra già tutto molto facile.
Il racconto di Chippz è molto utile per questa discussione.
Bisogna cogliere la differenza fra ciò che sembra e ciò che è realmente.
Anche secondo me spesso una cosa sembra ma non lo è davvero.Sembra di non fare fatica, sembra tutto molto facile ma non lo è davvero.
Sono d'accordo ma non penso che il corpo ti dica di andare così piano ma è una cosa che imponi tu magari snaturando la meccanica di corsa per andare a velocità bassissime, poi non metto in dubbio che per alcuni vada bene eh.
Secondo me questo è più un problema per i principianti che ancora non si conoscono bene, chi corre da un po' di solito acquisisce la sensibilità per capire se sta facendo un lento o altro. In questo caso anche il cardio può dare una mano se si sa utilizzare. Chippz nei suoi "lenti" facilissimi teneva in media 175bpm e non so come non riusciva a capire che ogni uscita facile in realtà fosse un medio
disti ha scritto: mer 11 ott 2017, 14:29Chippz nei suoi "lenti" facilissimi teneva in media 175bpm e non so come non riusciva a capire che ogni uscita facile in realtà fosse un medio
E' quello che mi chiedo pure io, ma sono andato avanti anni. Pure con bigiornalieri e pure con ripetute o addirittura gare svolte prima o dopo quei "lenti".
Però penso che mi ci sia abituato per due motivi:
-non facevo mai o quasi mai medi o lavori in soglia
-alla fine era un ritmo tra lento e medio, quindi rispetto le ripetute velocissime che facevo (e non sapendo cosa fosse il vero lento) pensavo fosse quello il mio lento